dolci sorprese

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Il mattino, per me sempre stato uno dei momenti più brutti della giornata, era diventato tutto d'un tratto più sopportabile, svegliarmi e vedere il suo viso.
Seppur sia successo tutto in breve tempo era come se lo aspettassi da tutta la vita, in fondo ci sono stati dei momenti in cui la nostra amicizia sembrava qualcosa in più, il bisogno di vederla, il voler sempre essere al suo fianco....

La colazione passò in fretta, il pomeriggio invece era appena iniziato ed era pieno di attività, decidemmo di dividerci, io e Trevi eravamo gli addetti alla pulizia di tutta la baita, Lola doveva tagliare una montagna di legna, Andrea e Camilla in cucina erano pronti a sfamarci di li a poco per poi preparare la cena.

"Da dove vogliamo partire?" Mi chiese Trevi mentre sistemava la sala all'entrata, "dove preferisci tu"
"Allora partiamo da qui, poi passiamo alle camere e per ultimi i due bagni."
Annuii in silenzio e iniziammo a spostare tutte le nostre cose per poi spolverare, spazzare, lavare e sistemare tutto.
La baita era abbastanza decente, era vecchia certo ma non era messa male, era fatta principalmente di pietre e legno, all'entrata si apriva una sala immensa, un camino in un lato contornato da un divano e due poltrone, una vecchia credenza dove poggiata illuminava la stanza una vecchia lampada poi un tavolo da sei persone, imponente, di un legno spesso e grezzo, quando era ora di mangiare le tovagliette ci sembravano un obbligo per non sporcarlo, dal lato opposto al camino dietro una porta scorrevole c'era la cucina, piccola ma aveva l'essenziale, una cucina modesta con un bancone a lato, era un'ambiente semplice.

"Ora passiamo alle camere, facciamo prima quella di Lola?"
"Mi sta bene, essendo la più piccola è la più veloce."
Ci indirizzammo al piamo di sopra, la camera di Lola era abbastanza in ordine, dopo aver spolverato e spazzato a terra chiudemmo la finestra e in pochi minuti eravamo già fuori.
"Ora la vostra o la nostra?"
"Mi va bene la vostra"
Ora toccava a quella di Trevi e Andrea, in una mezz'oretta riuscimmo a finire, quando stavamo per entrare nell'ultima una voce urlante saliva le scale, il messaggio era chiaro, partiva dalla cucina, con gli occhi spalancati e la pancia che borbottava ci fiondammo in cucina per sbirciare, vista la nostra irruenza decisero che potevamo mangiare li senza spostarci sul tavolo, su un piatto avevano preparato una sfilza di affettati diversi, al centro una salsa con delle scaglie di formaggio, poi ognuno aveva il proprio piatto, pieno di grissini fatti al forno e un mix di verdure, inutile dire che in poco era tutto finito, dopo aver ringraziato gli chef tornammo ai nostri compiti, Lola era a più della metà, era un fulmine, un pezzo dopo l'altro, era la più forte tra noi, sapeva già che questo compito sarebbe spettato a lei, competitiva com'è non avrebbe mai rinunciato ad una sfida del genere.

"A te l'onore" Mi indicò con eleganza la porta della camera, "dai se ci muoviamo poi possiamo aiutare gli altri."
Come negli altri casi anche la nostra stanza era in ordine, quindi il lavoro era breve, notai Trevi fissare il letto di sopra e poi quello sotto, è vero, la stanza era in ordine, i letti invece, per me diventati un luogo dove appena li tocchi i pensieri si fiondano all'impazzata uno dopo l'altra, per poi bloccarsi tutti, andarsene e far trasformare quel luogo troppo rimuginante in un posto sicuro dove ti abbandoni ai sentimenti, quei due letti erano colmi di passione, entrambi estremamente disordinati, all'improvvisare di due corpi, due corpi con un desiderio in comune, conoscersi.
Per mia fortuna non dovetti nemmeno una mezza spiegazione, una volta finito io andai ad aiutare Lola mentre Trevi si indirizzò verso la cucina.
"Ciao Lola, vedo che hai quasi finito, ti serve una mano?"
"No grazie, ormai è una sfida personale, però se ti offri ti rubo per un massaggio stasera."Le feci si con la testa poi aggiunsi." Ovvio, il nostro boscaiolo dopo tanto lavoro si merita una ricompensa."
Lola si mise a ridere, tanto che dovette appoggiare per un attimo l'attrezzo, visto che aveva il fiatone e le risate non erano d'aiuto, le dissi di riposare un paio di secondi che le avrei preso qualcosa di fresco da bere.
Prima di entrare in cucina si sentivano delle risate fortissime, mi fermai per non interrompere il momento.
"È per questo che ti amo, mi fai morire ogni volta dal ridere" Sembrava la voce di Trevi.
Entrai e davanti a me c'era Cami mentre sulla destra della cucina beccai un bacio tra i due ragazzi, che un po' imbarazzati si staccarono in fretta l'uno dalle labbra dell'altro.
"Ehm, scusate, anche io ho imparato la lezione, dovrei bussare!" Si creò un silenzio che grazie a dio Cami spezzò.
"Penso che bussare sia d'obbligo d'ora in poi, vero Andrea? E anche tu Eleanor."
Con quella battuta grazie a dio l'aria tornò leggera e i polmoni di tutti e quattro si svuotarono, mentre in cucina risuonavano le nostre risate.
"Posso chiedervi qualcosa di fresco e leggermente dolce da bere? Volevo portarlo a Lola" Trevi guardò Andrea che si mise subito all'opera e mi preparò una limonata con delle more e un pò di menta.
"Ecco a lei signorina" La assaggiai ed era buonissima, "waw. Poi la voglio anche per me, uguale." Mi cercai di muovere nel portarla, apprezzata la creatività dello chef e riprese le forze Lola finì il lavoro, io e Trevi invece, dopo esserci ricordati dei bagni, dopo un rapido sguardo io pensai a quello di sopra, lui quello di sotto, fortunatamente in dieci minuti era tutto pulito.

Era l'ora della cena, con un'impazienza generale dovuta dalla fame ci preparammo tutti in sala, seduti e pronti a divorare qualsiasi cosa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 13, 2023 ⏰

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