Capitolo diciotto | Rescue

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Ma così non fu, mentre suo fratello le teneva la mano, Margherita confessò che Alessandro aveva superato il limite di velocità di oltre 40km/h, che non aveva controllato che non arrivasse nessuno dalla corsia opposta e che era stato lui a causare l'incidente.

In quel momento, spinta dai suoi genitori, denunciò anche i suoi abusi alla polizia. Non credeva che ne avrebbe avuto il coraggio, eppure lo fece, tremando, sentendosi minacciata anche se lui non era lì.

Alessandro fu arrestato immediatamente e accusato di omicidio stradale, oltre a quello furono aggiunte delle accuse di molestie e maltrattamenti con aggravanti perché Margherita era ancora minorenne. Il processo fu lungo e difficile, lei fu chiamata a testimoniare sia per ciò che lui le aveva fatto, sia per parlare di quella notte.

Aveva confessato ogni cosa davanti al giudice, la giuria e l'intero tribunale, mentre quel mostro la guardava seduto accanto al suo avvocato, gli occhi infuocati e lo sguardo freddo.

Dopo lunghi mesi, quasi un anno, Alessandro fu condannato a 5 anni di carcere. Margherita era arrabbiata, dopo tutto quello che le aveva fatto, dopo aver ucciso una persona, sarebbe stato fuori sicuramente prima dei 25 anni.

 Margherita era arrabbiata, dopo tutto quello che le aveva fatto, dopo aver ucciso una persona, sarebbe stato fuori sicuramente prima dei 25 anni

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Margherita
03 febbraio, 2024

«Questo è l'amico di tuo fratello?» Sorrise Lucia, sporgendosi per osservare meglio la foto.

«Già.» Annuì, senza confessare il suo nome.

«E il tuo ex?»

«È già uscito.» Sospirò. «Ma ha un ordine restrittivo e se non lo rispetta, tornerà in prigione.» Si strinse le braccia intorno alle gambe, come a rassicurarsi.

«Cos'è successo poi con questo ragazzo? Vi siete messi insieme?» Le domandò curiosa, perché con quella storia non aveva spiegato di lui, ma di ciò che veniva prima.

Quella storia era il motivo per cui fra lei e Holden non aveva funzionato.

«È molto più complicato di così.» Sospirò, arresa, scuotendo la testa. «Magari te lo racconto un'altra volta.» Scosse le spalle, troppo provata da quell'ora di storia per andare avanti a parlare.

Lucia annuì comprensiva, proprio mentre Gaia le chiamava per dire loro che la cena, se volevano, era pronta.

«Vieni?» Lucia si alzò dal letto, infilandosi una felpa.

«Non ho molta fame, preferisco restare qui.» La sua amica annuì comprensiva, andandosene, solo dopo averle lasciato un bacio sulla guancia.

Quando Lucia arrivò in sala, solo alcuni dei suoi compagni erano seduti ad aspettarla. Si sedette, e Giovanni si girò a guardarla sorpresa.

«Marghe non viene?»

«Abbiamo parlato un po' del passato, non era dell'umore.» Sospirò, sedendosi al tavolo.

«Di cosa avete parlato?» Sofia la guardò curiosa.

«Il suo ex.»

Non appena sentì quelle parole, Joseph si alzò in piedi, scattando, ottenendo gli sguardi confusi dei suoi compagni.

«Tutto bene?» Lo guardò confuso Mida.

«Si, scusate, non ho più fame.» Farfugliò velocemente, correndo a sciacquare il suo piatto prima di andarsene. «Vado a dormire.»

Mentì, perché non appena fu sparito dalla loro vista, corse in camera di Margherita, dove la trovò sotterrata in mezzo alle coperte con la luce spenta.

«Maggie?» Lei lo sentì, aprì gli occhi nel buio, ma non rispose. «So che sei sveglia.» Sospirò, andando a sedersi sul lato del suo letto. «Hai parlato con Lucia di Alessandro, vero?» Quelle parole furono una pugnalata al petto, e non appena le sentì, Margherita nascose la testa nel cuscino, lasciando andare le lacrime che per ore aveva trattenuto.

«S-scusami.» Balbettò, soffocando i suoi singhiozzi.

Holden scosse la testa, sdraiandosi accanto a lei e mettendole un braccio intorno alla vita. Margherita si rigirò nella sua stretta, piangendo sul suo petto, bagnandogli la felpa, ma a lui non importava.

Mentre -finalmente- lei si sfogava, le lasciò qualche dolce bacio sulla fronte, proprio come era solito fare anni prima, accarezzandole la schiena.

«È tutto finito, lo sai vero?» Le sussurrò, e la produzione dovette mettere i sottotitoli per mandare in onda quella scena. «Non può più farti del male.»

«Non ora, ma quando uscirò?» Strinse i denti, tremando. Sapeva che lui non poteva più farle nulla, eppure ogni notte prima di addormentarsi la paura le attraversa il corpo, facendola rabbrividire.

«Non ti farà niente.» Scosse la testa. «Ti proteggerò proprio come 6 anni fa.»

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Cadiamo insieme | Holden Where stories live. Discover now