CAPITOLO UNO

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"Isa muoviti che manca mezz'ora e dobbiamo uscire"
sono le 6:40 di mattina e mia mamma mi urla dall' altra stanza di muovermi, perciò mi sveglio e guardo l'orario,vado direttamente in bagno senza mangiare e mi preparo, di solito mi trucco ma in questo periodo mi è passata la voglia; tra scuola, allenamenti e corsi vari non ho più tempo neanche di farmi una doccia in tranquillità!
alle 7:00 sono pronta,lo zaino è fatto e mi sono vestita, è venerdì quindi prendo con me la cartellina di tecnologia e mi dirigo insieme a mia mamma e al mio fratellino in macchina.
Durante il tragitto mia mamma non fa altro che stressarmi con tutte le sue paranoie del tipo

"ricordati che oggi ti prende papà nel parcheggio della scuola"

"non hai nulla da ripassare?"

"hai qualche verifica o interrogazione? no perché non ti ho mica vista studiare eh"

Che stress ogni volta, e a me dispiace perché le voglio un mondo di bene ma in questo periodo non so la trovo molto assillante,molto più del solito.
Arrivate a scuola mia mamma mi fa scendere dalla macchina, saluto lei e mio fratello, lui mi passa la cartellina e mi dirigo in fretta dal mio gruppo di amiche che come quasi ogni giorno mi accolgono tutte con il sorriso, penso che siano contente di vedermi.

Mi immagino cosa sarebbe successo se quel giorno non avessi accettato di conoscerle, cioè io sarei dovuta stare con chi?

Con le mie compagne di classe?

probabilmente,ma non voglio farmi influenzare dal loro comportamento da false, intossicano la mia vita.

Suona la prima campanella e io mi riunisco con la mia classe pronti a salire nell' aula dove ci aspetta la professoressa di matematica, letteralmente lo stress fatta persona,o almeno questo è quello che pensano gli altri; la mia prof di matematica è una donna molto comprensiva con chi se lo merita e a differenza di come dicono molti miei compagni non fa differenze,solo che comprende chi si merita il suo rispetto, so che è un discorso che farebbe la secchiona della mia classe ma sinceramente è quello che penso.
L'ora di matematica passa molto lentamente ma finalmente appena suona siamo liberi di muoverci un po'; parlo un po' con le mie compagne che mi ricordano della verifica di tecnologia, io sono abbastanza sicura di prendere minimo un 6 anche perché dai ho studiato e ho anche preso appunti e ascoltato in classe.

Dopo la ricreazione il professore ci porta in aula computer dove avremmo fatto la verifica.

dopo mezz'ora mi accorgo di essere in piena difficoltà e mi faccio prendere dall'ansia,
respiro male,
batte forte il cuore,
mi sudano le mani,
comincio a tremare,
non di nuovo...

Una ragazza qualunque Where stories live. Discover now