Lorenzo

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Aprile 2087. Una strana giornata di primavera. In genere in questo periodo è caldo, ma oggi il cielo è velato e una leggera foschia copre il panorama di un biancastro uniforme. Luisa guarda fuori della finestra, pervasa una strana ansia. Luca si avvicina da dietro, l'abbraccia, le sussurra parole di conforto, ma lei rimane con lo sguardo incollato sulla strada.

La compagna di suo figlio è sdraiata sul letto, Nicola è al suo fianco, sono iniziate le doglie, il dolore aumenta ogni minuto e ancora non si vede l'auto sanitaria delle nascite.

Dopo cinque minuti l'auto arriva, simile ad una ambulanza, è un mezzo speciale dotato di tutte le attrezzature per intervenire sulle partorienti. Ne esistono di vari tipi a seconda dell'intervento da effettuare. Se le auto sanitarie non sono in grado di affrontare l'emergenza il malato o il paziente viene portato in un vero centro medico dove ci sono medici specialisti e apparecchiature più complete.

Due dottori scendono, Luca si affretta ad aprire, pochi minuti dopo sono davanti alla partoriente, Nicola esce, si chiudono le porte della stanza.

Due ore dopo si sente un vagito. La porta si apre, il padre e i nonni entrano, Flora ha il bimbo in braccio. Un bel maschietto a cui danno il nome di Lorenzo.

Constatata la salute del nascituro e della mammai dottori  escono, pronti a tornare in caso di problemi, ma per fortuna non è stato necessario.

L'auto sanitaria torna alla base. La nascita è un caso molto raro, al punto che non verrà usata per diversi mesi. Periodicamente visitano nascituro e mamma per un anno dalla nascita, dopo questo periodo viene preso in carico dal pediatra e l'auto sanitaria per le nascite rimane inutilizzata fino ad un nuovo neonato.

Sentono il citofono, Luca si approssima alla porta, sul video vede i genitori di Flora, pigia il pulsante di apertura del portone sulla strada e apre la porta di casa.

Al loro arrivo saluti e abbracci. Quando entrano nella camera da letto Luisa li saluta, li abbraccia ed esce. I genitori di Nicola escono e si siedono sul divano in sala.

Alle prime doglie Nicola aveva avvisato i suoi suoceri, ma abitano a Torino e tra il sistemare alcune cose e il viaggio sono arrivati appena dopo la nascita di Lorenzo, che aveva fretta di nascere. Volevano stare vicino alla figlia prima dell'arrivo dei dottori ma visto che il parto è andato bene sono più che contenti.

Rimarranno a dormire con loro per una settimana e poi saranno costretti a tornare a Torino. I genitori di Lorenzo abitano vicino e possono vedere e seguire il piccolo in ogni momento.


Flora era venuta a Milano per il concerto in cui cantava e suonava Nicola. Era una sua ammiratrice e non vedeva l'ora di avere un suo autografo.

Nicola è cantante e musicista, un artista apprezzato da giovani e adulti per le sue melodie e i testi poetici. Dalla mamma ha preso l'indole artistica poetica e dal papà l'amore per la musica.

Papà Luca è sempre stato un appassionato di musica. All'età di dodici anni imparò a suonare la tastiera e la chitarra, e insieme a Luisa si dilettarono a creare canzoni. Lei scriveva i testi e lui la melodia con scarsi risultati. Luca divenne architetto e Luisa una brava giornalista e scrittrice di successo.

Dopo aver ascoltato il concerto Flora andò alla ricerca del cantante, non facile visto il numero di ammiratori, e dovette attendere parecchio, ma non si era abbattuta. Attese il momento giusto e si fece avanti. Nicola scarabocchiò sul foglio in modo automatico, lo allungò a lei guardandola con un sorriso per ringraziarla come aveva fatto altre centinaia di volte, lei lo prese tutta contenta con l'intenzione di andare via, ma lui rimase bloccato senza mollare il foglio.

«Sei impegnata stasera?» le chiese serio.

Sul momento lei rimase inebetita, non riusciva a pensare, il suo cuore era in subbuglio, il suo idolo che la invitava a cena!

Pochi secondi. Flora aveva paura, avrebbe voluto declinare l'incredibile offerta, ma decise di accettare, avrebbe potuto vantarsi con le sue amiche. Aveva prenotato una camera in una pensione e quindi non aveva fretta di tornare a Torino.

Sorrise accettando con un movimento del capo. L'emozione era troppo forte per pronunciare quel fatidico «Sì». Lui l'aveva invitata a rimanergli accanto mentre finiva di accontentare chi gli chiedeva l'autografo oppure un selfie.

Era abitudine di Nicola che ad ogni concerto invitava una ragazza scelta a caso e dopo la cena una bella foto ricordo e ognuno per la sua strada. Le fans lo sapevano e speravano sempre di essere la prescelta, ma Flora non ci pensava proprio, non si sentiva abbastanza attraente per un divo come lui, le sarebbe bastato il suo autografo e sarebbe tornata a casa più che felice. Rimase spiazzata quando scelse proprio lei.

La serata infatti andò come tutte le altre, ma questa volta lui fece un'azione che lei non si aspettava. Le aveva dato il numero del suo cellulare e di chiamarlo in qualunque momento. Se non poteva subito l'avrebbe richiamata appena possibile.

Inutile raccontare lo stato d'animo di lei. Non solo il suo idolo l'aveva scelta fra tante ragazze, forse anche più attraenti di lei, ma addirittura il numero di telefono!

Si chiedeva se era una prassi, se lo faceva anche con le altre, o se era un caso particolare. Che lui invitasse a cena una ragazza era risaputo ma il numero di telefono no. Forse le ragazze non lo avevano mai spifferato o forse le cose non erano andate come speravano.

Flora non sapeva cosa fare. Sdraiata sul letto della camera d'albergo non riusciva a dormire. Al momento era troppo emozionata, troppo eccitata per pensare. Decise appunto di non pensarci e di cercare di dormire.

La mattina dopo tornò a Torino.

Riprese la sua attività di sempre cercando di non pensarci. Aveva paura. Era risaputo che gli artisti sono un po' strambi, e poi era un uomo. Sarebbe stato gentile con lei oppure sgarbato o peggio violento?

Però non si era mai sentito di suoi comportamenti violenti. Aveva avuto delle donne con le quali poi si era separato, ma le sue compagne non ne avevano mai parlato male. Incompatibilità di carattere era la loro motivazione. In che senso?, si chiedeva preoccupata Flora.

Più ci pensava, più il desiderio di chiamarlo aumentava.

Un giorno si decise. Lui rispose quasi subito. Si sentiva che era contento, ma lei aveva il cuore che batteva forte.

Per un po' di tempo si messaggiarono. Poi lei decise di andare a Milano e frequentarlo di persona.

Non era uno stinco di santo, come si dice, ma nemmeno aggressivo. Poco alla volta, conoscendolo, lo apprezzò come uomo e finì con l'innamorarsi di lui. Non glielo disse subito, ma quando glielo disse rimase spiazzata. Le confessò che era stato per lui un colpo di fulmine e sperava ardentemente in quella telefonata.

Con il tempo e dopo alcuni litigi il loro rapporto si stabilizzò e lei divenne la compagna dell'artista, ma a lei andava bene così. Nicola è risultato un compagno fedele e amorevole.

Ed ora un figlio. Più felice di così!





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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 01 ⏰

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