La Nave (prima parte)

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Città di Kattegat

Einmánuður


Isa fu il primo a presentarsi all'alloggio di Akycha, non appena il sole era sorto e quando ad aprirgli fu Camicazi non si stupì della sua presenza--la ragazza al contrario non si aspettava di vederlo.

La donna Inuit era sveglia da un pezzo e stava sgranocchiando delle strisce di pesce affumicate mentre si concentrava a studiare le mappe che, quasi un anno prima, aveva rubato nel saccheggio di Heiðabýr.

« Dimmi che hai buone notizie » Akycha non aveva nemmeno alzato lo sguardo ma Isa sapeva che lo avesse riconosciuto.

« Mi spiace deluderti, non abbiamo risposte dall'Isola di Roccia né da Hysteria ».

« Da quando ho messo piede in questo dannato arcipelago va tutto a rotoli! -prese un carboncino e iniziò a prendere appunti- È come se gli Spiriti mi odiassero ».

Isa si accomodò dinanzi a lei: « Forse hai troppo tra le mani ». L'amica non disse nulla, cosa che stupì Camicazi la quale aveva sempre visto Akycha pronta a ribattere.

« Beh ... -attirò l'attenzione su di sè- al momento abbiamo una missione più importante ».

« Non uccideremo il Figlio dei Draghi » la risposta di Akycha arrivò veloce come un lampo e Camicazi socchiuse le labbra: « Hai detto che dobbiamo eliminare il problema alla radice ».

« Lui è il frutto, non la radice. -finalmente alzò lo sguardo dalla mappa- E secondo io non farei mai del male a un bambino, è una delle mie regole. Inoltre il compito che mi ha affidato Bludvist è molto più complesso di eliminare semplicemente una persona ». I suoi occhi si spostarono per un secondo su Isa, il quale non disse nulla ma a Camicazi non sfuggì quella comunicazione silenziosa.

Incrociò le braccia al petto: « A Knut hai ... ».

« Camicazi credi davvero che io dica ai miei uomini i miei piani? -Akycha fece tamburellare le dita sul tavolo- Sei assai ingenua, non trovi? ».

« E la mia vendetta? ».

« Sei libera di andare a Berk e provarci, io di certo non ti fermerò. Qualcosa mi dice che i draghi ti daranno il benvenuto ». Si alzò in piedi e si avvicinò a Camicazi, le sfiorò una ciocca di capelli:, senza distogliere il suo sguardo da quello della ragazza: « Ma non ti azzardare a prendere decisioni a nome mio o andare alle spalle e fare qualcosa che ho vietato o non finirà bene ». Si rivolse a Isa: « Andiamo, abbiamo un po' di cose di cui discutere ».

Isa scrutò attentamente Camicazi e la sua possibile reazione, si trattenne dallo scoppiare a ridere, dopotutto conosceva Akycha: la donna stava facendo ballare sulla sua mano la giovane vichinga, la quale ancora non si era accorta di ciò.

« Ragazzina -la richiamò- non dovresti tornare al tuo alloggio? ».

« Io ... giusto ... » non salutò nessuno e uscì dalla casa, lasciando Isa da solo nella cucina; Akycha, dal piano superiore, lo richiamò e il Germano non esitò a raggiungere la vecchia compagna di avventure.


***

Berk, Arcipelago Barbarico

Harpa


A un mese dalla nascita del piccolo Stoick, in quella mattina assai calda, il popolo si preparava ad accogliere ufficialmente l'erede dell'Isola di Berk. Aria di festa per tutto il villaggio, ogni Berkiano era pronto a portare doni con la speranza, in futuro, di poter chiedere favori.

The Dragon LadyWhere stories live. Discover now