Capitolo 72: Vecchie amicizie

Bắt đầu từ đầu
                                    

«Hola, Fernando. ¡Cuánto tiempo, colega!»

Fernando fece cadere la busta del pranzo che era solito portarsi da casa ogni mattina.
Con occhi spalancati e l'abbronzatura sbiancata subitaneamente, rimase pietrificato quando davanti a lui la luce gli mostrò in tutto il suo splendore chi lo aveva salutato con quel tono vivace, ma decorato da note severe. Seduto sulla sedia della sua scrivania, gambe comodamente distese su di essa, con un paio di pantaloni scuri, scarpe eleganti, un giubbotto in pelle marrone che stava stretto in coincidenza delle braccia e dei capelli biondo cenere fin troppo familiari, vi era proprio lui.
Dave Morrison.
E fu proprio quando i loro occhi si incrociarono e il soldato del Navy SEAL gli rivolse un ghigno contento e furbo, che la paura lo percosse come un pesciolino alle prese con un'orca assassina.

«Oh no! No! No! No! ¿Qué carajo haces aquí? ¡Por qué quieres atormentarme así!» si disperò, le mani sulla nuca stempiata e il tono prossimo al pianto.

«Sono venuto a fare due chiacchiere, amigo.» Dave abbassò lo sguardo sui documenti che teneva in mano, sulle cosce usate come leggio, mentre si dondolava a destra e sinistra con nonchalance sulla sedia.

«Quei documenti sono-»

«Molto interessanti.» il soldato, togliendo le gambe dalla scrivania, si mise in piedi.

Fernando fece qualche passo indietro, terrorizzato. «Perché sei qui, Morrison?! Credevo non avessimo più nulla da dire! Sono passati quattro anni, maledizione!»

«Se non avessi problemi con te, non sarei qui. – Dave girò oltre la scrivania, ondeggiando i fogli. – Adesso lavori per la SIH? È un peccato che abbia chiuso, non è vero?» vide il messicano deglutire con enfasi, il pomo d'Adamo che andò su e giù in maniera evidente. Si appoggiò con il fondoschiena sul tavolo con superiorità, il sorriso ancora stampato sulle labbra. «Ma a te comunque i soldi continuano ad entrare, perché pare che tu abbia tra le mani un incarico molto grosso.»

«Lasciami in pace, Morrison. Por Dios.» l'altro si fece coraggio ed avanzò, volendo prendergli i fascicoli dalle mani. «Ho bisogno di vivere!»

«Sempre in mezzo all'illegalità? Credevo che il mio buon cuore avesse potuto sviluppare un po' di coscienziosità in quella testolina da narcotrafficante.» lo stuzzicò Dave.

Fernando borbottò frasi in spagnolo, sottovoce. Come aveva fatto a farsi rintracciare di nuovo da Dave Morrison? Era impossibile che lo avesse trovato dopo quattro anni!
In Messico, il Cartello cui aveva fatto parte a quei tempi aveva recato alcuni disguidi che la polizia locale aveva richiesto l'intervento militare per evitare che certi traffici prendessero una via troppo larga da poter mettere a repentaglio la vita di altri Stati, e l'America non poteva permettersi questo, soprattutto quando un nuovo narcotrafficante rischiava di porre fine al Governo messicano per comandare sul popolo al posto del Presidente, facendo regnare la malavita e uno scompiglio enorme basato su una misera polverina bianca del cazzo.

Per questo il Team Bravo del Navy SEAL era stato scelto per porre fine alla vita di quel leader, spacciando il tutto per una grandiosa presa di potere della polizia che potesse mettere a tacere l'intraprendenza dei criminali, una sorta di avviso che potesse innalzare la sicurezza e la protezione della legge messicana. Avevano agito con grande discrezione, mimetizzandosi tra i soldati messicani e spacciandosi per essi, quando avevano dovuto agire sul campo e il rischio di essere visti in faccia poteva essere inevitabile per il corso delle vicende, seppur avessero coperto i volti con dei passamontagna.

Il destino aveva voluto che lui fosse la preda degli Stati Uniti; come già detto, il suo ruolo si era basato sul trasporto dei carichi di droga, nell'importazione corretta del materiale per evitare che questo venisse braccato e mandasse in malora il giro cui faceva parte.

MIND OF GLASS: OPERATION Y [IN REVISIONE]Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ