Come in un sogno

Prologo

Avete presente quel genere di ragazza che per distrarsi e staccare dalla vita quotidiana si rimpinza di libri romantici e film d'amore in ogni momento libero della giornata. Quel genere di ragazza che è bravissima a farsi filmini mentali, che ha una quantità di crash infinite che cambiano nel corso dei mesi e che sogna di trovare un ragazzo come quelli che si leggono nei libri e si vedono nei film: premuroso, bello, intelligente, attento, dolce ma non troppo, il famigerato grande amore, possibilmente con uno dei protagonisti delle sue fantasie che sono sempre soggetti inarrivabili? Bene questa sono io, studentessa di Storia dell'Arte, regina indiscussa del Romance, esperta in pettegolezzi e in film d'amore, ma solo quelli con lieto fine altrimenti non li guardo perché, come dice sempre mia mamma, la vita è già abbastanza triste e difficile, di certo non voglio piangere nel vedere un film o leggere storie tristi, c'è bisogno di spensieratezza, divertimento e tanto tanto amore.

Le mie amiche mi hanno soprannominata Barbie e se vi state chiedendo il perché vi faccio un breve identikit del mio aspetto fisico: capelli biondi naturali (e si, è importante precisare che non sono tinti), lunghi e lisci, occhi verdi (nessuna tonalità di verde speciale, un normalissimo e banalissimo verde), bocca carnosa ma non troppo, 1.60m di altezza (ci arrivo a malapena, a discapito di quello che dice la mia carta d'identità sono massimo 1.58m), non troppo magra ma nemmeno grassa, diciamo che ho le cosce un po' più grosse di quanto mi piacerebbe, tanta cellulite, poca pancia e soprattutto un decolté inesistente che però viene dignitosamente compensato con il lato B (si, me lo dico da sola).

Credo di essere un caso più unico che raro in quanto, nonostante io sia giovane e abbia 25 anni, non amo andare a feste, uscire la sera, fare tardi e vestirmi appariscente come tutte le mie coetanee e amiche. Direi che la mia serata ideale, per quanto deprimente possa sembrare, consiste nello stare sul letto o sul divano (se voglio essere trasgressiva) a leggere o guardare Netflix con una bella tazza di caffè latte in mano; bevo solo caffè e\o latte, niente tè, tisane o camomille, non le sopporto, hanno un saporaccio e fanno tanto "acqua sporca".

Le mie migliori amiche, Ava, Charlotte, Lily e Grace non si rassegnano alla mia vita tranquilla, mi obbligano continuamente ad uscire con loro, dicono che sembro una vecchia di 100 anni, che ho bisogno di divertirmi e vivere storie vere invece di fantasticare su quelle finte che vengono raccontate nei libri. Inoltre, non ho un ragazzo e non esco con nessuno da quando le ho conosciuta due anni fa, perché le mie aspettative sugli uomini, leggendo e guardando film d'amore, si sono alzate alle stelle e non trovo mai nessuno che desti in me un minimo di interesse, ma le "Ame", soprannome con cui ci chiamiamo nel nostro gruppo di amiche, in questo mio atteggiamento asociale e poco intraprendente verso il genere maschile ci vedono un problema e non perdono occasione per ricordarmelo. Ci siamo conosciute alla Claire University a Irisville una cittadina americana poco lontana dalla città di Austin famosa per i suoi eccellenti corsi universitari in Storia dell'Arte e per la sua acclamata squadra di calcio, i The Lilies, di cui io sono molto fan, un po' perché mi piace questo sport anche grazie a mio padre che è da sempre un grande tifoso e un po' perché i giocatori sono dei gran fighi, in particolare uno: Tyler Moore. Cos'ha di speciale questo ragazzo? Assolutamente nulla che io sappia, anche perché non lo conosco, ma la cosa che mi attira come una calamita e che lo contraddistingue da tutti i ragazzi che posso incontrare quotidianamente è il fatto che sia INARRIVABILE: famoso, bello da mozzare il fiato, talentuoso, circondato da una quantità assurda di ammiratrici e super ricco. Tutte qualità che, come potete ben capire, lo allontanano dalla mia portata, perché uno così non si accorgerà mai di una ragazza come me, normale, non troppo bella, senza un talento speciale, poco popolare, sicuramente simpatica, questo sì, ma lui non lo sa e non lo saprà mai perché non è a conoscenza nemmeno della mia esistenza.