2. Eleadora - Due pazzi mi vogliono portare via

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Le vacanze di Natale sono la cosa che aspetto con più ansia. L'atmosfera magica, tutta la famiglia riunita, dei pranzi infiniti che devi stare a dieta venti giorni prima in modo tale che poi riesci a mangiare tutto il cibo il 25... e, infine, i regali.

I regali sono una cosa bellissima del Natale. Perché alla fine, è come si ti dessero un "premio" per essere riuscito a finire l'anno. Per essere riuscito a passarlo senza uccidere qualcuno.

No sto scherzando. Perché sei riuscito a passare l'anno scolastico ed entrare nel nuovo anno (con tanti rompimenti di palle). Perché finalmente hai venti giorni di stacco dallo studio e dallo stress.

Adoro i regali, però non so più cosa chiedere. Ormai sono quasi quindici anni che chiedo cose, e adesso ho tutto quello che voglio. E in più, subito dopo Natale, c'è il mio compleanno. Quindi problema in più perché devo trovare qualcos'altro da chiedere.

Se non si era ancora capito, adoro il Natale. Però, purtroppo, ci sono pro e contro in tutte le cose, TUTTE.
Le cose pro del Natale ve le ho già dette. Mentre per i contro, ci sono due cose che mi danno sui nervi:

1. Aspetti con ansia il 25 dicembre per così tanto tempo, che poi neanche ti accorgi che appena ti svegli il 25 e apri i regali, poi è l'ora di fare il pranzo con la famiglia e finisci alle sei di pomeriggio, e poi è già ora di andare a casa, sistemare le cose e andare a dormire. Quindi, IL NATALE DEVE DURARE DI PIÙ. NON PUÒ PASSARE COSÌ VELOCEMENTE.

2. C'è troppo casino per strada, per i negozi, per le vie... questa cosa non va bene. Anche perché, io, abitando nella zona del mare, vedo già molta gente durante i tre mesi estivi, quindi anche d'inverno non ho voglia di vederli (con tutto il rispetto, ci mancherebbe).

«Elle!»mi urla mia mamma, dal piano di sotto della casa, riscuotendomi dai miei pensieri sul Natale.

«Che succede?»

«Sta arrivando Colin!»mi informa lei.

Scatto subito in piedi dal letto e corro verso il piano di sotto. Mi metto gli stivali il più velocemente possibile ed esco di casa.
Colin è il mio migliore amico. Però abita dall'altra parte del regno, ovvero verso le montagne. Ci siamo conosciuti quando avevamo quattro anni ed eravamo al mare. La sua famiglia viene al mare da quando lui è piccolo.

Lo so che prima ho detto che odio la gente che viene al mare, ma non lui e la sua famiglia. Di solito, quelli che vengono dalle montagne, sono degli antipatici e si credono chissà chi. Mentre la sua famiglia non è per niente così, è gentile e buona.

Mentre aspetto che arrivi la loro macchina, mi accorgo che non ho preso la giacca. Sto gelando fuori casa. Vorrei rientrare a prenderla, ma non voglio perdermi il loro arrivo.

Intravedo il loro pickup nero che gira la curva della strada. Incomincio a saltellare sul posto e ad agitare il braccio per aria, in modo che mi vedano.

Suo padre Hank e sua mamma Barbara mi incominciano a salutare, mi hanno vista!
Appena parcheggiano Colin scende di corsa e gli vado in contro correndo. Quando sono abbastanza vicina, gli salto in braccio e lo abbraccio molto forte, come se non lo vedessi da anni (sono passati quattro mesi, troppo tempo).

«Elle! Vieni qui, splendore.»dice Barbara, aprendo le braccia.

Io mi tuffo in mezzo alle sue braccia, abbracciandola. «Io non direi splendore.»dico, con un tono basso.

Però, Barbara mi sente lo stesso.«Sì invece, sei uno splendore.» Per Barbara sono come la figlia che non è riuscita ad avere. Ce la stava per fare, dopo Colin stava per avere una femminuccia, ma la bambina è morta appena è nata, per diversi motivi. Quindi lei mi considera come una figlia, e io la considero come una seconda mamma.

I protettori del soleحيث تعيش القصص. اكتشف الآن