Nove: Il Messaggero di Vecna

Start from the beginning
                                    

«Cosa succede?» chiede Dustin preoccupato, guardando i nostri genitori.

Papà si schiarisce la voce mentre traffica nella tasca dei suoi pantaloni di fustagno.

Ne tira fuori un pezzo di carta piegato in quattro, aprendolo e mettendolo davanti a noi, sul tavolino basso.

Stampate sul foglio ci sono due fotografie in bianco e nero: una ritrae l'Hellfire Club al completo, mentre l'altra è una foto presa dall'annuario scolastico, che vede me e Eddie sorridenti mentre prepariamo i festoni per la festa di Natale dello scorso anno, attività a cui ovviamente l'ho dovuto obbligare con la forza a prendere parte, e soltanto perché dava crediti extra.

Sotto, capeggia una scritta in stampatello maiuscolo fatta con un pennarello nero, che leggo velocemente:

"Ricercato: Eddie Munson, leader del club satanico 'Hellfire Club', connesso all'omicidio di Chrissy Cunningham e Fred Benson."

Aggrotto le sopracciglia, guardando prima mia madre, poi mio padre.

«Voi sapete niente di questa storia?» chiede papà, scrutandoci con attenzione.

«Sono tutte stronzate!» esclama Dustin prontamente, sotto lo sguardo sbigottito della mamma.

«Però è vero che hanno trovato il cadavere di quella ragazza nel suo caravan» contesta papà, che per essere uno che sta accusando un diciannovenne di un omicidio dietro cui ci sarebbe un presunto rito satanico, è incredibilmente tranquillo.

«Sì, ma... non è come sembra» farfuglia Dustin, rendendosi conto di non potersi spiegare oltre.

In effetti, la storia del rito satanico è più credibile della questione dimensione alternativa e stregoni oscuri dall'immenso potere.

Cala il silenzio, e nessuno di noi due sa cosa dire per giustificare Eddie. Aveva ragione: nessuno crederebbe mai a questa storia. Vorrei tanto che Hopper fosse ancora qui. Lui sì che ci capirebbe.

«Se sapete qualcosa dovete dircelo, ragazzi» interviene nostra madre guardando principalmente me, come se si aspettasse che sia proprio io ad aprire il vaso di Pandora.

«Mamma, tu conosci Eddie – affermo, guardandola stranita – Sai anche tu che non farebbe mai niente del genere. Si è solo ritrovato nel posto sbagliato al momento sbagliato» asserisco, e lei smette di guardarmi negli occhi, abbassando lo sguardo.

Qualcosa mi dice che le mie parole non sono del tutto vere per lei, il che mi provoca un misto di rabbia e delusione.

«Vogliamo soltanto che voi due non finiate alla gogna per il semplice fatto di essere suoi amici – spiega papà – Non ci vorrà molto prima che questa storia si diffonda. Abbiamo bisogno la certezza che voi siete al sicuro»

Se questo discorso venisse da qualcuno a cui effettivamente frega qualcosa di me e Dustin, allora potrei anche crederci, ma visto che viene proprio da nostro padre, stento a farlo.

«Ve l'ha dato Jason questo volantino, non è vero?» chiede Dustin sprezzante.

«Lo abbiamo trovato nella cassetta delle lettere – liquida in fretta la questione papà. Sì, è decisamente opera di quell'imbecille di Jason, perché se fosse qualcosa di ufficiale, allora sarebbe già su tutti i notiziari. Papà sospira, per poi voltarsi verso la mamma – Claudia, potresti preparare qualcosa di caldo per i ragazzi, per favore?» chiede, quei soliti modi così educati e pomposi che mi fanno innervosire. Non era così un tempo. Non fingeva di essere qualcuno che non è.

La mamma annuisce complice, trascinando stancamente i piedi fino alla cucina.

Cala un silenzio imbarazzante, carico di tensione. Papà si sporge in avanti, guardandoci e indugiando qualche secondo prima di prendere parola.

As Above, So Below - 𝘚𝘵𝘦𝘷𝘦 𝘏𝘢𝘳𝘳𝘪𝘯𝘨𝘵𝘰𝘯 [3]Where stories live. Discover now