Stringo le mani conficcandomi le unghie nei palmi per cercare di ritrovare la calma, lei non ha nessuna colpa, anche per lei deve essere stato uno shock vedere il suo unico figlio in ospedale in quelle condizioni in bilico fra la vita e la morte. A volte mi domando se non sarebbe stato meglio non sopravvivere a quella notte.

Mi stacco dal suo abbraccio e mi siedo a fare colazione anche se non ne ho nessuna voglia.

Lei mi comunica che mio padre ha già provveduto a mandare le mie cose al dormitorio questa mattina presto. Ho cercato di ritardare il più possibile il mio arrivo in quella prigione, ma domani iniziano le lezioni e oggi devo andare a sistemare le ultime cose. 

Un dubbio importante mi assale "Hai saputo se hanno accettato la mia richiesta per una stanza singola?"

Mia madre scuote la testa "Mi dispiace, ma mi hanno detto che nessuno può stare da solo. Regola del dormitorio"

Batto il pugno sul tavolo "Cazzo! Mi faranno almeno scegliere?" Se il mio compagno sarà Julian o Felix non ci saranno problemi.

Lei scuote di nuovo la testa "No, sono stati categorici"

Mi alzo di scatto e mi metto a camminare avanti e indietro cercando di trattenere la rabbia "No, no, no! Non posso avere un compagno di stanza!"

Mia madre mi si avvicina "Vedrai che andra tutto bene. Non sarà così male conoscere persone nuove"

"Se arriva vivo alla fine del trimestre" 

Lei mi guarda seria, poi scoppia a ridere pensando sia una battuta, ma la mia non è una battuta.

Io sbuffo "Non capisco la necessità di restare in dormitorio, quando abitiamo a solo mezz'ora di auto"

Lei mi guarda sconsolata "Ne abbiamo già parlato un'infinità di volte. Il dottor Sallivan ritiene che un ambiente diverso possa aiutarti a superare ciò che ti è successo"

Mi aiuterebbe smettere di andare alle sue inutili sedute.

Non ho più voglia di fare colazione. 

Saluto mia madre, prendo le ultime cose e salgo in auto diretto alla mia nuova scuola.

Come arrivo parcheggio e mi avvio a piedi verso l'edificio principale.

Come promesso trovo Julian e Astra seduti sui gradini dell'ingresso. Appena mi vede il mio amico mi viene incontro "Ciao Lucas" e mi abbraccia "Sono felicissimo che quest'anno andremo nella stessa scuola. Peccato per il dormitorio, avrei voluto essere il tuo compagno di stanza"

Poi si guarda attorno e sorride "Hai già attirato l'attenzione. Quelle ragazze ti stanno mangiando con gli occhi"

Mi giro e le becco a fissarmi. 

Una volta il mio aspetto fisico era per me motivo di vanto e non facevo altro che metterlo in evidenza, ora invece lo odio, se non fossi stato così quel maiale non mi avrebbe mai scelto per sfogare le sue perversioni... e il mio futuro non sarebbe andato a rotoli.

Avverto la rabbia assalirmi prepotente, se ne rende conto anche Julian perchè sento la sua voce allarmata "Lucas?! Qualcosa non va?"

Scuoto la testa per cercare di calmarmi "No, tutto ok"

"Hai bisogno..."

"Ho detto che va tutto bene!"

Astra si alza con calma e si avvicina a noi "Benvenuto mio Al..."

La blocco subito "Non provare a chiamarmi così se non vuoi vedermi incazzato"

La mia voce esce dura e perentoria, lei trattiene il respiro e abbassa la testa "Scusa"

Demons insideOnde histórias criam vida. Descubra agora