You play stupid games, you win stupid prizes

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«Da solo?»

«Sì. Non provare a seguirmi.»

«Non puoi sempre evitare che le persone si prendano cura di te.»

Compie una falcata nella mia direzione, arrivando a pochi centimetri dal mio volto.

«Vuoi prenderti cura di me?», ripete, con tono derisorio.

«Voglio aiutarti, Void. Non puoi restare solo dopo un momento del genere.»

«Se vuoi davvero aiutarmi...», sospira pesantemente, puntando le sue gelide iridi nelle mie.
Dalla freddezza del suo sguardo, capisco che sta per arrivare una batosta per me e il mio orgoglio.
«...Allora levati dal cazzo.»

Ecco.

«Smettila, Void», interviene Atrox, con tono duro, apparendo dietro le mie spalle.
«Torniamo a casa adesso.»

Void gli riserva un sorriso amaro, prima di puntare nuovamente i suoi occhi su di me.

«Ma perché non ve ne andate tutti a fanculo?», sbotta, togliendosi quel sorrisetto dalla faccia.

«Basta con queste cazzate», interviene Khaos. «Porta il tuo culo in auto.»

Di solito lui lo ascolta sempre.
Tutti ascoltano Khaos.

Io, invece, smetto di insistere.
Sembra dargli fastidio la mia presenza più di qualunque altra cosa qui.

«Altrimenti?», lo provoca Void, compiendo un passo in avanti per arrivare davanti il volto del fratello.

Al momento è nel suo stato di debolezza più assoluto. Si sente umiliato, dopo che metà scuola ha assistito alla sua crisi, ed è arrabbiato con sé stesso. Questo porta i suoi nervi ad impazzire e ritorcersi sugli altri.

Sospiro pesantemente.
Detesto questo lato di Void. Provoca e provoca, solo per dimostrare agli altri di non avere paura e di poter affrontare qualsiasi cosa.
Da tutto questo io leggo soltanto una prova di estrema insicurezza.

Khaos alza le sopracciglia, rivolgendogli uno sguardo indecifrabile.

«Altrimenti niente. Non sarò io a pregarti di essere una persona responsabile per una dannata sera. Se non riesci a capire che lo stiamo dicendo per te, non è un problema mio.»

«Allora siamo tutti d'accordo», scrolla le spalle. «Buonanotte», mormora, prima di voltare le spalle e andarsene.

Provo a seguirlo, ma la presa al mio polso di Khaos mi ferma.

«Ti ferirà», mi avvisa. «Se gli correrai dietro, ti ferirà.»

Lo so.

«E ti sembra giusto lasciarlo solo adesso?», domando sconvolta.

«È quello che vuole.»

«È semplicemente scosso», mormoro.

Sposto poi lo sguardo verso Atrox, immerso nei suoi pensieri.

«Ha ragione Khaos. In momenti come questi, Void deve stare solo. Con uno di noi vicino ci sono più probabilità che commetta cazzate. Specie se ci sei tu», si rivolge a me.

Haunted Where stories live. Discover now