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schivo per un pelo un ragazzo che mi stava per investire, lo guardo scuotendo la testa divertita, arrivo al mio armadietto e stranamente lo trovo aperto , ma con la memoria che ho sicuramente mi sono dimenticata di chiuderlo, lo apro boom i libri che prima erano nelle mie mani ora sono in terra «no, no,no,no,NO» sento una lacrima rigarmi la guancia « Maisie che succede?!» dice Sophia, alzo una mano tremante « i-il disegno è in m-mille pezzi » sussurro singhiozzando ricordo il soggetto del disegno e vedo la vista diventare sfuocata nonnina sento delle braccia intorno alle mie spalle e ritorno alla realtà, ridono, ridono di me «andiamo seriamente sta facendo questa scenata solo per un disegno? HAHAH» sento,alzo lo sguardo ma certo era stato lui la stessa persona che ora mi stava deridendo ha rotto il lavoro di due settimane l'unico ricordo che ho della nonna stronzo stringo i pugni e giro la testa verso le risate e lo vedo, vedo il suo sorriso strafottente, vedo i suoi occhi convinti di avere il mondo sotto il loro dominio e vedo la sua bocca che non so come ora è molto più vicina, la vedo prima di scomparire,sotto la mia mano chiusa a pugno.
«si rende conto di quello che ha fatto? ha tirato un pugno a un suo compagno! » già solo un misero pugno, niente calcio nelle pa- « allora cosa ha da dire, in giustifica del suo gesto?» guardo la preside davanti a me, sta per avere una crisi isterica « ha rotto il mio disegno » sussurro « non è vero non hai prove » ah giusto c'è anche lui, ma se tipo lo strozzas- « il signor Ryde ha ragione non ha prove e inoltre un disegno non giustificherebbe in nessun modo il suo atto» dice con una nota più alta del normale « sarò costretta a chiamare i suoi genitori» no,no,no,no no non può chiamare i miei genitori a meno che non voglia che qualcuno metta fine alla mia vita « no la prego, non può chiamare i miei genitori, le giuro che non ricapiterà più, ma la scongiuro non chiami i miei genitori » sospiro disperata , la preside mi guarda con gli occhiali chini sul naso la penna che sbatte ritmicamente contro la fronte a un certo punto smette « va bene, ma solo perché sei nuova ed è la prima volta che accade, ma se succedesse anche un'altra piccola infrazione da parte tua, non esiterò a prendere provvedimenti, chiaro? e ora andate, tutti e due» mi alzo e la preside sbuffa scuotendo la testa «grazie» dico prima di uscire dall' aula per non tornare più indietro.
Guardo il mio riflesso nello specchio del bagno, almeno per quanto sia visibile dato che è più sporco della finestra di una casa abbandonata, mi sciacquo il viso, e quando alzo lo sguardo vedo di non essere da sola, i miei occhi si incrociano con degli occhi azzurri cielo
«Maisie Smith, non sai con chi hai a che fare» disse la rossa dietro di me rigirandosi una ciocca di capelli con l'indice, mi giro sto per chiederle cosa intende ma mi precede «se sfiori anche solo con un dito il mio Lucas te ne pentirai» dice prima di uscire ondeggiando i fichi come un oca ma dove siamo alle elementari? poco dopo entra Sophia con sguardo interrogativo «cosa ci faceva Amber qui » domandà corrucciando la fronte « A quanto pare mi ha detto di non toccare più il il suo Lucas» dissi imitando la sua voce fastidiosa guardai Sophia negli occhi per poi scoppiare a ridere.
«guarda lì c'è un negozio di queloscuhlio che ti piace tanto! » dice mia mamma entusiasta, seguo il suo sguardo e vedo un negozio di Bubble Tea la guardo sconcertata «mamma si chiama Bubble Tea » è la decima volta che glielo dico ed ancora non le è entrato in testa che si chiama Bubble Tea «si, si quella cosa lì, perché non lo prendiamo?» dice sorridendo annuisco «si va bene però prima devo andare in bagno» dico, per poi dirigermi verso i bagni del centro commerciale. svolto l'angolo per uscire dal bagno quando qualcuno mi tira dalla manica della giacca, istintivamente sferrò un pugno in faccia al mio aggressore, ma la sensazione sotto le nocche è famigliare, metto a fuoco il mio possibile rapitore e non credo ai miei occhi «tu??» dico estrefatta, sarebbe stato meglio un serial killer che lui« ma cos'hai contro la mia povera bocca» dice e solo a quel punto mi accorgo del rivolo di sangue che li scende dal labbro e sorrido, cavolo sorrido «cosa cazzo hai da sorridere mi hai spaccato il labbro!» dice quasi urlando «gia e la cosa è alquanto soddisfacente » dico guardandolo soddisfatta « Maisie tutto a posto?» sento proninciare dalla voce di mia madre «oh cazzo» sussurro, afferro un fazzoletto da dentro la borsetta e glielo premo sul labbro «oh eccoti m- oh cielo ma cosa è successo?!» dice con un gridolino «emh vedi mamma lui è un mio compagno di classe e si è tirato la testa al lavandino» dico col tono più falso possibile « ma cos-ahi!» Lucas cerca di dire qualcosa ma li schiaccio il piede « oh ti fa molto male? Mamma tu inizia a prendere il Bubble Tea io aiuto il mio compagno di classe e arrivo» mia madre mi guarda poco convinta ma annuisce e sene va, tolgo il fazzoletto impregnato di sangue dal labbro del moro « stronza » sussurra mentre mene sto andando « mai quanto te!» dico ad alta voce in modo che mi senta.

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