non puoi tenere quel bambino

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-Jordyn non puoi tenere quel bambino!- mi disse il medico per l'ennesima volta

-Non mi interessa se non posso, non ucciderò mio figlio lo capisce o no?- gli urlai in risposta

Certo, è ovvio che non sono pronta ad avere un figlio, ho pur sempre solo diciotto anni...Ma non voglio assolutamente ucciderlo, l'aborto è davvero l'ultima cosa a cui voglio pensare

-Jordyn ascolta..- sospirò -Se porti avanti la gravidanza dobbiamo interrompere la terapia perchè alcuni farmaci potrebbero fare male al bambino, ma se la interrompiamo sarai tu in pericolo di vita. Inoltre, se per miracolo dovessi arrivare al parto senza complicazioni causate dalla tua malattia, è probabile che lo sforzo richiesto in quel momento non ti permetterà di sopravvivere... L'unica soluzione a quel punto sarebbe il parto cesareo, ma dovrà sempre essere tra otto o nove mesi..E tu in questo lasso di tempo potrai fare solo delle punture sporadiche mi capisci? Potrebbe non essere abbastanza sicuro soprattutto per te..-

-Va bene..- annuii con le lacrime agli occhi. Detesto ammettere che questa è la dura verità..

-Cosa va bene?-

-Faremo così. Farò solo qualche puntura ogni tanto e interromperò il resto della terapia. Poi farò il parto cesareo tra nove mesi..-

-Jordyn...senza terapia è probabile che non arriverai ai..-

-No. Non voglio saperlo..- lo interruppi e lui sospirò appoggiando una mano sulla mia spalla

-Non vuoi parlarne prima con il padre?-

-Il padre d-del bambino?-

-Eh certo..mi sembra la cosa più logica non credi?-

-N-non lo so..per ora no..non voglio farlo preoccupare-

-Ascolta jordyn facciamo così. Adesso vai a riposarti un po' e per qualsiasi cosa chiedi a Carmen. Poi più tardi chiami la tua famiglia e ne parlate d'accordo? Io parlerò con il personale medico e vedremo di trovare una soluzione meno rischiosa per te e per tuo figlio-

-Grazie- gli sorrisi tra le lacrime e lo abbracciai

-Ora vai su- mi sorrise -e riposati-

Annuii trasportando la pompa per infusione con la flebo fino alla mia stanza, accompagnata dalla mia infermiera

-Tesoro..- iniziò Carmen -Secondo me dovresti parlarne con harry-

-No Carmen, per ora preferisco di no-

Lei annuì rassegnata, mi aiutò a stendermi a letto e si sedette vicino a me

Carmen era una signora sulla sessantina, era un infermiera fantastica e mi controllava a vista. In queste settimane le avevo parlato molto di harry, di mia mamma e dei miei amici rimasti a holmes chapel, ma soprattutto le raccontavo sempre di harry. Lei mi ascoltava sorridendo e diceva che avevo gli occhi mi si illuminavano ogni volta che parlavo di lui... Praticamente lo conosceva senza neanche averlo mai visto grazie ai miei racconti

Però non sapevo se dovevo seguire il suo consiglio ora, non sapevo se dire a harry di tutto questo..

Sapevo che lui sicuramente avrebbe voluto saperlo, e sapevo anche che ne aveva pieno diritto, ma conoscendolo era capace di sclerare, prendere il primo aereo per seattle e sarebbe successo un casino...perchè sicuramente voleva mettere al sicuro me. Mi avrebbe detto che per stavolta era meglio abortire, che ero troppo giovane, che era pericoloso, e che dovevamo aspettare ancora tanto prima di avere un figlio

Oppure, nel peggiore dei casi, si sarebbe dato tutta la colpa e sarebbe andato veramente giù di testa..

Più mi sforzavo di pensare a cosa fare, più le lacrime solcavano le mie guance, più gli occhi si chiudevano cedendo alla stanchezza

Resta anche domani 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora