Can we always be this close forever and ever?

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Si sa, il confine tra cazzata e l'esperienza che potrebbe cambiarti tendenzialmente la vita, è quasi nullo.

È lui a portare il Sole nella mia vita. Per cui, anche se battibecchiamo ogni giorno come due bambini dell'asilo, è la persona più genuina che conosco.
Ciò la rende anche la più speciale.

Adesso, ha una maglietta bianca con una scritta al di sopra:

Le mie amiche sono in campo.
Siete le + forti.

Ci riprende con il cellulare, alzando i pollici nella nostra direzione. Agito la mano a mo' di saluto, ridacchiando dinnanzi quella scena.

Quando il mio sguardo si sposta verso sinistra, però, li vedo.

Il mio cuore perde un battito quando mi rendo conto che c'è anche lui.
È tornato.

Mi ritrovo a tirare un sospiro di sollievo.
Non so mai quando lo rivedrò ogni volta che se ne va.

Si sarà ricordato della promessa?

«E tu che avevi paura che non venisse», mi affianca Milk, sorridendo. Il suo modo per sbollire il nervosismo è semplicemente fare gossip.
Specie se si tratta dei Lancaster.

«È stato via più delle altre volte», provo a giustificarmi.
E come sempre, prima di andarsene, non mi aveva salutato.

Ma ormai non ci speravo manco più.

«Khaos non si perde mai le tue partite.»

Vorrei ribattere con qualcosa, ma mi ritrovo a zittirmi. È la verità. Fino ad adesso, nonostante fosse molto spesso lontano, è sempre tornato per vedermi.
Non se n'è perso neppure una.

Nella mia pancia si diramano una serie di sensazioni diverse.

Prima tra tutte: la felicità.

Lui è tornato.
Ed è qui, per me.

Loro sono tutti qui.
Come sempre.

«Un minuto e iniziamo!», ci avvisa l'arbitro.

Tiro un'ultima occhiata a quei spalti, incrociando il suo sguardo, violentemente puntato su di me.

Reggo il contatto visivo finché posso, mentre cerco di trattenere qualsiasi sorriso o espressione che gli facciano capire che sono fin troppo contenta di averlo qui.

La sua freddezza prima di partire deve essere punita, in qualche modo. La mia indifferenza mi sembra l'arma migliore contro la sua poca cura dei miei sentimenti, o della nostra amicizia.

Deglutisco il groppo in gola, mentre i brividi mi infestano il corpo.

Scrollo le spalle, come se servisse a scacciare anche tutti i miei pensieri e mi impongo di concentrarmi soltanto sulla partita.

Mi metto nella mia postazione.
Ora vincere è tutto ciò che conta.



Ogni punto che riesce a fare l'altra squadra, è un non stai facendo abbastanza che si ripete incessantemente nella mia mente.

Sto sforzando ogni singolo muscolo per provare ad essere il più rapida e veloce possibile, ma non sempre riesco a prevedere le loro mosse.

Haunted Where stories live. Discover now