pilot

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Le luci colorate dell'alba colpiscono la mia vista ancora offuscata dal buio dell'aereo non appena scendiamo.

Stefanie si tiene stretta la mio collo sbadigliando, sono solo le 5.17 del mattino e lei a quest'ora dorme beatamente nel suo lettino.

É stato il suo primo viaggio in aereo ed é stata un angioletto.

I piccoli boccoli biondi mi solleticano il collo e mi fanno ridacchiare.

Nel volo c'era poca gente quindi recuperare le nostre valige nell'area ritiro sarà abbastanza veloce fortunatamente.

"Desy quaddo addiamo a dolmire?" la voce stanca di Stefy mi fa ricordare che dobbiamo assolutamente tornare a casa il prima possibile.

Teoricamente ho chiesto all'assistente di mio padre di farmi lasciare la mia Range Rover perfettamente pulita nel parcheggio dell'aeroporto.

La mamma mi ha sempre insegnato a fare tutto da sola, infatti nonostante mio padre volesse mandarmi un autista ho obbiettato.

Io e Stefy siamo abituate a spostarci quando ci pare con la macchina...io anche in moto ma da quando ho la piccolina mi é impossibile.

"Nana fra poco andiamo, ora prendiamo i nostri bagagli così poi andiamo dritte a casina nuova...che ne dici" come risposta ho un mugolio d'approvazione.

Fortunatamente qualche settimana fa mio padre ha mandato a Londra un'intero staff per farmi portare qui a NY le cose più grandi...praticamente tutto tranne i mobili.

Non so quanti scatoloni di vestiti, foto e giocattoli siano stati portati nella nuova casa ma sono sicuramente tanti...e l'idea di non doverli mettere apposta mi tranquillizza.

Prendo l'unica valigia che ho portato con giusto l'occorrente ed esco fuori coprendo bene la nana.

A pochi metri dall'entrata c'è la mia macchina in perfette condizioni.

Fiù, che fortuna.

Quando mi hanno detto che una ditta specializzata avrebbe portato la mia macchina dall' Inghilterra all' America mi é preso un colpo al cuore.

"Dai nana ora fila nel seggiolino, ci aspetta un oretta di strada" infilo Stefanie nel seggiolino e le porgo il piccolo pupazzetto a forma di coniglio.

Bunny era il mio pupazzetto ma anche quello della mamma.

Lei sarebbe fiera di vedere il grande passo che abbiamo fatto ora...ma sono sicura che ci stia guardando da lassù.

Visto mamma? Inizio una nuova vita nella grande mela.

La casa di papà é in uno dei migliori quartieri di New York...come potrebbe essere il contrario, d'altronde un uomo come lui non avrebbe mai potuto abitare in un normalissimo quartiere.

É questa la sua condanna...voler essere qualcuno.

Quando arriviamo di fronte al grande cancello di ferro nero Stefy ancora dorme e si perde la vista che ci accompagna verso casa.

Uno spiazzale con l'erbetta ben curata ai lati fa da suolo a una grande casa in perfetto stile americano.

Io e Stefanie siamo abituate alla nostra casa, una villetta a schiera in un quartiere tranquillo pieno di famiglie a Londra.

In confronto questa casa é 10 volte più grande.

"Stefy amore, sveglia, siamo arrivate" la sento muoversi nel seggiolino...é una dormigliona ma la curiosità questa volta la fa svegliare subito.

"Ma pappà é qui?" lo vorrei sapere pur io...ma la realtà la conosco bene e sono sicura che non sia qui.

"Non credo tata...tra qualche giorno lo incontrerai"

baciami ancoraWhere stories live. Discover now