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Perfetto.
Perfetto, Perfetto, Perfetto.
« Perfetto » sospiro dando voce ai miei pensieri mentre accarezzo con lo sguardo il disegno che ho difronte, sorrido, sorrido per davvero, un sorriso a 32 denti, prendo in mano il foglio e inizio a saltellare per la stanza
« Perfetto, perfetto, perfetto, perfetto, perfetto »
« MAISIE COSA SONO QUESTI RUMORI?!» la voce di mia madre, proveniente dal piano di sotto mi congela sul posto
« NIENTE !» grido in modo che possa sentirmi, quando non sento risposta tiro un sospiro di sollievo, appoggio delicatamente il disegno sulla scrivania per cercare una bustina dove metterlo, una volta trovata ci faccio scivolare dentro il foglio per poi metterlo dentro lo zaino, finisco di prepararlo per poi iniziare a rileggere per la terza volta il mio libro preferito, lo adoro, ed è vero, può sembrare monotono e senza senso, il finale lo so già, ma non ho ancora la forza per lasciar andare via la storia.

varco il portone della scuola, cercando di mischiarmi tra la folla che piano piano si sparge per i corridoi, cerco una segretaria e per fortuna la trovo.
Mi guardo intorno in cerca dell'armadietto che mi aveva detto la segretaria eeee bingo mi diriggo a passo spedito verso di esso ma mi blocco,anzi no era l'altro, oppure era questo? o mio dio, faccio ambarabà ciccicocco tra i tre quello al centro prendo un bel respiro e provo la combinazione click rilascio l'aria che non mi ero accorta di trattenere e ripongo i libri tra cui il disegno per poi dirigermi alla classe di storia, individuo il primo posto libero ovvero vicino a una ragazza dagli occhi castani e i capelli biondi appena mi siedo, la ragazza mi sorride e mi porge la mano « ciaoo io sono Sophia » accenno un sorriso e le stringo la mano « Maisie » dico prima di lasciarle la mano per aprire il quaderno, ad un certo punto noto che il sorriso di Sophia si spegne guardo nella sua direzione e vedo un ragazzo dai capelli marroni e gli occhi azzurri, mi giro verso di lei non capendoci una cippa « chi è ? E perché hai quella faccia?» lei mi guarda come se io le avessi appena detto che i gatti camminano con il naso « come fai a non sapere chi sia» dice con occhi spalancati io faccio spallucce e lei sospira « è Lucas Ryde, non ti conviene averci a che fare, lo conoscono tutti chi per le risse e chi per la sua fama di donnaiolo ma ti conviene non pensarci neanche ti farebbe solo soffrire » sussurra , io annuisco disgustata nella mia vecchia scuola c'erano un paio di ragazzi come lui ovvero dei piccioni egocentrici col cervello da pollo, il moro da un occhiata veloce alla classe ridendo col suo compagno che immagino non sia meno pollo di lui, appena i suoi occhi arrivano su di me si fermano l'attimo di sorpresa non dura molto e viene sostituito da un sorriso strafottente, non lo conosco, non ho sentito molto parlare di lui, ma cavolo quanto mi sta sul cazzo, scuoto la testa contrariata per poi continuare a leggere il mio libro, sento un rumore di sedia dietro di noi e un ragazzo dagli occhiali correre via, all'inizio non ci faccio caso ma poi sento l'urlo strozzato di Sophia, mi giro di scatto e vedo il moro tirare i capelli alla mia compagna di banco, faccio la prima cosa che mi viene in mente, tiro uno schiaffo allo stronzo in pieno viso, lui le lascia i capelli per poi guardarmi sconvolto e per un attimo penso che li si sia bloccata la faccia, sta per parlare ma entra il professore in classe io mi rigiro sorridendo compiaciuta.
« qualcuno sa dirmi chi è stato il primo presidente americano» sospira il professore, mi guardo intorno ma nessuno sembra voler rispondere ma seriamente non sanno chi è stato il primo presidente? alzo la mano e il professore mi dà la parola « George Washington » dico ovvia « esattamente ed entrò in carica il...» dice il professore prima di iniziare a spiegare date su date prendo il mio quaderno e scrivo la data di oggi ma vengo distratta da un bigliettino che vola direttamente sul mio quaderno « che...» sussurro per poi ricordarmi chi ho dietro, apro il biglietto e leggo la scritta questa me la paghi aspetta si stava riferendo allo schiaffo? Ma cosa siamo alle elementari? lo ignoro e comincio a scrivere gli appunti, a fine lezione tutti si alzano, io sono l'ultima per il fatto che ho usato una moltitudine di colori « Maisie dai sbrigati » sussurra Sophia in tono impaziente, netto l'ultimo pennarello nell'astuccio e mi alzo « si si arrivo» dico per poi superala e uscirà dall'aula
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Spazio Autrice

Ciaooo spero che questo capitolo vi piaccia ma soprattutto :
cosa avrà in mente Lucas?

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