Do un occhiata veloce alla mia lettera, e ne sono soddisfatta.
Qui dentro c'è tutta la mia vita, e sono pronta a condividere la storia con i ragazzi.

Ho degli amici e amiche stupende e loro mi hanno detto, che quando avrei voluto, loro mi avrebbero ascoltata.

E loro se lo meritano di conoscere la vera me.
Con tutte le mie insicurezze e paure.



<<Principessa.>>
Dice Giovanni dandomi un bacio sulla guancia e abbracciandomi da dietro mentre sono seduta sullo sgabello e chiudo la mia lettera.

<<Hai finito?>>
Chiede.

<<Si e tu?>>
Domando dolce guardandolo.

<<Ho finito.>>
Afferma continuando ad abbracciarmi.
<<Non è stato facile concentrarmi.>>

<<Perché?>>
Domando confusa girandomi verso di lui.

<<Perché quando alzavo lo sguardo e ti vedevo qui, concentrata a scrivere, ogni tanto di mordevi il tappo della penna e... Poi...>>
Si blocca guardando il mio seno.
<<Avevo questa distrazione, a proposito copriti.>>

<<Perché?
Non ti piace il mio top?>>
Chiedo guardandolo.

<<Molto.
Ma si vede anche molto, e preferire essere l'unico a vedere certe parti di te.>>
Afferma guardandosi attorno, e poi si avvicina al mio orecchio.
<<Penso sempre a quella notte.>>

Deglutisco al ricordo di quella notte a capodanno.
Noi che non abbiamo fatto sesso, ma abbiamo fatto l'amore.
Nel modo più dolce in cui si possa fare.

Lui con me è stato dolcissimo.
Le sue carezze, i suoi baci, i suoi abbracci, il suo prendersi cura di me.

Ma... Tutto questo lo fa sempre.
Non solo quella notte, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto e secondo che passa mi rendo sempre si più conto... Di quanto lui sia speciale.

<<Hai perso la lingua?>>
Domanda divertito.

Io appoggio una mano sulla sua spalle e una sulla guancia.
<<Sai... Mi rendi felice.>>

<<Per quella notte?>>
Chiede ammiccando.

<<No stupido.>>
Dico ridendo.
<<In generale, sto così bene con te.>>

Lui appoggia le mani sul tavolo e si avvicina stampandomi un bacio.
<<Sicura che non ti stai innamorando?>>

Sorrido abbassando lo sguardo.
Per quanto ci provi, lui merita di saperlo... Ma le parole mi muiono in gola.





Più tardi:


Siamo tutti sulle gradinate, e Maria legge le nostre lettere chiamandoci ad uno ad uno.

Io sono messa seduta tra le gambe del mio ragazzo che mi abbraccia da dietro con il mento sulla mia spalla mentre ascoltiamo le lettere.

Fin ora sono andate Sofia, Marisol, Lucia, Martina e Ayle.

<<Grazie Ayle!>>
Afferma Maria.
<<Vieni Giovanni.>>

Io mi sposto per farlo passare e lui si mette seduto di fronte a noi.

Sta mattina, ho cercato la sua lettera senza trovarla e Gaia mi ha detto che lui ha provato a fare la stessa cosa.
Peccato, che la mia lettera è sempre stata con me fino a quando non sono venute a ritirarle.

<<Sei pronto?>>
Domanda Maria.

<<Sono nato pronto.>>
Dice sorridendo.

<<Beh... Mi conoscete, non amo molto parlare di me e molto spesso quando lo si fa mi sento in imbarazzo.
Sono benissimo, che all'apparenza di me si pensa che sia un arrogante e presuntuoso.
Ma chi mi conosce, sa che non sono così.
All'età di 12 anni già ballavo latino americano, e con gli amici giocavo a calcio al parco.>>
Inizia a raccontare Maria, lui sta con la testa china e si guarda le mani.

••Amici 23•• Giovanni Tesse •• Destiny ••Where stories live. Discover now