5- Lilla o viola?

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"Another perfect moment that doesn't feel like mine
Another thing I forced to be a sign"

-Making the bed, Olivia rodrigo

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CAPITOLO 5


Ho passato la notte seguente a meditare su quel bigliettino. Troppe domande che non mi hanno fatto dormire, come facevano a sapere che l'avrei trovato, senza che nessun altro al funerale lo notasse? Prepararmi a cosa? Ma soprattutto cosa vuol dire vedova nera? 

Come da una settimana a questa parte io e Dan ci diamo appuntamento alle otto in punto fuori casa. Non abbiamo più parlato di cosa è successo nell'aula di biologia, a dire la verità ieri non ci ho proprio pensato fino all'arrivo di quel messaggio.

L'aria fresca del mattino mi pizzica la pelle esposta del viso, mi concedo un momento per bearmi un po' della sensazione prima di dirigermi all'auto parcheggiata di fronte casa Miller.

<Buongiorno> mi sorride.

Noto solo ora la striscia di scotch nero che tiene insieme l'asta degli occhiali con il resto della montatura, le ferite si stanno risanando e ha un piccolo cerotto sul sopracciglio <Ciao, come stai> gli indico il viso con un dito.

<Bene ha fatto meno male di quanto sembri> alza le spalle.

<Ehi non fare il duro con me> gli tiro una gomitata giocosa <erano pugni belli forti> 

<A dire la verità ho più paura dei tuoi di pugni> scoppiamo a ridere all'unisono finché una voce tuona da dietro le mie spalle <Tu che ci fai qui>

Si avvicina Nick con lo zaino su una spalla sola, vestito tutto di nero tranne che per il cappello rosso con la visiera all'indietro.

<C'è qualche problema?> mi volto ad affrontarlo.

<Perché sei nella mia proprietà, vicino alla mia macchina?> non suona proprio come una domanda.

<In realtà non è la tua macchina> si intromette il fratello ricevendo un'occhiataccia come risposta.

<Vado a scuola con Dan come tutte le mattine, tu che ci fai qui> riprendo la conversazione.

<Ho lasciato la moto a scuola perché  l'altro giorno sono venuto a salvarvi il culo e adesso devo usare la macchina>

<Fantastico> mormoro.

<Bene> continua lui squadrandomi.

<Ok possiamo andare> ci interrompe Dan aprendo la portiera del guidatore.

<Non così in fretta fratellino> Nick lo spinge via prendendolo da una manica, gli ruba le chiavi dell'auto e dopo avergli scompigliato i capelli si mette al volante. L'altro si accomoda nei sedili posteriori e a me tocca il posto accanto allo stronzo.

<Prima o poi dovrete parlarmi meglio di quello che è successo l'altro giorno> rompo il ghiaccio.

<Lo faremo> dice Nick.

<E quando, dopo che sarà venuto a picchiarmi?>

<I nostri genitori ripartono tra poche ore quindi stasera abbiamo invitato dei nostri amici> finisce Dan.

<Li conosco?>

Nick ridacchia <Più o meno>

<Che vuol dire?>

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