Capitolo 1

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Mattia ha 18 anni, frequenta il liceo e la sua materia preferita senza ombra di dubbio non è Chimica.

Il suo cervello non era fatto per applicarsi a qualcosa di così inutile come lo era mescolare sostanze e ricordare formule che non sarebbero entrate nella sua testa neanche se qualcuno ce le avesse messe con un'operazione chirurgica.

E comunque non è come se avesse mai deciso di fare il medico o qualche professione relazionata con la chimica!
Quindi la chimica gli era inutile nella sua futura vita da adulto.
Il professore, che insisteva per farlo applicare, non aveva capito che lui puntava alla sufficienza, giusto per passare la materia e non ritrovarsi un altro anno nella sua classe.





Questo finché il suo non troppo caro professore di chimica si presentó nella sua classe con un ragazzo sicuramente un po' più grande di loro.
Rivolse uno sguardo interrogativo alla sua compagna di banco e amica di tutta la vita, Carola, che semplicemente sollevò le spalle come a dire "non so".
Guardò di nuovo davanti a sé e il ragazzo nuovo lo stava guardando.
Aveva qualcosa nel suo sguardo che Mattia non sapeva decifrare.




Colto in fallo, il ragazzo moro gli sorrise e Mattia ricambiò quel sorriso, per cortesia si disse.
Carola accanto a sé gli diede una gomitata leggera perché restasse attenzione al professore.
Le rivolse un'occhiataccia e ne rivolse un'altra al professore quando quest'ultimo iniziò a parlare di quanto l'intera classe fosse un caso perso nella sua materia e di come non avrebbero dovuto metterlo in imbarazzo con il nuovo tirocinante.


Nuovo tirocinante?!?
Mattia spalancò gli occhi e si rivolse per l'ennesima volta verso la ragazza, che stavolta lo stava guardando di rimando.
Attorno a loro, il resto della classe iniziò a mormorare.
Avere un tirocinante in classe come sarebbe stato?
Avrebbe aiutato?
O avrebbe reso la vita un inferno a tutti più di quanto non facesse il loro professore regolarmente ogni giorno?





—E a questo proposito! - esclamò il prof, alzando la voce per zittire il brusio. —Lui è Christian Stefanelli, un tirocinante universitario prossimo alla laurea. Sarà presente fino alla fine dell'anno scolastico inoltre alcune delle lezioni sul programma di quest'anno saranno tenute da lui. Infine ma non per importanza, sarà presente durante le verifiche e le interrogazioni alla lavagna. Quindi... mi aspetto la vostra collaborazione.





Mattia era già pronto a mettersi le mani nei suoi bellissimi capelli per strapparseli uno a uno.
Se già di per sé il professore lo odiava, ora era sicuro che gli avrebbe fatto passare la peggiore vergogna della sua vita davanti al bel tirocinante.
Ci avrebbe messo una mano sul fuoco!




—Matti... - lo chiamò Carola. —Smettila di muoverti, mi deconcentri!

—Scusa, sono nervoso! - sussurrò a sua volta.

—Abbiamo studiato questo argomento ieri insieme! - lo accusò a bassa voce, mentre focalizzava la sua vista sul foglio davanti a sé.

—È colpa mia se faccio schifo in chimica?

—Sì, Matti, è colpa tua.

—Ahhhhhh! - si mise una mano sul cuore drammaticamente. —Tu dovresti essere dalla mia parte!

—Io sono dalla tua parte, ma tu non ti aiuti!

—Questo non è essere dalla mia parte!

—Zenzola, silenzio. - lo riprese il professore.

—Ma io-

—Faccia l'esercizio perché lei sarà il primo che chiamerò alla lavagna.

—Eh ti pareva... - borbottò a bassa voce.

Questione di...chimica Where stories live. Discover now