I capelli sono una massa castana disordinata, racchiusa in uno chignon.

Gli occhiali le ricadono sul naso e sembra che abbia messo un giubbotto di due taglie più grandi.

Non parla neanche tanto, come al solito, e questo è più che preoccupante.

«Aspetta, quindi, il biondino ha invitato altre persone nel locale che sono rimaste fino a tardi... senza dirlo ai ragazzi che lavorano lì?» Annuisce, stremata.

«Perchè questa nuova iniziativa?» Domando, continuando a camminare per i corridoi.

«Non ne ho idea. Ho parlato con Lucas, il ragazzo che lavora con me, e mi ha detto che non aveva mai fatto una cosa del genere, prima d'ora. Qualche nuova iniziativa, suppongo...» Prima che possa dire altro, mi anticipa.

«Ma va bene così, Hazel. Credo sia anche meglio, magari mi paga un po' di più... non preoccuparti.» Le lancio una lunga occhiata.

«Ieri, l'ha detto? Vi ha detto che avrebbe aggiunto altri soldi alla fine del mese?» Tentenna ma alla fine fa di no con la testa.

Spalanco gli occhi, irritata.

«Quindi questa specie di scimmia bionda, non solo vi fa lavorare due ore in più ma non vi paga neanche?» Alza le spalle noncurante.

«Non è importante-»

«Certo che lo è, Leila. Vado a parlare con lui, oggi pomeriggio.» Stavolta è lei a fermarmi.

«No, Hazel. Non credo neanche di stargli troppo simpatica e questo rovinerebbe la mia opportunità di lavorare lì dentro. Lascia fare a me, ti prego.» I suoi occhi però dicono tutt'altro.

Lavora in quel posto neanche da una settimana ed è già stremata.

Sospiro, abbassando la testa.

«Va bene ma, se continua a fare così, gli faccio tingere i capelli.» Le scappa una risata divertita, annuendo.

«Devo andare a lezione ma grazie.» Le sorrido, cercando di sollevarle il morale.

Io e Leila facciamo lo stesso corso ma lei ha una lezione da recuperare ed io no, per cui ho ancora un paio di minuti a disposizione.

Quando sto per incamminarmi ai distributori, un messaggio richiama la mia attenzione.

Che ne dici se oggi andiamo a farci una passeggiata?

Allison.
A malincuore, mi ritrovo a dire di no.

Scusa, Ally, ma non posso proprio.
Questo periodo è pieno.

La sua risposta non tarda ad arrivare.

So che c'entra Erika, Hazel. Avevo pensato di invitare anche lei e Leila, per una volta che c'è il sole a Londra.

Invitare, Erika? In realtà non so se si possa fare, dovrei prima chiedere a Travis.

E fallo, tanto ti ritrovi sempre a parlare con lui... un minuto ce lo avrai libero, no?

Scuoto la testa, trattenendo un sorriso.

Pensa a William, tu. Evita che si addormenti di nuovo sul pianerottolo di casa.

Stai cambiando discorso.

Devo andare, ti faccio sapere.

Stronza.

Rimetto il cellulare in tasca, continuando a ridere, da sola, come una pazza.

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