Capitolo 1

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Ultimo anno di college in una città tutta nuova, in un campus nuovo, in una stanza tutta nuova ma, soprattutto, in un college tutto nuovo e Dio se è frustrante.

Mio fratello Kevin e mia madre mi accompagnano fino all'alloggio numero 9 dopo aver ritirato le chiavi ed il libro di testo dalla segreteria del campus.
La porta è in color ciliegio con pomelli dorati leggermente sbiaditi.
Apro appena la porta, la stanza non è molto grande ma è molto luminosa, me l'aspettavo più grande ma mi arrangerò; i letti singoli sono disposti ai due lati delle pareti della piccola stanza con al centro un comodino grande in comune e dietro di esso, una grande finestra con tende beige.
I letti sono rialzati e, al di sotto ci sono degli enormi cassettoni per riporre i vestiti, ai piedi del letto a sinistra una scrivania mentre, ai piedi del letto sulla destra un'altra scrivania ed un piccolo armadio a due ante, tutto in color ciliegio come la porta.

Il letto sulla destra è già occupato, ci sono cuscino bianchi e rosa ed una coperta fucsia scintillante, sulla parete un quadro pieno di foto, contornato da lucine a batteria.

<<Allora tesoro, la stanza mi sembra carina>> afferma mia madre lasciando alcuni scatoloni per terra
<<È asfissiante!>> esclama mio fratello che subito viene colpito dal gomito di mia madre
<<Ahia!>> esclama indolenzito << che c'è è vero! Guarda questa stanza, è davvero minuscola!>> esclama ancora
<< Andrà bene Kev, devo solo dormirci e studiare non devo mica farci i festini>> sbuffo
<< Se fossi andata a Berkeley avresti avuto stanze doppie molto più grandi>> sogghigna
<< sai benissimo che a Berkeley non hanno il corso di arti visive e poi, sarei stata ad un ora da Stanford ovvero, ad un ora da te e ciò significava averti tutti i week end a Berkeley con i tuoi amici a rimorchiare le future amiche che mi sarei fatta e alle quali avresti spezzato vigliaccamente il cuore e mi avrebbero odiato per il resto della vita>> affermo tutto d'un fiato
<< sei davvero una strega>>
<< non sono una strega, sono un genio>> sogghigno e, subito dopo, mi lancia un cuscino da arredo tirato fuori da uno degli scatoloni posti a terra il quale rilancio a mia volta
<< Bambini!! >> esclama mia madre quasi a riprenderci
<< per favore, non iniziate e andiamo a prendere gli altri scatoloni>> dice uscendo dalla porta seguita a ruota da noi due che continuiamo a sfotterci.
Dopo aver finito di portare tutti gli scatoloni nella mia nuova piccola stanza condivisa, torno ad accompagnare mia madre e mio fratello alla macchina e senza dire nulla ci abbracciamo, in abbraccio così forte e quasi soffocante ma caldo e confortevole.

<< ora come vi siete organizzati?>> domando
<<ora accompagnerò mamma all'aeroporto e poi mi aspettano le mie belle sei ore di macchina >> sorride Kevin
<< Okey>> sospiro << avvisatemi quando arrivate e per favore kev se sei stanco fermati>> dico
<< da quando ti sei trasformata nella mamma?!>> ride
<< ehi io non sono così!>> esclama
<< si lo sei!!>> esclamiamo a nostra volta ridendo dopo di che ci abbracciamo ancora e ancora fino a salutarli mentre vanno via.

Guardo il dormitorio e sospiro; bene.. che l'avventura abbia inizio.

Destiny Where stories live. Discover now