I miei occhi si chiusero per un secondo. Quando decisi di riaprirli accadde tutto in fretta; Max si stava incamminando veloce, con il viso di ghiaccio, ma fu Lando a precedere la sua mossa forse, tirando un pugno sul viso di Garrett e facendolo cadere a terra.

«Lando!» Urlò Abigail facendomi spalancare gli occhi. Oh Dio, l'aveva colpito davvero.
L'inglese si spostò, guardandosi la mano e vidi le sue nocche arrossate. L'altro era sul pavimento, del sangue gli usciva dal naso. Daniel, che qualche secondo prima era sparito, tornò con la sicurezza che di forza tirò su Garrett, portandolo fuori.

«Merda.» Riuscii solo a sussurrare, sentendo il senso di colpa bruciarmi perfino la gola. Fu un rumore particolare a distrarmi, anzi, a spaventarmi.
Qualcosa andò in frantumi, attirando l'attenzione di tutti e facendomi ricercare la provenienza del suono.

Incontrai gli occhi di Max Verstappen.
Rimasi immobile, perché il suo sguardo si muoveva già abbastanza anche per me.
Passava gli occhi da me a Lando, veloci, in silenzio, riflettendo.

Senza controllarmi iniziai a scuotere la testa. Per me in quel momento non esisteva nessuno, tranne che lui e la paura di perdere qualcosa che non avevo mai neanche davvero avuto.

Un colpo di tosse fu l'unica cosa che uscì dalle sue labbra e vidi Daniel mettersi in mezzo.

«Oh! Che casualità, stai male anche tu Max? Pensa che anche Kyla aveva l'influenza.» Un risolino nervoso abbandonò le labbra del riccio, ma al posto di migliorare la situazione, sembrò peggiorarla ulteriormente.

«È la verità?» Una domanda riecheggiò nell'aria, nel quieto. I miei amici erano sicuramente vicino a me, Lando era vicino a me, eppure non percepii niente, nessuno, solo i suoi occhi azzurri.

Max Verstappen era di pietra.
Max Verstappen mi guardava, mi chiedeva la verità.

Ancora una volta, Max Verstappen era il solido e io il liquido. La sua scia era l'unica cosa che potevo permettermi di avere.

«Max...» Provai, non volendo ammettere nulla. Sapevo quale sarebbe stata la sua reazione e non potevo lasciarlo andare.

«É la verità?» Sentii nuovamente chiedere dalla sua voce, che se possibile divenne ancora più fredda, facendomi fare un passo indietro. Voleva sapere se fossi stata a casa di Lando? Voleva sapere se ero sul jet insieme a lui?

«Sì.» Sussurrai decidendo di nascondere i miei occhi e non aspettai neanche un'azione, non vidi neanche la sua espressione. Mi voltai, cercando la prima porta libera e arrivando nel giardino non riuscii a controllare il mio corpo, iniziando a vomitare. Perché il mio organismo stava rigettando la mia persona. Nemmeno lui voleva più avere a che fare con me.

E non sapeva la parte peggiore.

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Daniel

Principato di Monaco,
Giugno 2023

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«Adalia? Chiamala subito però, se no non ha senso.» Urlai dalla cucina, sentendo usare dalla ragazza il mio stesso tono per rispondere affermativamente.

Tirai fuori il telefono dalla tasca, la bionda era in soggiorno e aveva già iniziato la telefonata.

«Hai preso il vestito?» Sentii chiedere e allora feci partire la chiamata nei confronti di Max. Dopo qualche squillo sentii la sua voce.

«Daniel? Dimmi.» Disse con un tono affaticato, come se stesse correndo e un sorriso involontario spuntò sulle mie labbra.

«Non volevo romperti le palle, ma ti ricordi di andare a recuperare il completo? Adalia mi ha detto che Harry, questo tipo che lavora nel negozio, c'è solo ancora per qualche ora per le modifiche al vestito.» Lo avvisai, facendo avanti e indietro per la stanza, cercando di essere convincente. Dall'altro capo del telefono avvertii un casino, probabilmente era per strada.

Mad Max | Max Verstappen | Vol. 5Where stories live. Discover now