Capitolo 77: La tana del lupo

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L'altro assottigliò lo sguardo. «Cosa ne facciamo di Reed e Adams?»

«Anche se molto probabilmente arriveranno all'ingresso, non potranno entrare.»

«Come fai ad esserne così sicuro?»

«Perché Morrison è andato da solo, senza nessuno; sa bene che, se vediamo non lui ma i suoi uomini provare a varcare il perimetro, le persone in ostaggio non torneranno più a casa. – Malokov mosse la nuca per posare gli occhi azzurri sul cadavere del CEO ancora a terra, ormai in una pozza di sangue. – È bello giocare con la volontà di un soldato. Vorrei tanto vedere la faccia che farà non appena finirà nella tana del lupo.»

Iari Staniv aveva le mani dietro la schiena, dritta e marmorea come quella di un perfetto subordinato che non avrebbe mai e poi mai violato gli ordini di chi stava più in alto, di quanto fosse devoto e perfettamente conforme con la sua psicologia e i suoi ideali. Eppure quelle stesse mani che dovevano essere irremovibili e stoiche si strinsero con veemenza, tanto che quasi vibrarono e tirarono il tessuto dei guanti che le rivestiva.

«Quindi cosa facciamo?» ritentò, spronandolo.

«Manda chi si è ritirato dal retro all'ingresso. Dopo che le squadre dei due ponti finiranno il lavoro, li chiuderanno e non avranno scampo.» replicò, questa volta cupo e torvo, il suo superiore.

Staniv sorrise. Quella sì che era musica per le sue orecchie. «Lasci il dessert per me.»

«Assolutamente no. Per quanto io abbia dato oramai l'ordine di ucciderlo, Morrison è mio.» Dimitri si alzò dalla sedia e si voltò per fronteggiare il suo compagno che lo stava squadrando con note di delusione e di rabbia. «Non fare quella faccia, carissimo. Per te ho un dolce migliore.»

«Cosa potrebbe esserci di migliore di colui che ci ha portato via tutto?» domandò di rimando Iari con stizza, rimanendo comunque quanto più composto possibile per non disobbedire al suo amico, nonché capo.

Bramava di voler uccidere Dave Morrison con le sue mani, di essere colui che avrebbe reso orgoglioso Dimitri da consegnargli la vendetta che aveva sempre desiderato su un palmo della mano. Bramava di vedere la faccia di chi gli stava più in alto essere soddisfatta del suo operato da dargli il potere e la grazia che aveva sempre perseguito nel corso della sua vita. Voleva che i suoi sforzi in quei lunghissimi dieci anni venissero finalmente ripagati da una morte che avrebbe assaporato con ogni fibra del suo corpo. Sarebbe stato così bello vedere Dave morire a causa sua, proiettile dopo proiettile, ferita dopo ferita. Una morte lenta e dolorosa che lo avrebbe fatto soffrire alla stessa maniera con la quale aveva sofferto lui, avevano sofferto loro. Invece doveva ancora aspettare. Perché era stato tutto programmato. Sapevano che Dave avrebbe suddiviso le squadre per liberare la zona, mentre lui sarebbe andato alla NASA da solo per occuparsi di loro, convinto che avrebbe potuto preservare le vite di chi gli stava attorno in questo modo. Peccato per lui che i loro piani non avrebbero risparmiato nessuno.

«Ho qualcosa che potrebbe interessarti, Iari. Qualcosa che non mi sarei mai aspettato di vedere, visti i precedenti.» Dimitri sorrise, sebbene non fosse felice né contento, e si avvicinò alla scrivania, provocando solo impazienza e curiosità nell'altro. «Pare che il nostro invitato speciale non sia venuto da solo.»

Iari non ebbe neanche il tempo di collegare i punti e pronunciare il primissimo nome di chi era balenato in testa che Malokov gli mostrò ciò che la sua mente avrebbe immaginato di non vedere. Ci aveva pensato. Ci aveva sperato con tutto sé stesso, perché effettivamente quello che aveva compiuto con Dea-Ho Kang era una provocazione a tutti gli effetti che, purtuttavia, chi aveva avuto come avversario non avrebbe potuto scoprire, perché in teoria non avrebbe dovuto più avere i file che avevano rubato alla SIH e non avrebbe dovuto più immischiarsi nei loro affari, dato che Morrison era intervenuto solamente al momento in cui il loro attacco era scoppiato per prontarsi di sua spontanea volontà contro l'FBI che aveva fallito nel troncare le loro intenzioni in quella settimana di vera e propria libertà. 

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