Capitolo 5 ♤

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Decido di chiamare insistentemente Yuzuha, sono preoccupato. Finalmente dopo innumerevoli squilli risponde. «Oi come stai? Dove sei?» Inizio a fare domande a raffica. «Sono un attimo impegnata.» Dice affaticata.

«Dove ti trovi?» Continuo a chiedere. Riesce a rispondere ma improvvisamente riattacca. Merda! È in guai seri!

Corro fuori casa, senza dare spiegazioni ai miei genitori. Vado da Taiju e lo trovo intento ad allenarsi. Wow che muscoli-

«Che ci fai qui? Hai dimenticato qualcosa?» Domanda, svegliandomi dalla mia fase di trance. «Yuzuha è in pericolo!» Rispondo. «So dove si trova, vieni con me.» Continuo poi. «Se la caverà, torna a casa.» Risponde continuando a fare le sue cose.

«No! Chiederò aiuto ad Hakkai allora.» Lo guardo male e vado dal fratello. «Dobbiamo salvate Yuzuha!» Irrompo in camera sua.
Lo trovo sopra Mitsuya. «Ops, scusate l'interruzione.» Dico velocemente. «Ma non c'è troppo tempo, Yuzuha è nei guai!» Gli avverto.

Hakkai si gira verso di me e chiede spiegazioni. Racconto loro la storia a grandi linee, poi ci dirigiamo velocemente nel luogo detto dalla ragazza.

La troviamo circondata da alcuni ragazzi, sta sanguinando e si vede che è esausta. «Yuzuha!» La chiamo e si girano tutti verso di noi. Lei sembra sorpresa ma ci sorride.

Corro da lei e la faccio appoggiare a me, mi seguono a ruota anche Hakkai e Mitsuya, che si posizionano davanti a noi per proteggerci.

«Spostatevi. Si è messa contro la Black Dragon, dobbiamo fargliela pagare.» Dice un ragazzo biondo.

«Takashi Mitsuya e Hakkai Shiba, rispettivamente capitano e vice della seconda divisione della Tokyo Manji Gang.» Aggiunge un altro. «Volete creare un conflitto di interessi tra le due gang?» Continua il secondo.

I due presi in causa si guardano a vicenda, poi Mitsuya decide di ritirarsi. «È mia sorella, la devo proteggere.» Risponde Hakkai.

«Però sei rimasto solo.» Rettifica un ragazzo in tacchi, mettendosi in posizione per combattere. «No! Lo aiuto io!» Dico d'impulso. Lascio Yuzuha e mi avvicino al fratello più piccolo.

Non so minimamente cosa stia facendo! Mi pesteranno così forte che i miei dovranno fare un test del DNA per riconoscermi!

I nostri avversari si mettono a ridere, spero solo che Hakkai sia potentissimo; ma quando stanno per attaccare si bloccano di colpo. Che sta succedendo?

Noto che stanno guardando dietro di noi, mi giro e mi ritrovo Taiju davanti. Sapevo che sotto sotto avesse un cuore d'oro!

Si fa strada e si posiziona vicino ai suoi scagnozzi, verso di loro. «Che cazzo state facendo?!» Gli urla addosso.

Si gela il sangue nelle vene anche a me. «È venuta ad attaccar briga, ci stavamo solo difendendo.» Interviene un ragazzo dai capelli neri.

Taiju sospira. «Dovete finirla di mettervi contro la Toman, mi sono stufato di dover sempre risolvere i vostri casini.» È decisamente alterato, lo percepisco.

Il biondo gli si avvicina. «Ha iniziato lei.» Dice, con aria supponente. «Se solo sapessi tenere a bada la tua divisione sapresti che sono stati due dei tuoi a cominciare.» Gli si avvicina a sua volta Taiju.

«Sta dicendo la verità?!» Chiede il biondo, girandosi verso gli altri. Nessuno ha il coraggio di rispondere.

Taiju si sposta e si avvicina a me. «Sono tra questi?» Mi chiede. Osservo un po' tutti e gli identifico subito. «Loro.» Rispondo semplicemente, indicando i colpevoli. «Bene Inui, adesso sai chi sono.» Chiarisce Taiju.

«Che cazzo avete al posto del cervello?! Esseri inutili.» Il biondo insulta i due, ma un ragazzo dai capelli neri gli si avvicina. «Calmati, non risolvi niente scaldandoti.» Lo rassicura.

«Ripartiamo.» Continua poi. «Cosa avete fatto e perché?» Domanda, girandosi verso i due delinquenti. «Niente! Abbiamo pestato uno ma non fa parte della Toman!» Risponde uno tutto d'un fiato.

Il moro sospira. «Quante volte vi abbiamo detto di non attaccare persone a caso?» Inizia ad alterarsi anche lui.

«Comunque.» Interviene Taiju. «Io stesso avevo detto di non toccarlo, per caso non parlo la vostra lingua?» Chiede. I due si guardano impauriti.

«Cazzo Koko, te l'avevo detto che erano dei coglioni.» Commenta Inui. «Lo so, l'avevo detto anch'io.» Conferma il moro.

«Siete fuori dai Black Dragon.» Comunica Taiju. I due rimangono a bocca aperta, ma se ne vanno; non prima di avermi insultato un'ultima volta. «È tutta colpa tua! Finocchio di merda!» Affermano. «Ohh! Come osate!» Risponde Inui al mio posto, ma viene bloccato da Koko. «Lasciali fare.»

«Samuele, vuoi entrare nella gang?» Mi chiede dal nulla Taiju. «Eh?» Si sente dalla folla. Rimango un po' a pensarci. «Ehm… Boh ok? Io però non so combattere.» Ammetto. «Appunto per quello. Questa situazione è iniziata perché non sai difenderti. Ti aiuterò.» Risponde.

Mitsuya mi si avvicina. «Stai attento. Se hai qualche problema vieni immediatamente a dircelo.» Afferma, per poi andarsene, con Hakkai e Yuzuha.

Gli ringrazio prima che se ne vadano del tutto. «Grazie anche a te Taiju.» Gli sorrido amorevolmente. «Figurati.» Risponde, girandosi dall'altra parte.

«Benvenuto allora.» Afferma Inui. «Piacere, io sono Koko e lui è Inui.» Continua il moro. «Samuele, piacere mio!» Dico euforico. «Visto che ora la tua divisione ha due membri in meno Samu sarà con voi.» Spiega. Oh bene, sembrano simpatici!

«Tutti a casa adesso, su.» Dice Taiju. «Va bene!» Rispondono tutti all'unisono per poi salutarsi e andando ognuno per la propria strada. Rimanendo io e Taiju da soli.

«Tu non vai?» Gli chiedo. «Ti accompagno a casa.» Afferma. Mi avvio e immediatamente mi segue.

Rimaniamo per un po' zitti, poi interrompe il silenzio. «Posso farti una domanda personale?» Mi chiede, semplicemente gli annuisco. «Sei davvero gay?» Continua poi.

Mi tornano in mente le parole di Yuzuha; sono fottuto, mi ucciderà! Inizio ad agitarmi. «Perché lo vuoi sapere?» Domando a mia volta. «Perché ti insultano, e menano, per quello. Vorrei sapere se c'è un fondo di verità o meno.» Afferma.

«Sei omofobo?» Continuo. «No, non lo sono però… Non mi vanno molto a genio.» Alzo gli occhi al cielo. Non sopporto chi dice così! «Vabbè riprenderemo questo argomento un'altra volta.» Affermo. «Ormai siamo arrivati.» Continuo.

Mi annuisce. «Ti do il mio numero, così se hai qualche problema puoi chiamarmi.» Lo ringrazio e gli passo il telefono, si fa uno squillo e me lo restituisce. «Allora ci vediamo in giro.» Mi saluta.

Wish you were gay [TaijuShiba]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora