LETTERA 2

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Anno 5- 30 Gennaio 1975


"Buon compleanno, Evans!"

Queste sono le parole con cui ti ho salutato oggi in Sala Grande, ma tu hai continuato a camminare senza prestarmi attenzione. Solo quando ti sono corso accanto e ti ho fatto cadere tutti i libri ti sei voltata verso di me e mi hai detto, la voce che vibrava di odio :" Cosa diamine vuoi, Potter?". Mi hai ferito, sai, parlandomi così. E io che volevo solo augurarti buon compleanno!

" Lascia perdere, Evans. Tanto a te che importa se per una volta volevo essere gentile con te? Io volevo solo augurarti un buon compleanno e darti questo." e ti ho porto una scatolina di velluto verde smeraldo.

"Ch-che c'è dentro Potter?". Eri stupita, si vedeva, ma volevi fare a tutti costi l'indifferente.

"Un braccialetto di ambra" ho risposto "Ma tanto a te non piacerà solo perché te l' ho dato io, no? Ora me lo tirerai in faccia e mi griderai di andarmene. Ma, con il tuo permesso, me ne vado da solo." E mi sono girato, cercando di non scoppiare a piangere davanti a tutti, e, soprattutto, a te.

Tu intanto lo avevi aperto e quel braccialetto ti era piaciuto, e molto, ti si leggeva in faccia.

"Potter! Aspetta!" mi hai gridato dietro

"Perché mai, Evans? Così puoi umiliarmi di nuovo davanti a tutti?"

"No, Potter" mi hai risposto semplicemente "Volevo ringraziarti"

A quel punto mi sono girato, stupito, e poi tu, sorprendendo sia me che te che tutti i presenti, mi hai raggiunto e mi hai fissato negli occhi. "Grazie" hai sussurrato, e mi hai baciato sulla guancia. Il 'bacio' è durato pochi secondi, perché subito dopo ti sei tirata indietro e sei corsa a lezione con le tue amiche, senza voltarti indietro.

Io, come uno stupido, sono rimasto in mezzo alla Sala Grande a sorridere, e mi sono portato una mano alla guancia. "Stai capitolando, Evans. E presto tu sarai mia" ho sussurrato.

Intanto Mocciosus mi stava guardando con sguardo assassino, lo sappiamo tutti che è innamorato da sempre di te, Evans, ma a quanto pare tu non te ne sei mai accorta.


Dopo pranzo i Malandini erano andati a lezione di Transfigurazione, mentre io, che avevo dimenticato un libro in camera, salivo le scale a due a due cercando di non fare tardi dalla McGranitt.

Proprio davanti alla Stanza delle Necessità che era poco lontano dalla Torre di Grifondoro, ho trovato Mocciosus da solo appoggiato al muro. Sembrava aspettare qualcuno, o qualcosa, chissà.

"I miei saluti, Mocciosus" gli ho detto passandogli davanti.

"Aspetta, Potter" mi ha intimato, parandosi davanti a me e sbarrandomi la strada.

"Che vuoi, Mocciosus? Ho da fare."

"Per le lezioni dovrai aspettare, Potter"

"E perché mai, Mocciosus? Chi dovrebbe impedirmi di andare? Tu? Ma non farmi ridere!"

"Oh, tra poco non riderai più così tanto, Potter"

"Ah sì?" ho detto, tirando fuori la mia bacchetta

Mulciber è spuntato fuori dalla colonna dietro di me e mi ha disarmato. "Proprio così, Potter." ha sogghignato

"Ah, disarmato da dietro. Molto leale" ho commentato, fingendo una baldanza che non provavo. Quei due sono famosi per la loro conoscenza delle Arti Oscure e per il loro odio verso di me: due fattori, che, uniti, non volgevano la situazione a mio favore.

"Oh, vedrai Potter, che ora ti passerà la voglia di parlare. Crucio!" ha detto, e io ho iniziato ad urlare. Quello che lui voleva era che implorassi pietà, ma io non ho voluto dargli questa soddisfazione.

Mocciosus ha poi sospeso la tortura, e mi si è avvicinato

"Ti piace, Potter? Questo è per quando ti sei avvicinato a Lily, oggi. Se non vuoi che io continui, non devi avvicinarti mai più a lei!"

Io ho sogghignato: "Mai, Mocciosus!"

"Ah, sì? Allora sappi che Bellatrix Black, la cugina del tuo amato Sirius, è pronta a torturarlo non appena ne avrà l' occasione, e l'unico a trattenerla sono io. E se questo non bastasse, sappi che io conosco il segreto di Lupin e posso farlo sapere a tutti in un secondo. Capito, ora?"

Ho annuito, e Piton ha sorriso. "Molto bene, allora"

"Mulciber" ha continuato "ora la seconda parte del piano"

L'amico di Mocciosus ha annuito, e mi ha restituito la bacchetta, intimandomi di restare a terra. Poi ha puntato la bacchetta verso Mocciosus e ha pronunciato "Diffindo!" un taglio è apparso sulla guancia di Piton, che si è poi buttato a terra. Mulciber è corso via, per riapparire pochi minuti dopo con tu, Evans, ansante e sconvolta al suo fianco. "Che è successo, qui? "hai urlato. Io non avevo ancora la forza per rispondere, così ha parlato Mocciosus

" Ero qui con Mulciber, e Potter è arrivato e mi ha attaccato, come al solito. Per difendermi ho lanciato uno Stupeficium."

Io volevo gridare la verità, ma non ne avevo la forza.

Allora, Evans, ti è rivolta a me:"Potter! Mi sembravi cambiato, stamattina, ma è evidente che non è così! Non parlarmi mai più e non provare mai più a farmi un regalo! Sei sempre il solito arrogante, Potter!" Poi hai fatto alzare Mocciosus e lo hai portato in infermeria, lasciandomi lì, con un' occhiata di puro disprezzo.


Vedi, Evans? Tu riponi troppa fiducia nelle persone che ami, mentre odi me, che voglio solo difenderti.

Comunque, Evans, non sono disposto a rischiare la salvezza dei miei amici per te, per quanto io ti ami. Preferisco guardarti da lontano e vedere sia te che i miei amici felici, piuttosto che continuare ad esserti distante e non avere più Felpato, o Lunastorta, o Codaliscia.

Forse potrò avvicinarmi a te quando Mocciosus spezzerà il tuo cuore, anche se spero per te che succeda il più tardi possibile.


Con amore,

James



Posta per LilyWhere stories live. Discover now