capitolo 2

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Una volta arrivati allo chateau, Jj andò in camera mia e io presi il kit di pronto soccorso che abbiamo in cucina per medicargli i graffi che aveva sul viso. Dopo di che sono andata in camera e ho chiuso la porta alle mie spalle dato che john b e Pope erano tornati in casa.

Mi misi a cavalcioni si di lui e iniziai a passargli il disinfettante sul taglio che aveva sotto l'occhio, in modo delicato cercando di fargli meno male possibile.
Ogni tanto lui faceva una lieve smorfia per il dolore, ma non si lamentava, si limitava a guardarmi negl'occhi con ammirazione.

Dopo un po che mi osservava iniziò a parlare

Jj: scusa se faccio sempre dei casini e ti ho trattata così ma oggi non è proprio giornata, sai è successa una cosa...

Si interruppe ma io rimasi zitta, mentre lo guardavo, per non forzarlo a dire ciò che non voleva. Dopo un pò riprese

Jj: mio... mio padre è tornato...

Jane: aspetta cosa?! Cosa vuole quello da te??

Jj: è venuto da me dicendo che si era fatto una nuova vita altrove ma aveva dei conti in sospeso qua e vuole che io lo aiuti a portarmi a termine... ha pure una figlia...

Jane: ma che ba******o! Ha il coraggio di chiederti aiuto dopo tutte le botte che ti ha dato quando eri piccolo,dopo averti abbandonato e dopo essersi rifatto un'altra famiglia altrove!! È proprio un pezzo di ...

Mi interruppe

Jj: lo so... e indovina che conti in sospeso sono... droga come sempre! È solo un drogato del c***o

Jane: mi dispiace Jj per tutto, non so perché la vita ti metta davanti tutti sti ostacoli, non te lo meriti

Una lacrima silenziosa gli scalfì il viso seguita da altre lacrime come quella. Era a pezzi: perché Luke era tornato? non ci aveva già fatto soffrire abbastanza? Non LO aveva già fatto soffrire abbastanza?

Jane: amore... non fare così, stai tranquillo farò tutto il possibile affinché lui sparisca per sempre dalla tua vita. Ti ha fatto soffrire troppo

Detto questo mi alzai dalle sue gambe e mi misi seduta sul letto appoggiata allo schienale, feci cenno a Jj di avvicinarsi e lui appoggiò la sua testa sulla mia
pancia. E così tra un singhiozzo e l'altro, mentre gli accarezzavo i capelli, si addormentò.

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La mattina seguente mi alzai di buon ora e mi diressi in cucina dove trovai john b intento a preparare un pò di caffè.

Jane: buongiorno fratellone

Jb: 'giorno j

Jane: com'è andata ieri sera?

Jb: insomma ho litigato con Sarah e ho dovuto passare la serata in compagnia di Pope dato che lei non ne vuole sapere di ascoltarmi

Jane: che hai combinato?

Jb: lascia stare va'. Tu?

Jane: se preferivi avresti potuto stare con me ieri sera, jj non aveva avuto una bella giornata e non mi ha considerato per tutta la sera, in più si è messo a picchiare un tipo di cui non sa neanche il nome ed io ho dovuto riportarlo a casa tanto che era ubriaco e fuori di sé.

Jb: se prova a trattarti male giuro che gli spacco la faccia! Perché avrebbe dovuto evitarti, non credo esista un motivo valido per ignorare la propria ragazza!

Jane: beh a dire la verità si, suo...

In quel momento Pope, Kie e Jj entrarono in cucina senza darmi il tempo di finire la frase.

K: ciao ragazzi

P: buongiorno

Jane: 'giorno...

Jj si mise di fianco a me abbracciandomi

Jj: ieri sera eri bellissima ma sta mattina con la mia maglia lo sei ancora di più...

Arrossì un poco e gli lascia appoggiare la testa sulla mia spalla.

Jane: hai detto ai ragazzi di quella cosa?

Jj: non ancora volevo dirlo ora

Jane: sei arrivato giusto in tempo, john b me lo stava chiedendo

Jb: io ti stavo chiedendo cosa?

Era tipico di john b: intromettersi nei discorsi degl'altri ed era una cosa che io non sopportavo.

Jane: Sarah?

K: non è voluta venire, dice che vuole stare un pò lontana da tuo fratello

Jane: ah, vorrà dire che dopo andrò io da lei

Jj: comunque c'è una cosa che vorrei dirvi...

Aggrottarono tutti la fronte preoccupati da quell'improvviso momento di serietà di jj. Io non ne fui sorpresa, dormire non gli aveva fatto tornare il sorriso, e dovevo trovare un modo di toglierli quei pensieri dalla testa.

Jj: mio padre è qui, è tornato...

I ragazzi rimasero a bocca aperta e mentre loro continuavano a far entrare delle mosche nella loro bocca,Jj gli spiegò tutto quello che aveva detto a me.

Jb: mi dispiace amico, è proprio una s*****o

K/P: concordo

Jj: fatto sta che ora vuole il mio aiuto e io non ho intenzione di fare nulla per lui

In quel momento qualcuno busso alla porta. Io mi precipitai a piedi nudi fino alla porta e la aprì.
Ciò che vidi era una donna di circa 50 anni con i capelli a caschetto e di un castano chiaro, aveva gli occhi azzurri ed era vestita con un abbigliamento comodo e pratico, in abbinamento con un paio di stivaletti che avrei riconosciuto ovunque. Non era possibile, forse stavo sognando? Avevo le allucinazioni? Perché la persona che non avrei più voluto vedere era lì davanti a me?
Rimasi pietrificata e riuscii a balbettare solo poche sillabe a male pena udibili

Jane: ma...ma...mamma?!

Tua per sempre Where stories live. Discover now