Cap 6-UN NUOVO GIORNO E GLI INVITATI

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[Narratore esterno] quel pomeriggio in quella casa c'era un aria strana, pesante, Max era con lo sguardo fisso sulla sua adorata slave e osservava quanto era bella ed in imbarazzo cosa che a  lui piacque e non poco, lo eccitava vederla cosi, cosi le venne un'idea in mente e la chiamò, le disse al orecchio che avrebbero dato un piccolo spettacolo per gli invitati e lei in quel momento sbianco perché sapeva quello che stava a significare e cioè uno spettacolo bdsm dove lei era la protagonista, si prepararono entrambi ed Erika si mise in posizione di attesa, tutti osservavano la scena anche i suoi genitori che erano dispiaciuti per la punizione che le toccò subire alla loro figlia, Elizabeth sapeva come in quel momento si stava sentendo la sua bambina perché lei anni addietro si senti nello stesso modo quando Osvaldo la fece iniziare in questo mondo, cosi fece per intromettersi e fermare il tutto ma suo marito la prese per un polso senza dare nel occhio e le disse << stai ferma o darai spettacolo insieme e tua figlia, ti ho già detto che non possiamo intrometterci>>  lei lascio andare la presa fregandosene altamente della minaccia di suo marito e si mise in mezzo, prese la sua bambina e fece per alzarla ma giusto in quel momento si senti sprofondare quando senti una presenza dietro di lei prenderla per i capelli, si lascio andare e  in uno scatto di ira si alzò e le disse<< come diavolo puoi permettere che faccia questo alla tua bambina, sei senza cuore Osvaldo>> Osvaldo in quel momento non ci vide più e le disse << ti avevo avvisata, mettiti in posizione muoviti<< all'improvviso tutto il coraggio di Elizabeth svani quando vide che stava parlando seriamente, in effetti in un certo modo aveva non solo sfidato il suo padrone ma anche un capo della mafia e quello non era permesso soprattutto a lei, cosi si mise in posizione ed abbassò lo sguardo, tutto il coraggio che aveva avuto svani nel nulla, Camilla e tutti gli altri si godevano la scena anche se un po' preoccupati perché sia Osvaldo che max erano furiosi.

Max pov: Dopo aver visto la scena della madre di Erika sono senza parole, ora capisco da dove a preso il carattere,  vidi il padre di erika prendere un frustino da cavalli e dire alla moglie di alzare il culo lei ubbidì senza battere ciglio e lui iniziò a colpirla alternando tra sedere e cosce senza neanche contare e ripetendole a lei che era una impertinente. Erika osservava la scena con le lacrime a gli occhi infondo si sentiva in colpa sapeva che era per lei che sua madre veniva punita cosi mi guardo e con le lacrime a gli occhi mi disse <<padrone per favore fallo smettere ho io la colpa lei non centra, non merita questa punizione>> la guardai con sguardo furioso e le dissi << stai zitta>> e le diedi uno schiaffo che la fece finire a terra, la presi per un braccio e le dissi, <<dopo il tuo atteggiamento pretendi che io mi intrometta, non se ne parla proprio, ora prostrati a terra e leccami le scarpe>> lei lo guardo per un attimo ma quando vide il suo sguardo duro e di ghiaccio abbassò lo sguardo arresa ed esegui l'ordine appena ricevuto, andò avanti per mezz'ora ed una volta che ebbe finito la fece alzare e disse rivolto verso tutti <<CARI AMICI VEDETE COME SI TRATTANO LE PROPRIE SLAVE QUANDO NON ESEGUONO? IN QUESTO MODO, SENNO CARI MIEI VEDETE ELIZABETH CHE ESEMPLARE DI DONNA E DI SLAVE, NO MIO CARO AMICO?>> Le disse max a Osvaldo.

Osvaldo pov: una volta finito tutto,  sentire quelle parole da parte di max mi fece essere fiero di ciò che sono un dominatore e capo mafia cosi lo guardai e dissi fiero << Esatto amico mio cosi funziona e loro lo sanno bene>> e feci un ghigno sadico e compiaciuto  in viso guardando non solo al suo socio ma anche a sua moglie che era su tutte le furie più di prima dopo quelle parole appena udite.

[Narratore esterno] Dopo quella esibizione mangiarono tutti tranquilli, il "peggio" era ormai passato ed erika era molto più tranquilla, cosi una volta che ebbero finito di mangiare erika guardo a Max a le disse << Padrone posso andare a cambiarmi mi sento un po' incomoda>> lui la guardò e fece un cenno col capo, cosi lei chiese a sua madre di accompagnarla in camera un momento e dopo aver avuto l'autorizzazione anche lei andarono di sopra.

Erika pov: Una volta in stanza chiusi la porta a chiave e le dissi a mia madre di passarmi una sigaretta, sapevo che lei fumava di nascosto perché mio padre non voleva assolutamente era praticamente la prima regola secondo quello che mi aveva detto mia made tempo dopo , iniziammo a fumare e a cambiarci ma dopo neanche due minuti la porta si spalancò ed entrambe ci guardammo come per dire " siamo fottute", in quel momento non solo c'era Max ma anche mio padre, cosi feci per parlare ma mio padre mi fermò con un gesto della mano.

Osvaldo pov: Le ragazze ci stavano mettendo troppo per cambiarsi cosi suggerì a max di andare a vedere cosa stessero combinando e quando entrammo in camera e le vidi fumare ero nero dalla rabbia, elizabeth sapeva bene che le era vietato fumare era la prima regola che le avevo imposto e nonostante quello se ne è fregata, anche lei come mia figlia  fece per parlare ma io la bloccai<< STA ZITTA MALEDIZIONE NON TI VOGLIO SENTIRE, TI VIENE TOLTO IL PERMESSO DI PARLARE FINO A NUOVO ORDINE CAMMINA!>>

Max pov: Dopo aver visto la scena  dei genitori di erika e la rabbia nel volto di Osvaldo scesi e  dissi a tutti che la cena si era conclusa per colpa di un imprevisto e di ritirarsi, tutti uscirono senza dire nulla e poco dopo  mi diressi subito in camera, chiusi la porta e dissi ad erika di venire nel letto a canto a me, le accarezzai una guancia e con tono pacato il quale no mi apparteneva le domandai <<  mi spieghi perché lo avete fatto? ti piace farmi arrabbiare a quanto vedo>> lei mi guardò e disse infine << no padrone ma ero nervosa per tutta questa situazione e il fumo mi aiuta a calmare i miei nervi era solo quello>> sembrava sincera lo leggevo nel suo sguardo cosi dopo averle dato un bacio in fronte le dissi << ok, prepara la vasca idromassaggio voglio rilassarmi e tu entri con me>> lei senza dire una parola andò a preparare il bagno,  dopo poco la vidi uscire dal bagno e anche dalla stanza e rimassi un attimo perplesso ma dopo neanche 5 minuti  la vidi tornare con in mano due calici di vetro e una bottiglia di uno dei miei champagne più pregiati il "Gout de diamants" aveva buon gusto la piccoletta. Ci guastammo quella bottiglia con un bel bagno rilassante dopo una giornata faticosa soprattutto per lei.

 Ci guastammo quella bottiglia con un bel bagno rilassante dopo una giornata faticosa soprattutto per lei

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BUONA SERA A TUTTI ECCO A VOI UN ALTRO CAPITOLO PIENO DI EMOZIONE .

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Il Dom e la sua SlaveWhere stories live. Discover now