Mad Max | Max Verstappen | Vol. 5

16.0

Confusa aprii il link allegato all’SMS e la prima foto dell'articolo mi fece spalancare le labbra. 

«Cosa c'è?» Mi chiamò Norris e gli indicai il suo telefono, avevo inoltrato anche a lui ogni cosa. Io iniziai a leggere. 

“Il famoso locale Jimmy’z è spesso conosciuto non solo per la sua posizione nel centro del Principato di Monaco, ma soprattutto perché le migliori star decidono spesso di passare le loro serate proprio lì.
Cos'è saltato ai nostri occhi? Qualche sera fa il campione del mondo in carica, Max Verstappen, leader della stagione attuale 2023, è stato visto litigare con Kyla Knight fuori dal locale. È una novità? Per noi sì.
Ancora di più quando, dall'anno scorso, sono stati discussi così tanto insieme senza mai darci un'effettiva prova della loro relazione.
Ma l’articolo andrà a parlare di cos'è successo dopo.
Perché dopo il litigio, la Knight ha lasciato il locale e indovinate dov'è andata? Nel palazzo di Max Verstappen.
Ma se il ragazzo olandese era al locale, come mai lei si è recata nel suo palazzo? 
Si dà il caso che anche il suo amico Lando Norris viva lì.
Sui social qualcuno ha notato uno scambio di parole avvenuto nella Tv Pen del Gran Premio di Barcellona, ripreso proprio dalle telecamere che stavano inquadrando qualcun altro. Ma forse l'obiettivo ha centrato un nuovo scoop nel paddock della Formula 1?”. 

«Oh, merda.» Urlai senza riuscire a trattenermi e ricercando il volto dell'inglese, lo vidi sbiancato. Cazzo, cazzo, cazzo. 

«Okay, se questo articolo arriva a Max sono fottuto.» Si accasciò sul sedile, appoggiando le dita sul viso. 
La sua espressione sofferente si rifletteva nella mia, perché non solo Max mi aveva chiesto di lasciarlo andare, ora avevo paura che confondesse questa faccenda. Io non stavo lasciando andare nessuno, figuriamoci lui. 

Ma era capitato sempre durante fraintendimenti e quest'articolo non faceva altro che farli accrescere. Solo che io e Lando eravamo andati davvero a letto insieme. 

«Allora… Dobbiamo fare finta di niente. Come se non avessimo fatto niente.» Iniziai, vedendo come il mio piano perdesse acqua da tutte le parti. Non avrei mai potuto mentirgli. Non guardandolo negli occhi. 

«Cazzo.» Sussurrò il ragazzo e tornai a sedermi al mio posto quando ci venne annunciato l'imminente atterraggio. 
Se non vedevo l'ora di tornare in Italia, adesso temevo che toccando terra, sarei bruciata nelle mie cazzate. 

Scendendo dal jet e acquistando campo al telefono, trovai una ventina di chiamate perse da Ashton, il mio capo, che neanche qualche secondo dopo tornò a far suonare il mio cellulare. 

«Pronto?» Mi obbligai a rispondere, guardando Lando salire nell'auto che era pronta per portarci all'hotel. Anche lui era al telefono, probabilmente con il suo agente per limitare i danni. 
Avevamo accordato di non dire nulla e in caso, smentire tutto. 

«Io perdo tempo a spiegare a quelli che valgono meno, le regole, e voi che valete di più, siete subito pronti a infrangerle? Non bastava Verstappen?» Una voce carica d’ira mi ruppe quasi un timpano e dovetti allontanare l'apparecchio dall'orecchio. 

«È falso.» Risposi solamente, mantenendo il tono saldo e serio. 

«Lo so che è falso, ma queste tue amicizie sono troppo chiacchierate, Kyla. O stai lontano dalle telecamere o ti licenzio prima della fine della stagione» Continuò arrabbiato, «Fai gli auguri agli sposi da parte mia.» Mi chiuse poi il telefono in faccia. 

«Fanculo!» Urlai sbattendo la portiera per chiuderla, una volta entrata nel SUV nero.

Io e Norris non ci rivolgemmo parola fino all'arrivo in hotel, dove ognuno ritirò le chiavi della propria stanza. Uno sguardo ci fece realizzare che le nostre camere fossero accessibili da due parti opposte della hall, obbligandoci a prendere persino ascensori diversi. 

«Ci vediamo domani mattina.» Sussurrai voltandomi, riferendomi alla chiesa e a quel matrimonio che era già arrivato. Daniel e Adalia avevano preferito evitare cene di prova. Tutti noi avevamo degli impegni ed essere lì per tre giorni, doveva farne mettere da parte già abbastanza. 

Una volta al terzo piano, cercai la camera 33 e trovandola non persi tempo ad aprire la porta. Qualcuno amava giocare con le coincidenze, ma mi bloccai quando lui svoltò l'angolo, fermandosi davanti alla porta vicino alla mia, la 32. 
O era Daniel, oppure il destino ci stava giocando degli scherzi di merda.

Max si accorse di me, io mi accorsi di lui. 
Ci fermammo qualche secondo a scrutare i nostri occhi e fu il primo ad abbandonare l’occhiata, superando l'uscio e lasciandosi dietro dei colpi di tosse. Ancora un istante e sarei corsa da lui.

Era freddo però. Avevo addirittura la pelle d'oca per quella occhiata glaciale che mi aveva rivolto. L'aveva letto, ne ero certa. 

Lo imitai, tirandomi dietro la valigia e lanciandomi sul letto.
Niente era andato per il verso giusto ed era quasi indiscutibile che gli avessi passato l'influenza in quell’ascensore bloccato. 

Ben gli stava.

🏎️

Non dimenticatevi di lasciare una stellina e seguirmii🤗

❄️

Buonaseraaaaa! Eccoci qua al capitolo 16, che ho reso leggermente più corto solo per l'aggiornamento di oggi👀👀
Aggiungiamo un po' di caos a quello che c'è già 🤭

Ci vediamo lunedì per farci gli auguri di Natale e per il capitolo 17, finalmente è ora del matrimonio 👀👀👀👀👀👀

Non vedo l'ora di farvi leggere 😏

Se avete qualche dubbio, scrivetemi❤️Ho lasciato un box per le domande su Instagram per il capitolo, vi aspetto per parlarne insieme ✨ 👀

Instagram: mybrightshadow.wattpad
Tik Tok: ire.stories
Twitter: maadmaaxie

Grazie per leggermi sempre❤️

A presto,

ire