«La mia stanza è insonorizzata, quindi non senti proprio un cazzo.»

«Lo so, ma ci stava bene per concludere il discorso.» Ridemmo ancora tutti ed io scossi lentamente la testa, vedendolo poi sollevare il suo calice e tutti gli altri imitarlo di conseguenza. «Congratulazioni, Rye-Rye. Sono fiero di te.»

Il resto dei presenti si unì in un coro a quelle congratulazioni, allora ringraziai e presi un veloce sorso dal mio calice prima di posarlo su un tavolino; mi alzai poi dal divanetto sul quale ero seduta, raggiungendo il mio migliore amico per avvolgere le braccia intorno al suo collo. «Assurdo che sia tu a definire me una spina nel culo quando sappiamo entrambi chi è la spina nel culo più grande di tutte.»

Stringendomi forte tra le braccia, replicò «ti risparmierò la battuta più ovvia a questo commento, ma sappi che l'ho pensata.»

Emisi un suono disgustato e poggiai le mani sul suo petto per allontanarlo, ma lui mi strinse ancora più forte per tenermi vicina mentre premeva un sonoro bacio sulla mia guancia che mi fece inevitabilmente scoppiare a ridere. Fu poi quando Nathan mi lasciò finalmente andare che lo vidi, sentendo il cuore fare all'istante le capriole più di quanto non facesse di solito ora che non lo vedevo da due settimane.

Jamila lo individuò nello stesso momento in cui lo feci io e non tardò ad andargli incontro per abbracciarlo, Nathan fece lo stesso non appena seguì la linea del mio sguardo improvvisamente fisso in una sola direzione. Lo guardai sorridere mentre parlava con i due ragazzi, sul suo volto la solita aria perennemente stanca ma nessuna traccia della devastazione che lo aveva segnato l'ultima volta che lo avevo visto; avevo ormai imparato quanto fosse bravo a nascondere ciò che provava sul serio e quindi non m'illusi neanche per un secondo del fatto che stesse bene, ma allo stesso tempo mi sembrò davvero più rilassato di quanto non lo fosse stato quel pomeriggio di due settimane prima a casa sua.

Mi costrinsi a muovere un piede dopo l'altro per raggiungerlo solo quando i suoi occhi verdi incrociarono i miei, mandando all'istante una familiare scarica elettrica lungo la mia schiena. Non appena fui abbastanza vicina, Jamila afferrò la camicia di Nathan e lo trascinò via con una scusa poco credibile che neanche mi preoccupai di ascoltare; il ragazzo di fronte a me li seguì con lo sguardo, ma non appena questo tornò nel mio mi venne spontaneo sorridergli e lui non tardò a fare lo stesso.

«Hey» disse in modo un po' impacciato, infilando le mani nelle tasche dei pantaloni scuri.

«Hey,» ripetei stupidamente, «Mila mi aveva detto che non saresti venuto.»

«Non posso rimanere, c'è Mia a casa ed ho promesso a Marilyn che non avrei fatto troppo tardi» disse, facendo una smorfia quando lanciò un'occhiata all'orologio che aveva al polso. Poi, nel momento in cui i suoi occhi incrociarono ancora i miei, aggiunse «sono solo passato per farti le congratulazioni di persona.»

Il cuore cominciò a battere così forte a quelle semplici parole che pensai sarebbe uscito fuori dal petto.

«Non dovevi venire fino a qui» lo rimproverai bonariamente, lui scrollò le spalle.

«Quando capiterà più che rilascerai una canzone?»

«Probabilmente mai, in effetti.»

Lui rise ed io feci lo stesso, ed era così bello ridere con lui che, paradossalmente, mi venne quasi voglia di piangere.

Tra noi cadde poi un breve silenzio, durante il quale non feci che pensare a quanto mi fosse mancato. Una parte di me voleva anche dirglielo, confessargli che non avesse lasciato i miei pensieri neanche un secondo, in quelle due settimane, e che fosse stato estremamente difficile frenarmi dal telefonarlo o mandargli un messaggio per potergli parlare anche solo per qualche minuto; volevo dirgli che tutte le sere, dal lunedì al giovedì, mi ero sintonizzata sulla stazione della Rockin' City 105 alle dieci in punto solo per sentire la sua voce fin quando, alle due del mattino, non aveva dato la buonanotte, così come che il semplice messaggio che mi aveva inviato la sera prima era stato abbastanza per farmi cacciare tutte le lacrime che ero riuscita a trattenere nei giorni precedenti.

3000 Love SongsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora