Hyunjin sospirò, effettivamente aveva agito in modo del tutto sprovveduto e avrebbe potuto anche evitare inutili spargimenti di sangue, se non avesse agito così forse non sarebbero stati in ospedale con Chan, se avesse escogitato un altro piano, magari andando direttamente dalla polizia con le prove, probabilmente adesso le cose non sarebbero così. Abbassò lo sguardo, voleva solo proteggere le persone che amava e invece le aveva esposte ancora di più, si sentiva tremendamente in colpa.

"Però non è del tutto colpa tua, ricordati anche questo." mormorò Felix poco prima di tirarlo a sé in un abbraccio.

"Chan è quasi morto per proteggere Jeongin e, cazzo, ti ha puntato la pistola alla tempia, Felix... mi sono sentito morire." mormorò.

Felix si accigliò "Adesso capisci il motivo della mia rabbia? Capisci come mi sono sentito quando mi sono svegliato stamattina e tu non c'eri? E immagina come mi sono sentito quanto ho sentito lo sparo. Hyunjin, mi si è fermato il cuore per mezzo secondo. Per mezzo secondo sono quasi morto." rispose.

Hyunjin aveva gli occhi in lacrime, se era la colpa quella che voleva fargli sentire, ci stava riuscendo. Lo abbracciò forte posando una mano sulla sua nuca e l'altra sulla schiena "Dio, Felix... mi dispiace..." mormorò.

Felix ricambiò l'abbraccio, accarezzando la sua pelle e facendo attenzione al suo braccio "Però non è successo nulla. Chan è vivo, tu sei vivo e io sono vivo." rispose.

"Poteva morire. E potevi morire anche tu." ribatté Hyunjin.

"E anche tu! Ma è finito tutto, stiamo bene e anche Chan starà bene." tagliò corto Felix poco prima di stringerlo più forte.

Hyunjin rimase in silenzio, aveva sul serio un disperato bisogno di riposare e di svegliarsi da quell'incubo. L'unica cosa positiva era la perenne presenza di Felix.

"Dai, forse è meglio se riposate. Non lontano da qui c'è una pensione, vi ho prenotato delle camere così appena sapete qualcosa di Chan potete raggiungere l'ospedale senza problemi." esordì Jun guardando tutti i presenti, Minho rientrato da pochi minuti. Erano tutti a dir poco devastati.

"No, se Chan si sveglia voglio essere qui per prenderlo a manate finché non guarisce quell'idiota." tagliò corto Jeongin.

Minho lo guardò accennando un sorriso, si aspettava una risposta del genere e con quel tono ma sapeva che quel comportamento passivo aggressivo serviva a mascherare la sua preoccupazione. Si avvicinò a Jun e gli posò una mano sulla spalla "Grazie di tutto, se siamo qui e stiamo tutti bene è soprattutto grazie a te." poi si rivolse a Jeongin "Chiamaci non appena sai qualcosa, ok?" chiese Minho.

Jeongin annuì, quindi il gruppo se ne andò e rimase solo nella saletta adesso deserta e fin troppo silenziosa.

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Si erano divisi in due auto, Jun aveva preso con sé Felix e Hyunjin mentre Minho aveva con sé Jisung, Seungmin e Changbin. Questi ultimi, per tutto il tempo, non avevano fatto altro che bisticciare sulla musica da mettere alla radio.

"Se non la finite giuro che quel telefono ve lo faccio mangiare." disse Minho lanciando uno sguardo tagliente verso i due tramite lo specchietto. Si sentiva quasi come un padre con i suoi bambini e sentiva come se fosse sempre stato tutto normale.

"Ok, ma Lady Gaga io non la voglio sentire!" di lamentò Seungmin.

"E io non voglio sentire gli Abba!" si lamentò ancora Changbin azionando poi l'iconica Poker Face di Lady Gaga

Seungmin subito la bloccò e mise Lay all your Love on Me degli Abba.

Changbin di nuovo la bloccò facendo partire ancora una volta Poker Face.

Prince {Hyunlix}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora