forse esiste davvero un oltremondo

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*Tobias*
Mi ritrovrai in una stanza buia e umida tra la luce tenue proveniente dalla piccola finestra  riuscì a distinguere due corpi stretti che si avvicinano sempre di più...ad un tratto i muri iniziarono a muoversi.
Uno di loro accennò un urlo e l altro pronunciò:
"Così gli spazi stretti...Quattro"
"le mie paure"pensai mi avvicinai sempre di più fino a quando mi trovai proprio davanti a loro
Le loro labbra si avvicinarono lentamente toccandosi a stampo e tutti e due rimasero stupefatti guardandosi dritti negli occhi poi uno accenno un movimento e si avvicinó piú convinto e questa volta un bacio più appassionato ci fu.
Ammirai invidiando quel Quattro di due anni fa.
Avere ancora tris vicino era l unica cosa che mi importava davvero ma il destino purtroppo non è stato così gentile con me...
Ormai le giornate senza tris non erano più le stesse era la mia ragione di vita non riuscivo più Ad andare avanti ero completamente perso lei era l unica che avevo amato davvero infatti lei sarà sempre una parte di me.
Le mie guance iniziarono a bruciare e una lacrima scese bagnandomi il viso non riuscivo più a vivere senza lei magari...la potrei raggiungere.
"forse esiste davvero un oltremodo"sono queste le parole che mi rimbombano nella mente da 'sta mattina forse è veramente così...magari potessi vedere tris anche solo un Ultima volta...un Ultimo abbraccio... Un Ultimo bacio.
Pensando a questo mi alzai andando nel salone principale dove la gente cercava di fuggire sorridendo e "allegrandosi" da quel mondo pieno di miseria e povertà.
"verso un periodo florido"dicevano i commentatori alla tv ma tutti sapevano che non sarebbe mai potuto succedere o almeno non in questo periodo con persone che covano odio per decenni per poi scoppiare mandando il mondo in caos.
Così guardando quei volti solcati da tristezza e fame mi accorsi che ormai non sarei servito più a nulla... la società era andata "a puttane".
Il pensiero di un ipotetica vista di tris mi risollevava cosi uscì dall edificio e mi incamminai verso un vecchio edificio abbastanza alto per una morte sicura e veloce.
I miei pesanti passi calpestavano l asfalto violentemente facendo alzare grosse quantità d acqua dai buchi profondi che facevano quasi sembrare la strada un vulcano con centinaia di crateri.
Sentì una goccia bagnare le miei guance ma non era pioggia...erano lacrime che scendevano ininterrottamente dai miei occhi.
"Dai Quattro non fare la femminuccia non piangere fallo per Tris" "fallo per Tris" "per Tris" "Tris".
Non volevo pensare a quel nome che mi avrebbe fatto sicuramente cambiare idea.
Così iniziai a correre e presto mi ritrovai a salire i pioli della scala di servizio e ben presto ero in cima.
Il vento inizio a farsi violenti e inizio a piovere.-bene così nessuno potrà sapere che ho pianto-ragiunsi il bordo e chiusi gli occhi."al tre...uno...due..."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 19, 2015 ⏰

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