Capitolo 2

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Sofia's Pov

Alle 10:30, dopo l'ennesimo cambio di outfit, ero pronta per uscire con Lizz. Quel giorno avevo optato per una gonna di jeans e un top nero e rosso, abbinato con le mie Jordan 1.

L'appuntamento era alle 11:00, così mi sdraiai sul divano e accesi il telefono per controllare la classifica del GP del giorno precedente, dato che avevo visto solo le prime tre posizioni.

Alex stava ancora dormendo, non avevo avuto modo di chiedere altro sulla sua uscita della sera prima. Poi suonò il citofono. Risposi immediatamente.

Lizz's Pov

"Ehi, Sofia! Allora scendi?" chiesi al citofono della mia migliore amica. Quel giorno ero parecchio emozionata perché avrei dovuto cercare di capire cosa potessi farle come regalo di compleanno, che sarebbe stato il 27 Agosto.

"Certo! Corro!" Dal microfono si sentì il rumore della cornetta rimessa al suo posto, e poco dopo i passi di Sofia per le scale.

Quando si presentò davanti a me, esclamai "WOW! Letteralmente adoro la tua gonna! Dove l'hai presa?" in realtà sapevo già da dove provenisse la gonna. Era un regalo di sua madre, ma cercai comunque di intavolare conversazione.

"Sinceramente non lo so. Me l'ha regalata mia madre. Allora andiamo?"
"Certo." Presi la mia amica a braccetto e cominciai a portarla verso il bar dove avevo prenotato un tavolo.

Noi abitavamo in Italia, a Roma. Sofia era Italiana dalla nascita, io invece provengo da Madrid, in Spagna. Mi sono trasferita a Roma perché non ce la facevo più a stare con i miei genitori, che ero sicura in Italia non mi sarebbero venuti a cercare.

Avevo prenotato in un dei bar più famosi, il Caffè Sant'Eustachio. "Allora? Siamo arrivate?" mi chiese Sofia. "Si. Eccoci." Entrai nel locale e dissi al cameriere i nostri nomi. "Ho prenotato un tavolo a nostro nome, Lizz García e Sofia Martini."

"Certamente. Seguitemi. " Il cameriere ci portò in un bellissimo tavolo sulla veranda del locale, non troppo esposta alle auto o ai passanti della città.
"Grazie mille.", lo ringraziò Sofia. "Appena avete deciso cosa prendere, chiamatemi." aggiunse il cameriere andando via.

"Io opterei per due spritz, con tarallini, olive e noccioline." Proposi. "Si, direi che va benissimo" mi rispose ridendo Sofia. Chiamammo il cameriere e ordinammo quello concordato.

Poi decisi di partire con il mio piano. "Allora... cosa hai fatto ieri?" chiesi sorseggiando innocentemente lo spritz che intanto il cameriere aveva portato al tavolo.

"Speravo me lo chiedessi! Cioè, non è che io abbia fatto chissà cosa, ma MAX HA VINTO IL GP DI BELGIO IERI! Ha fatto dei sorpassi pazzeschi e..."

Eccola che comincia. La conosco da quando abbiamo quindici anni, e ora che di anni ne abbiamo ventidue, non è cambiato nulla. La F1 è un pezzo del suo cuore da quando è piccola, ed è fissata con questo Max Verstuppen o Berstappen o quello che è.

"Ehi! Mi stai ascoltando?" mi chiese a braccia incrociate la mia amica. Sobbalzai. "SI SI certo ovviamente! Stavi parlando di Max, no?" risposi con un sorriso. "Mhh...si. Va bene. Tu invece? Cosa hai fatto?"

"Oh, nulla in particolare. Ho fatto un giro per il centro e ho fatto shopping. Ho comprato una borsa bellissima! La adoro. Aspetta, te la faccio vedere." dissi tirando fuori il telefono e aprendo la galleria.

"Eccola qui."


La Diesel era da sempre stata la marca preferita mia e di Sofia, infatti quando vide la foto, mi rubò il telefono dalle mani.

"CHE BELLA! LA ADORO" mi disse restituendomi il telefono.

"Hahaha, grazie!". Finii il mio spritz, come Sofia, e chiesi il conto.

Quando ci alzammo, decidemmo di fare una passeggiata per la città, quando il telefono di Sofia squillò.

Tirò fuori il telefono per rispondere, ma si bloccò leggendo il nome del contatto.

"Ah. È Alex. Scusami." Rispose e si allontanò per parlare.

La conversazione durò un po' di tempo, ma riuscii a capire solo alcune frasi, tra cui *Non puoi decidere tu cosa faccio!* e *Lasciami un attimo in pace*.

Alex non mi era mai piaciuto molto come tipo, lo consideravo e lo considero ancora tossico e nocivo per Sofia, ma lei si ostinava a dire che lui l'amava e che era tutto a posto.

Una volta finita la conversazione, Sofia tornò da me arrabbiata, ma quando si accorse che la stavo guardando mise su un finto sorriso e ignorò la situazione.

"Sofia..." cominciai, ma lei mi interruppe. "Non iniziare. So quello che pensi, ma va bene così. Siamo felici." Quando faceva così mi dava veramente sui nervi. "Sofia, non va bene. Non puoi continuare così." ma lei ignorò la mia risposta proponendo un altro giro per la città.

Ero veramente preoccupata per lei, avevo paura Alex potesse passare alle mani, ed ero sicura sarebbe stato in grado di farlo.

Cambiammo argomento, e in qualche modo Sofia riuscì di nuovo a dirottarlo sulla F1.
"Sai, forse l'unica cosa che riesce a darmi pace dalla vita di tutti i giorni è la F1. Ogni volta che qualcosa non va, la F1 riesce ad aggiustarla. Mi rendo conto che mi ha salvato molte volte."

"Ti capisco. Per me è così con la danza. Ogni volta che qualcosa non va ballo, e improvvisamente tutto sembra tornare al suo posto." Ero una ballerina di danza classica da quando ero piccola, ma poi ho dovuto abbandonare la scuola di danza per venire in Italia.

Ora che ci penso l'incontro tra me e Sofia è avvenuto proprio per le nostre due passioni. A 15 anni, io ero in un parcheggio vuoto a ballare con le cuffiette, quando all'improvviso mi sono ritrovata davanti una macchina che veniva a tutta velocità verso di me.

Sono riuscita per un pelo a spostarmi, e Sofia a fare una manovra per non schiantarsi sul muro. Da lì è cominciato tutto. Sofia ha continuato a guidare per divertirsi, e io a danzare.

Il sospiro di Sofia mi fece tornare alla realtà. "Mi piacerebbe veramente sentire il rombo di quei motori dal vivo... però vabbè. Mi accontenterò della TV, Hahahaha"

E poi l'illuminazione: bingo. Come avevo fatto a non pensarci prima? Un biglietto per il GP, ecco il regalo perfetto!

Se volevo trovarne, però, dovevo sbrigarmi a prenotarli, così inventai una scusa per andare via.

"Oh no! Sofia devo scappare! Mi sono dimentica di un impegno importante! Mi dispiace, ci vediamo!" "Certo! Sbrigati allora! Ci vediamo!"

La salutai con un bacio sulla guancia e scappai a casa per ordinare i biglietti.

Beh spero la storia vi stia piacendo. Sto facendo del mio meglio... fatemi sapere!

Sofia🦋

Max Verstappen - RACE Where stories live. Discover now