Terra

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Il capitano era sovrappensiero, tamburellava le dita sul tavolo guardando il viavai dell'equipaggio fuori dalla sala riunioni. C'era gente da tutta la galassia di Andromeda su quella nave, il fior fiore della classe scientifica della confederazione. 

Era stato scelto lui ed il suo team dall'Accademia per via della sua vaga somiglianza con questa razza di primati, cosa che lo indispettiva leggermente, ma in segreto: sapeva bene che il concilio non intendeva offenderlo.

I suoi ragazzi sarebbero stati perfetti in incognito per studiare dall'interno l'idoneità di questa nuova civiltà. 

La sala era stata preparata proprio per il suo team in incognito, li stava aspettando di ritorno da una missione durata tre UTP6 (Unità di tempo predefinita numero 6, tre UTP6 sono equivalenti circa a sei mesi terrestri) 

Quello che avevano scoperto su quel pianeta era fino a quel momento estremamente interessante. La vita si componeva di animali e vegetali soltanto, a quanto pare i vegetali si nutrivano di CO2 e grazie ad essa operavano una fotosintesi, essi erano stati i primi a svilupparsi, mentre gli animali si nutrivano prevalentemente di Ossigeno, una cosa unica quanto bizzarra dato che la composizione dell'aria di questo pianeta era a netta prevalenza di azoto. 

Il pianeta orbita intorno ad una nana gialla di medie dimensioni, sulla fascia dei riccioli d'oro e ha una gravità pari a 0,667 UGP (Unità Gravitazionale Predefinita: nella Grande Confederazione bisogna sempre usare unità di misura che non si basino su nessun pianeta in particolare poiché essendoci più di ottocentomila pianeti abitati, tutti con le loro personali culture e sottoculture, il rischio di mischiare tutte le loro unità di misura e non capire più niente è altissimo, qui sulla terra possiamo sperimentare solo un minimo di questo disagio quando, parlando con una persona statunitense dobbiamo fare riferimento ad unità di lunghezza o di calore).

La varietà della sua vita è sorprendente, vi si trovano moltissime tipologie di habitat, ognuno perfettamente funzionante, frutto di una lunga evoluzione. Il pianeta è infatti molto vecchio, ha già compiuto più di quattro miliardi di rivoluzioni intorno alla sua stella.

Per studiarne le popolazioni avevano inviato la loro spedizione, la spedizione PIANETATERRA (le spedizioni della federazione sono targate in ordine alfabetico, il gioco di parole è stato un completo caso, nel nostro universo del resto avvengono avvenimenti ben meno probabili). Avevano attraversato un whormhole e raggiunto la terra in meno di due settimane (viaggiavano molto vicini alla velocità della luce, per i ragazzi della torre di controllo erano passati dieci mesi) e qui parte del suo equipaggio si era diviso, una squadra era scesa sulla superficie, l'altra era rimasta in orbita ad osservare ciò che potevano captare, da questa osservazione inoltre sembrava che un altro pianeta di quel sistema, il quarto a partire dalla stella, chiamato Marte dagli esseri umani, fosse predisposto ad accogliere la vita a base di carbonio, ancora di più quella a base di metano. 

Il rumore di passi risvegliò il Capitano dal suo torpore, quando alzò il capo apparve alla porta il dottor Coghen che senza troppe cerimonie fece entrare tutta l'equipe, erano tutti ragazzi giovani e ben addestrati che non si rilassarono un attimo e si misero composti nelle loro sedie, tanto che il capitano dovette rassicurarli con un "comodi, comodi"

"Drefyus" esordì Coghen "Abbiamo riportato in questo fascicolo- e così dicendo mostrò un olo-computer violetto- tutto ciò che abbiamo scoperto in questi sei mesi, il materiale fisico che abbiamo prelevato lo abbiamo riposto in laboratorio, sterilizzato ed è pronto alla disamina". Il capitano fu lieto di sentirlo, sarebbe passato dai laboratori una volta finito il colloquio. "Bene, allora parlatemi di questo bel pianeta, cosa abbiamo qua ?" 

Sospirando lo scienziato si apprestò a leggere 

Visite da un'altra galassiaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant