NO VOLDERMORT
I malandrini e lily sono vivi!
Remus Lupin amava sua figlia con tutto il cuore,ma quando sua moglie muore a causa del vaiolo del drago la sua vita cade. Come la crescerà ?
La manda a un orfanotrofio con la promessa che ritornerà...
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Secondo Charlotte il resto della settimana è passato estremamente lentamente. Le sue giornate sono state trascorse evitando Potter e Lupin con tutto ciò che aveva in lei. È riuscita per lo più a evitare i loro sguardi, anche se a volte ha accidentalmente preso contatto visivo con uno di loro, ricevendo un sorriso gigante da James o uno sguardo di pietà e tristezza da Remus. Non riusciva a dire quale tra i due odiasse di più.
Oggi ha la sua prima sessione di allenamento di quidditch dell'anno. Cedric Diggory - il capitano della squadra - aveva già fatto sapere che avevano una squadra completa e non avevano bisogno di fare prove.
Si è cambiata nel suo kit di quidditch, che consisteva in pantaloni nerie con una felpa di quidditch Tassorosso . Cedric non li fanno indossare i loro abiti da quidditch, quelli erano solo per le partite visto che non erano esattamente le più comode e non gli piaceva l'idea che fossero danneggiati o sporchi.
"Hai visto le mie scarpe da ginnastica?" Charlotte chiese a Erin.
"Probabilmente sotto il tuo letto", rispose Erin. "Dovresti davvero risolvere ciò che hai nel bagagliaio".
"Il mio baule è senza fondo, Merlino sa cosa c'è dentro". Lottie sorrise, muovendo il tronco con il piede.
"Ordinalo oggi allora!" Erin rimproverava, odiando qualsiasi cosa disordinata.
"Sarò stanca dalla pratica", rispose Charlotte.
"Ancora! Non essere pigra!"
"Ok ok, lo farò più tardi, mamma." Charlotte rispose, sorridendo alla sua Erin. Afferrò le sue scarpe da ginnastica molto vecchie e leggermente stucche,infilandole nei piedi. " Ci vediamo dopo l'allenamento, sono già in ritardo."
"Buona sessione!" Erin salutò, tornando al suo libro.
Charlotte ha lasciato i dormitori, scendendo verso la sala comune di Tassorosso.
"Buongiorno Lottie!" Sorrise Ernie Macmillan che era seduto a un tavolo a fare i compiti.
"Ehi Ernie! Non posso parlare, devo andare!" Ha salutato, correndo fuori dalla sala comune mentre si rendeva conto di essere in ritardo di quindici minuti.
Ha corso attraverso i corridoi, maledicendosi mentalmente e si è resa conto che stava ancora piovendo.
Mentre girava l'angolo per lasciare il castello e dirigersi verso il campo di quidditch quando sentì un corpo scontrarsi con il suo, facendola cadere dai piedi.
"Per la miseria",disse Charlotte, guardando il suo aggressore.
"Dobbiamo smettere di incontrarci così!" James Potter disse goffamente, tentando di farla ridere.
"Scusa", Charlotte saltò su, spazzolandosi via. "Io devo andare...quidditch."
E prima che lui potesse dirle che stavano andando nella stessa direzione, lei era scappata
