Ho pensato a mio padre, una figura distante nella mia vita. Non ci sentivamo da anni, eppure sapevo che era l'unica persona che potevo contattare in un momento così difficile. Nonostante il nostro rapporto complicato, avevo bisogno del suo aiuto per tirarmi fuori da questa situazione.Con il cuore in gola, ho preso il telefono e ho composto il suo numero. Il tempo sembrava fermarsi mentre aspettavo che rispondesse, e quando finalmente l'ho sentito dire
"Pronto?"
ho sentito un misto di emozioni che mi avvolgeva.
"Papà..."
ho detto con voce incerta, cercando di nascondere l'emozione che mi travolgeva.
"Sono io, Krystal."
C'è stato un momento di silenzio dall'altra parte della linea, e ho temuto che avesse già riagganciato. Ma poi ho sentito la sua voce, fredda e distante come sempre.
"Ciao, Krystal. Cosa c'è?"
Ho esitato, cercando le parole giuste per spiegare la mia situazione.
"Mi trovo in una situazione difficile al momento, e avevo bisogno di aiuto. Mi chiedevo se potessi..."
Ma non ho nemmeno finito la frase che mi ha interrotto bruscamente.
"Non ho tempo per le tue sciocchezze, Krystal. Ho altre cose a cui pensare."
Il colpo è stato come un pugno nello stomaco, facendomi sentire ancora una volta il peso del suo rifiuto.

Nonostante le mie speranze, sapevo che mio padre non sarebbe mai stato lì per me quando ne avevo veramente bisogno.Ho chiuso il telefono con un sospiro, sentendomi più sola e vulnerabile che mai.

Avevo sperato che mio padre potesse darmi una mano in questo momento difficile, ma ora sapevo che dovevo affrontare questa sfida da sola.Tuttavia, non ero sola del tutto. Avevo Adelina al mio fianco, pronta a sostenermi in ogni modo possibile.

Io e Adelina ci siamo conosciute in una splendida giornata di primavera quando decisi di prendere una pausa da tutto lo stress accumulato così decisi di farmi una passeggiata nel quartiere.
Era da poco che mi ero trasferita in città e sentivo il bisogno di esplorare un po' il nuovo ambiente.
Così, camminando per le vie del quartiere, mi trovai davanti a una graziosa libreria indipendente, le vetrine piene di libri di ogni genere e colore.
Decisa a concedermi un momento di piacere, entrai nella libreria, lasciandomi incantare dai titoli che si stagliavano sugli scaffali. Sfogliando le pagine di vari libri, mi sentivo immersa in un mondo di storie e avventure.

Mentre ero intenta a cercare il libro perfetto da portare a casa, notai una giovane donna dall'aspetto gentile, assorta nella lettura di un giallo.
Il suo volto era illuminato da un sorriso mentre leggeva la trama sul retro del libro, e sentii subito una strana connessione con lei.
Non riuscendo a decidere, decisi di avvicinarmi alla donna, sperando di ottenere qualche consiglio su quale libro scegliere.
"Scusa, posso chiederti un parere?"
dissi timidamente, sorridendo.La donna si voltò sorpresa, ma rispose con gentilezza.
"Certo, dimmi pure,"
disse, il suo sorriso accogliente.Indicai gli scaffali pieni di libri.
"Sono nuova in città e sto cercando qualcosa da leggere. Ma non riesco a decidere su cosa puntare. Hai qualche suggerimento?"
La donna sorrise comprensiva.
"Capisco perfettamente. Se ti piacciono i thriller, ti consiglio questo giallo qui," disse, indicando il libro che stava tenendo in mano.
"L'ho letto di recente e mi è piaciuto molto. È avvincente e pieno di suspense."
Guardai il libro con interesse, notando il titolo intrigante e la copertina misteriosa.
"Grazie del consiglio,"
dissi con gratitudine.
"Mi sembra perfetto per me."
Abbiamo continuato a chiacchierare e ci siamo scambiati opinioni sui libri. Mi sentivo così legata a Adelina che le ho deciso di raccontare una parte della mia vita che non avevo raccontato a nessuno:
Krystal: Adelina, c'è qualcosa che desidero condividere con te. È una parte della mia vita che non ho mai confidato a nessuno qui a Roma.
Adelina: Certo, Krystal. Sono qui per te, sempre.
Krystal: Prima di trasferirmi qui, c'era qualcuno nella mia vita. Si chiamava Leonardo. Eravamo insieme da tanto tempo, ma... le cose sono cambiate. Alla fine, ha deciso di lasciarmi.
Adelina: Oh, Krystal, mi dispiace molto. Dev'essere stato difficile per te.
Krystal: Sì, lo è stato. Ma ciò che rende ancora più difficile accettare la fine della nostra relazione è il motivo per cui è successo. Leonardo... ha deciso di lasciarmi perché le persone intorno a lui, i suoi amici, non accettavano il fatto che io fossi scura di pelle.
Adelina: Cosa? Non posso credere che qualcuno possa giudicare una persona in base al colore della pelle. È assurdo e disgustoso.
Krystal: Sì, è stato scioccante per me anche all'inizio.

Ma poi ho capito che non potevo cambiare la mentalità delle persone intorno a lui. Ho deciso di lasciarlo andare e di venire qui a Roma per iniziare da capo, per cercare di lasciare tutto il dolore e i pregiudizi alle spalle.
Adelina: Krystal, non hai idea di quanto mi dispiaccia che tu abbia dovuto affrontare una cosa del genere. Ma sono felice che tu sia qui ora, con me. Qui sei amata per chi sei veramente, e nessun pregiudizio può cambiare quello.
Krystal: Grazie, Adelina. Le tue parole significano molto per me. Sono grata di averti come amica, di avere qualcuno che mi sostiene e mi accetta senza riserve. Mi sento più forte sapendo di avere te al mio fianco.
Adelina: Siamo una squadra, Krystal. Insieme possiamo superare qualsiasi cosa. E se mai dovesse servirti un orecchio amico o una spalla su cui piangere, sai dove trovarmi.
Krystal: Grazie, davvero. Non so cosa farei senza di te. La tua amicizia è una luce nel buio, un raggio di speranza che mi incoraggia a guardare avanti con fiducia.
È stato un incontro casuale, ma che ha creato un legame immediato tra di noi. Da quel giorno, io e Adelina siamo diventate inseparabili amiche, condividendo le nostre passioni per la lettura, la musica e la vita in generale.

Quell'incontro fortuito in libreria ha segnato l'inizio di una delle amicizie più preziose che io abbia mai avuto, e ha reso il mio nuovo inizio in città ancora più speciale.

Il coraggio di rinascere Where stories live. Discover now