Dedica+ prologo

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Mamma te lo giuro, non mi piacciono gli uomini mascherati che fanno cose illegali, sono innocente.

una rosa magica cresce e fiorisce nel deserto solo per coloro che si amano sinceramente.
Si dice che chi trova  e offre questa rosa al proprio amato sarà ricompensato con un amore eterno e duraturo.
~la leggenda della rosa del deserto~

<<Ciao Kalila, buona giornata>>

Con il mazzo di tulipani bianchi in mano esco dal negozio, salgo sulla mia bicicletta e mi dirigo dall'unico uomo della mia vita, colui che amo più di me stessa.

Colui che mi ha insegnato cos'è l'amore e che mi proteggeva dal buio quando avevo paura.

Mio padre.

Eamon Brown.

Oggi il sole splende in alto nel cielo della California e le giornate iniziano a diventare parecchio
calde, dovrei essere felice ma non ci riesco.

Sento un vuoto incolmabile all'altezza del petto che fa un male cane.

Arrivo dinanzi all'enorme cancello in ferro battuto e, a passo spedito vado nel preciso punto in cui vengo ogni mattina da ormai tre anni.

Mi siedo dinanzi alla sua lapide stando attenta che il mio vestitino floreale non si alzi.

<<Ciao papà, buon San Valentino.>> dico mentre i miei occhi diventano sempre più lucidi.

Nonostante sia passato così tanto tempo non riesco ancora ad accettarlo.

Non voglio.

É stata ingiusta la vita con lui, era sempre felice e genuino, amava me e la mamma da morire.

Quando mio padre ha conosciuto mia madre, Shireen Hassan, i miei nonni erano contrari alla loro relazione.

La mamma è di origini Arabe quindi da dove viene lei ci sono i matrimoni combinati.

A papà ci sono voluti cinque lunghi anni per piacere alla famiglia di mamma, ma dopo tutto quel tempo la nonna e il nonno si sono affezionati a lui e alla sua tenacia per non aver mai lasciato perdere.

Mi mancano le giornate in cui pranzavamo tutti assieme.

Papà portava sempre dei tulipani bianchi alla mamma perché da quando aveva scoperto che il suo nome significava "dolce come un fiore" non aveva mai smesso di farlo.

<<Sai... la mamma non riusciva a venire qui oggi quindi ti ho portato dei tulipani bianchi come facevi tu con lei.>> dico poggiando il mazzo di fiori accanto alla sua fotografia.

Una lacrima sfugge al mio controllo e viaggia libera sulle mie guance.

Odio piangere, mi sento così debolmente impotente, come se non fossi padrona nemmeno delle mie stesse emozioni.

<<Oggi al lavoro hanno ordinato un sacco di torte e pasticcini per San Valentino, ci sono molte persone innamorate.>>

Da quando ho finito la scuola ho iniziato a lavorare in pasticceria per seguire il mio sogno che era lo stesso di papà.

Amava cucinare soprattutto i dolci, ci metteva tutto il suo amore per sfornare torte incredibili, tutta New York stravedeva per ciò che preparava in pasticceria e io spero di potergli fare onore continuando ciò che ha iniziato.

<<Ho deciso che un giorno voglio trovare anche io qualcuno che mi ami come tu amavi la mamma, non mi accontenterò facilmente.>> dico ridacchiando tra le lacrime.

Papà era molto dolce con lei.

Le portava la colazione a letto nei weekend, guardava assieme a lei tutti i suoi film preferiti anche se lui avrebbe gradito di gran lunga guardare film d'azione piuttosto che commedie romantiche.

L'amore tra mio padre e mia madre era come quello nei libri.

Romantico, passionale ed eterno.

Sono convinta che se lui non se ne fosse andato, sarebbe durato per sempre.

La sveglia sul mio cellulare squilla e mi affretto a spegnerla per non disturbare le persone che sono venute a trovare i loro cari.

Devo andare, tra mezz'ora devo aprire il negozio per consegnare tutte le torte che sono state commissionate, oggi è il giorno degli innamorati e non intendo rovinarlo a nessuno solamente perché io sono di cattivo umore.

Mi alzo, poggio un leggero bacio sulla sua fotografia ed esco dal cimitero con le lacrime che mi bagnano le guance.

Mantengo lo sguardo basso in modo che le persone circostanti non mi notino.

Quando mi volto per prendere la strada e dirigermi al negozio sbatto contro qualcuno perdendo l'equilibrio.

Lo sconosciuto mi afferra per un braccio evitando una mia caduta disastrosa.

Alzo lo sguardo verso il ragazzo contro il quale mi sono scontrata.

Ha i capelli rasati e tinti di biondo e gli occhi hanno lo stesso colore del cioccolato.

É ricoperto di tatuaggi dalla testa ai piedi.

É giovane, probabilmente ha la mia stessa età o forse solamente qualche anno in più.

<<Scusami, non ti avevo visto.>> dico sistemandomi il vestito e arrossendo per la figuraccia che stavo per fare.

<<Stai attenta a dove cazzo metti i piedi ragazzina.>> sbotta prima di voltarmi le spalle e andarsene.

Ma che modi sono. Non l'ho fatto di proposito, non l'avevo visto, gli ho anche chiesto scusa.

Un po' turbata prendo la mia bici che avevo poggiato al muro e vado verso il negozio.

Speriamo che questa giornata vada meglio perché è iniziata decisamente male.

Ciao tesori, sorpresa!!
Ecco a voi l'inizio di questa nuova storia, cosa ne pensate?🩷🌷

Ci vediamo su instagram: clyasstories 🫶🏻

Sign of Love Where stories live. Discover now