Therapy

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Like the Moon,Half of my soul will always remain dark
~Shristy Sinha~

Il mio piano era quello di dormire il più possibile ma evidentemente qualcuno mi vuole male perchè è ancora piena notte quando sento delle urla e dei rumori dalla scala.
Infastidita mi tiro su e noto che sono le 4:01 di notte.
Chi è?

Ho la risposta quando la porta dell'ingresso sbatte e sento il rumore di una bottiglia cadere e rompersi a terra.

Mi tiro immediatamente su e mi nascondo in un angolino buio senza pensarci,forse è l'abitudine.
È lui.È tornato è ancora più ubriaco del solito ne sono certa.

Era da quasi un mese che non si presentava qui di notte o a qualsiasi altra ora che sapeva ero qui.
Ma non so neanche se sa che sono le quattro di notte,non so se ragiona, è ubriaco marcio e sinceramente non l'ho mai incontrato senza un goccio di alcol nel sangue,quindi non saprei dire se ha mai ragionato da lucido anche perchè lo è raramente.

Stava ricominciando ad andare tutto bene dura te la sua assenza ma come sempre arriva lui a rovinare tutto.
Arriva lui.
E quando arriva lui non arrivano solo le botte ma riaffiorano i ricordi,i rimpianti,i primi attacchi di panico,i primi sogni spezzati le prime manifestazioni della mia odiosa ansia sociale.
La ricordo ancora come se fosse ieri la sensazione degli sguardi schifati dei bambini e ancor più quelli delle mamma quando andai per la prima e ultima volta al compleanno di una mia compagna delle elementari.

Mi aveva accompagnato mio padre ed era ubriaco marcio da non tenersi in piedi, mentre io mi ero amalapema pettinata i capelli con la spazzola delle barbie perchè era l'unica che avevamo in casa.

Arriva lui e distrugge tutto ogni mia certezza ogni mio sforzo.
Tutto.
Come sempre.

<So che sei qui>urla.
Non rispondo e chiudo gli occhi.
Fa che sia un incubo.
<Vieni tu lo dico per il tuo bene perchè lo sai anche tu che se vengo io t'ammazzo.>
È inutile scappare ciò già provato invano e infatti ho rischiato davvero di morire.

Lentamente con lo sguardo rivolto per terra percorro il corridoio buio e una volta che sono in salone posso confermare che il pavimento è ricoperto di cocci e alcolici vari.

<Ti sei decisa>mi dice vedendomi incontro.
<Fammi vedere il tuo bel faccino di merda>
Mi strattona dai capelli e mi obbliga a guardarlo neglio occhi ignettati di sangue.
Questo dettaglio mi fa riaffiorare in mente un ricordo di merda direi,una volta lo dissi ad un maestro alle elementari non so con quale coraggio ma glielo dissi, mi disse che era colpa mia che mi comportavo male e che lui era solo un povero uomo con il cuore spezzato dal rifiuto dopo anni di matrimonio di mia madre e che si sfogata bevendo e drogandosi.

Da quel giorno pensai che è colpa mia.

<Mi fai schifo ti rendi conto in che topaia vivi se lavoravi o studiavi meglio di sicuro un lavoro lo trovavi>mi urla in faccia.

Io ne ho tre non uno ma poco importa.

<Sei inutile cazzo>
<INUTILE>mi prende a sberle con una mano mentre con l'altra mi stringe forte il collo facendomi mancare il respiro.
<Mi fa venire il volta stomaco perfino toccarti>mi spinge facendomi cadere sui cocci.
<Inutile,inutile,inutile,non ti volevo non ti ho mai voluto.....>non so per quanto tempo continua ad urlare o cosa,l'unica cosa che so è che finalmente se n'è andato.

Solo quando sento l'eco della porta dell'atrio sbattere riprendo a respirare.

Mi sento di nuovo stupida,non ho reagito, non so reagire.Ho solo paura.Una paura fottuta.
Perchè lui m'ammazza veramente.

Mi alzo con calma evitando gli altri cocci e mantenendomi al muro rivado in bagno.
Mi spoglio completamente e rivado sotto la doccia.

Apro il getto caldo e lascio che l'acqua mi scorra addosso mentre poggio la fronte al muro freddo.

Lady Of The MoonlightWhere stories live. Discover now