Capitolo 26

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Now playing: Silly Love Songs, Wings


Harry: "La canzone è anche più bella di quanto ricordassi. Congratulazioni, sei sempre la migliore."

Avevo perso il conto di quante volte avevo letto e riletto quel messaggio dal momento in cui l'avevo ricevuto la sera precedente, eppure delle grosse lacrime continuavano a riempirmi gli occhi ogni singola volta che lo facevo. Nonostante avessi infatti risposto con un banale ringraziamento, quel che avrei voluto scrivergli realmente era che mi mancava da morire, che avrei voluto fosse stato presente nel momento in cui avevo ufficialmente reso pubblica la canzone che erano stati proprio lui e sua figlia ad ispirare e che avrei dato qualunque cosa per tornare a qualche settimana prima, quando passare del tempo insieme a lui era la parte migliore delle mie giornate.

Fedele alla parola data, nelle scorse due settimane mi ero fatta da parte e gli avevo lasciato il tempo che aveva richiesto - non che, in realtà, ne avesse avuto chissà quanto: tramite Jamila, avevo infatti saputo che le rare volte in cui non era stato impegnato a lavorare, si era diviso tra incontri con lo psicologo del tribunale, assistenti sociali ed avvocati in preparazione all'udienza fissata per la fine del mese. Per questo, il solo fatto che, in tutto quel trambusto, si fosse ricordato di inviarmi un messaggio per congratularsi per il rilascio della canzone mi faceva forse venir da piangere più del messaggio stesso.

Quando avevo detto a mio padre di non avere intenzione di fare alcun giro promozionale per la canzone, lui era stato, ovviamente, profondamente contrariato; dopo la discussione che avevamo avuto nel suo ufficio, però, stava attivamente provando a non impormi la sua opinione e a lasciare che gestissi le decisioni lavorative come meglio credevo, per questo non aveva insistito - troppo - ed aveva invece accettato la mia scelta di non dare interviste. Gli avevo, tuttavia, concesso qualche inserzione pubblicitaria su diverse piattaforme di streaming e sui grossi cartelloni a Times Square, oltre che a qualche post sui miei profili social.

Più difficile, invece, era stato convincere Jamila del fatto che il rilascio di quella canzone non richiedesse l'organizzazione di una festa con più di cento invitati, poiché, tra le altre cose, cento persone non ero neanche certa di conoscerle. Tuttavia, nel momento in cui quell'idea era arrivata alle orecchie di Nathan, avevo capito che non ci sarebbe stato modo di fermare quei due: tutto ciò che avevo fatto, allora, era stato ridimensionare - di parecchio - il numero degli invitati e bocciare un nightclub non appena Nathan lo aveva anche solo menzionato, preferendo di gran lunga il cocktail bar che Jamila aveva proposto in alternativa.

Ed ecco come, quel sabato sera, mi ritrovai in un locale a Midtown Manhattan in compagnia dei due organizzatori, Julia ed il suo compagno, i ragazzi con cui scrivevo ed alcuni compagni di squadra di Nathan - tra cui, ovviamente, Zeke - che ci avevano tenuto ad essere presenti. Jamila mi aveva detto che Harry non sarebbe riuscito a venire, dal momento che oltre al solito turno al bowling del sabato sera aveva anche Mia che lo attendeva a casa, ma questo non aveva comunque impedito al mio sguardo di vagare verso l'ingresso del locale con una frequenza sempre maggiore nel corso della serata.

Era esattamente questo che stavo facendo anche quando Nathan richiamò l'attenzione generale, proponendo un ennesimo brindisi. Stavolta, però, invece di richiedere un applauso per me o farmi semplicemente le congratulazioni, l'alcool che aveva in circolo lo convinse che fosse arrivato il momento di pronunciare un breve discorso.

«Rye-Rye» cominciò, puntando il suo calice nella mia direzione con un'aria che non prometteva nulla di buono. «Ci conosciamo da ormai quasi venticinque anni, quindi se c'è una persona al mondo che sa quanto sai essere una spina nel culo quella solo io» esordì, suscitando risate generali alle quali, mio malgrado, non potei non unirmi. «So anche bene però quanto ami il tuo lavoro e quanto sia stata dura, per te, non riuscire a scrivere canzoni fino a poco tempo fa, ed anche quanto sia stato importante ricominciare a farlo. Quindi, anche se so che rilasciare una canzone non è mai realmente stato nei tuoi piani, sono contento che tu lo abbia fatto perché significa che ho di nuovo la mia Rye-Rye, quella che non si tira indietro di fronte ad una sfida e che dà sempre il cento per cento in tutto quello che fa.» Mi sorrise e, nonostante quelle parole mi avessero inumidito gli occhi, non potei che fare lo stesso di fronte alla loro dolcezza. «Una volta mi hai detto di aver paura di non avere più canzoni dentro di te. Io credo invece che ci siano ancora un milione di canzoni pronte a venire fuori, e non vedo l'ora di sentirle tutte alle tre di notte attraverso la porta chiusa della mia camera mentre sto provando a dormire.»

3000 Love SongsHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin