La fuga

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Calypso pov.
Era lui. Era veramente lui. Era riuscito a ritrovare questa dannata isola, il primo a esserci mai riuscito. Da quanto tempo aspettavo il suo ritorno? Giorni? Settimane? Mesi? Orami avevo perso ogni cognizione del tempo.
Quello scintillio bronzeo in lontananza... Non c'erano dubbi, dovevo muovermi, non volevo farlo aspettare.
Corsi nella caverna, che conoscevo fin troppo bene, presi le valige che avevo preparato in vista della partenza e uscii più velocemente che potei.
Eccolo lì, Leo Valdez, il ragazzo che stava per liberami dalla mia millenaria prigione si stava preparando all'atterraggio con il suo enorme drago metallico.
«Leo!»
«Calypso! INDOVINA CHI È TORNATO A PRENDERTI?»
Gli corsi incontro mentre stava ancora volteggiando nel cielo, ma prima che potesse fare la sua entrata gloriosa finì a faccia a terra sulla sabbia. Aveva i vestiti che gli avevo tessuto tempo prima a brandelli, le braccia sporche di fuliggine e una terribile puzza di fumo addosso.
Ma non mi importava.
Ero felice, davvero, erano secoli che aspettavo questo momento. Mi bruciavano gli occhi, sentivo le lacrime spingere per uscire, riuscì a ricacciarle indietro, ma non riuscì a trattenermi dal sorridere e dal stringerlo in un forte abbraccio.
«Sei tornato... Come...?»
«A quanto pare Ulisse aveva costruito un astrolabio per ritrovare l'isola, però gli mancava un componente fondamentale»
Quindi lui voleva tornare da me? Non mi aveva dimenticata...
«Tutti a bordo! Il capitano Valdez sta per partire»
Festus ronzava felicemente sulla spiaggia.
Era ora di partire per non tornare mai più.
Leo mi porse la mano e mi aiutò a salire in groppa al drago metallico come un vero galantuomo.
In un attimo ci alzammò sempre di più di quota, salimmo ancora e ancora fino a superare le nuvole.
Sentivo la tensione di mesi interminabili che tenevo nel cuore sciogliersi insieme alla malinconia e alla tristezza che non mi avevano mai abbandonato per secoli, al loro posto adesso c'era gioia pura a far battere il mio cuore che tanto aveva penato.
Ero libera. Ero finalmente libera. Potevo girare il mondo, potevo vedere come tutto era cambiato negli ultimi millenni, costruirmi una casa con le persone che amavo. Non avevo più alcuna restrizione, ero una ninfa, una titanide, immortale, avevo tutto il tempo che desideravo.
Mi godevo il cielo sereno, respiravo l'aria fresca a pieni polmoni come non avevo mai fatto in vita mia, ammiravo le soffici nuvole sottostanti, aspettavo con ansia il futuro pieno di avventura che ci attendeva all'orizzonte.
Quindi è così che ci si sente a essere liberi?
A un tratto, inspiegabilmente, tutto sembrò perdere la sua atmosfera magica. Le nuvole sembravano farsi sempre più cupe, l'aria stava diventando pesante, il futuro poteva attendere. Sentivo una preoccupazione anonima crescermi nel cuore. C'era qualcosa che avevo dimenticato... qualcosa per cui non mi ero preparata.
Fino a quel momento non avevo realizzato che insieme a tutte quelle emozioni negative anche qualcos'altro mi aveva abbandonata nel momento in cui avevo lasciato Ogigia, qualcosa che mi aveva tormentata per secoli, una maledizione che non aveva mai smesso di perseguitami, la mia vera condanna.
Mi rammarica che sia stato proprio tu a trovarmi, che sia stato tu il primo ad aver trovato due volte quella maledetta isola. Non te lo meriti, sei una brava persona, hai un grande cuore, ma tutto quello che è successo tra noi non è mai stato reale. So che sarà dura, so che sentirai il cuore spezzarsi, ma quella scintilla che abbiamo sentito accendersi era solo l'inizio di un sadico schema destinato a ripetersi all'infinito. Quello che ho provato per te non è mai veramente esistito. Ti meriti più di questo.
Avevo finalmente ottenuto la libertà. Ma perché dovave essere lui a pagarne il prezzo?
I miei occhi si stavano iniziando ad inumidire di nuovo, ma questa volta non per la gioia.
Mi dispiace Leo.
«Leo»
«Sì, cariño?»
«Dobbiamo parlare»

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A/N

E niente questa è la mia rivisitazione della caleo. Corto, ma questo è.

(Dis)Avventure Quotidiane SemidivineWhere stories live. Discover now