Trentotto - Un bacio letale

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Harry avrebbe voluto scappare. L'unica cosa che fece fu annuire per spronarlo a continuare.

«È vero che ti ha baciato?» Chiese. «Anzi, rettifico. È vero che vi siete baciati?»

Harry trattenne il respiro perché tutto si aspettava tranne che una domanda come quella. Come faceva a saperlo? Chi glie l'aveva detto? Quella sarebbe stata la sua fine. Lo sapeva. Non importava se avesse mentito o meno, da quella cantina non sarebbe uscito fino a quando non sarebbe stato l'uomo a deciderlo.

«No» rispose. «Draco non lo farebbe mai».

«Risposta sbagliata» sussurrò al suo orecchio. In un attimo la sua mano ruvida raggiunse il fianco del giovane e improvvisamente Harry sentì un bruciore colpirlo. Lo stava ferendo con un fottuto coltellino da cucina. La tortura era ricominciata.

«Dimmi tu qual è la risposta giusta allora, Lucius» gli disse mentre stringeva i denti per trattenere il dolore.

L'uomo fece un mezzo sorriso. «Lo so che ti piace, lo so che vedi in lui la via di fuga dal mondo. E lo so che lui è pazzo di te» spiegò. «Non mi stupirebbe sapere che ti ha baciato e che tu hai ricambiato».

«Tu non lo stai supponendo, lo stai dando per certo» rispose il giovane.

La punta del coltellino si spinse sulla carne e il corvino sussultò stringendo gli occhi. Sentì una goccia di sangue scivolargli lungo la coscia.

«Lo sto dando per certo perché è così, lo so che vi siete baciati e tu mi stai mentendo».

«Cosa me lo chiedi a fare se conosci già la risposta?»

La lama scivolò più a fondo e sulla guancia del corvino scese una lacrima. Il dolore era lancinante e lui stava facendo appello a tutta la sua forza pur di non crollare.

«Ero curioso di sapere cosa mi avresti risposto tu» ammise. «Oh bambino, non c'è bisogno che piangi. Ti sto solo infliggendo il dolore che tu hai inflitto a me quando ho scoperto che mi hai tradito. Mi sono sentito esattamente così».

Con un colpo secco la lama andò a fondo e il corvino poggiò la fronte sulla spalla dell'uomo avanti a sé. Altre lacrime gli avevano invaso il viso e non ce la faceva più, il dolore era forte e quella lama stava andando sempre più a fondo. Perché aveva permesso a Draco di baciarlo? Perché lo aveva fatto? Si odiava tremendamente per questo perché ora se si trovava lì a piangere e a perdere sangue, era solo colpa sua.

La mano dell'uomo si infilò fra i suoi capelli corvini e gli baciò la nuca dolcemente. «Bambino mio, lo sai che odio farti del male, ma non mi lasci altra scelta. Non fai altro che ferirmi, in qualche modo dovrò vendicarmi. Non credi?» Gli chiese utilizzando un tono fin troppo dolce. «Tu hai preferito Draco a me, come dovrei reagire?»

«Io preferirò sempre Draco a te» ringhiò.

Con rabbia, l'uomo tolse il coltellino dalla sua carne e gli prese il viso umido fra le mani per farsi guardare negli occhi. «Ripetilo».

«Ho detto che io preferirò sempre Draco a te» ripeté con più decisione.

Le iridi dell'uomo si scurirono incredibilmente. Gli tirò uno schiaffo sul viso e lo fece girare di spalle con il petto contro il muro. «Tu sei mio, bambino. Nessuno può permettersi di toglierti a me».

«Devi ammazzarmi se vuoi che io sia tuo, Lucius. E ti conviene farlo subito».

I pantaloni vennero abbassati e Harry strinse ancora gli occhi. Sapeva quello che stava per succedere. Ormai ci era abituato ma ugualmente faceva male.

«Oh tu sei mio invece» con una spinta entrò in lui. «Senti come e quanto mi appartieni?»

Il corvino non rispose. Si limitò a stringere i denti e aspettare che quella tortura finisse prima possibile.
Harry ancora non sapeva che quello che Lucius stava facendo, avrebbe minato per sempre il suo rapporto con il sesso. Non sapeva che sarebbe scappato, che avrebbe inventato le scuse più banali perché non riusciva a spingersi fino a quel punto per causa sua.

Quando rientrò nella sua camera, dopo esser stato ore sotto la doccia, fu costretto a rintanarsi nel bagno dove ormai la ferita stava perdendo troppo sangue. In un mare di lacrime, strinse più possibile un panno sopra di essa non ottenendo un bel niente perché il sangue continuava ad uscire e lui non sapeva a chi chiedere aiuto.

All'improvviso da quella porta entrò il suo angelo custode, Draco, che si mise al suo fianco e cercò di tranquillizzarlo. Se solo gli avesse detto che quella ferita era causa sua, non se lo sarebbe mai perdonato. Si limitò a fargli una domanda che ebbe la risposta non sperata. E tutti i pezzi del puzzle andarono al loro posto.

«Hai detto a tua madre del bacio?»

«Sì, ma che c'entra adesso?»

L'ennesima lacrima gli rigò il viso e poggiò la testa sul suo petto. Lo aveva rovinato.

«Se baciarmi porta a questo, ti prego non farlo più».

Non era riferito al suo allontanamento, al suo abbandono, alla sua indifferenza. Era riferito al dolore che Lucius gli aveva inflitto solo per causa sua.

Ma Harry non glie l'avrebbe mai detto perché se fosse stato necessario per proteggerlo, allora avrebbe permesso a Lucius di procurargli ogni singola ferita di nuovo, senza nessuna esitazione.

IG: @acciodanjel 🦋

Cicatrici - DrarryWhere stories live. Discover now