Visitare il museo solo noi è stata un'esperienza incredibile, ci siamo seduti a commentare le opere e abbiamo condiviso i nostri punti di vista, è stato bellissimo.
È praticamente ora di pranzo, così stiamo andando in un ristorante che ci ha consigliato Pierre: il proprietario è un suo amico d'infanzia e ci ha riservato il tavolo, a suo dire, migliore.
Quando arriviamo l'atmosfera parigina che si respira è inspiegabile ed effettivamente aveva ragione Pierre, il nostro tavolo è il più bello.
Mangiamo qualche piatto tipico tra cui le lumache, le abbiamo assaggiate entrambi per la prima volta in vita nostra e devo dire che sarà anche l'ultima; non fanno proprio per me, a Charles invece sono piaciute.
Ho pagato il conto, litigando su chi dovesse farlo; ma con la scusa di andare un attimo in bagno sono andata alla cassa e ho saldato il conto. Ha organizzato tutto questo a spese sue, pagare il conto è stato il minimo che potessi fare.
Abbiamo poi fatto una passeggiata per le vie dello shopping parigino e, arrivata l'ora della merenda, siamo andati a mangiare i macarons: oggi da Pierre Hermé e domani da Ladurée.
Inutile dire che mi sono abbuffata di macaron, in special modo quelli al caramello salato; mentre Charles ne ha mangiato solo uno perché altrimenti Andre mi picchia.
Tornati in hotel ci siamo cambiati per la cena, mi ha detto di vestirmi elegante e solo una volta arrivata al ristorante ho capito il perché: ha prenotato l'intera sala del ristorante sulla tour Eiffel e io penso di star per svenire.
Dei musicisti accolgono il nostro ingresso in sala, il tavolo è cosparso di petali di rose rosse e un cameriere ci offre subito due flûte di champagne, augurandomi buon compleanno.
Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? Cosa ho fatto per meritarmi un fidanzato come lui?
"Buon compleanno amore" dice facendo scontrare il suo flûte al mio
"Io..io non so cosa dire" rispondo dopo aver bevuto un sorso della bevanda.
"Non devi dire nulla, spero ti piaccia" replica lui accarezzandomi una guancia
"Scherzi? È tutto meraviglioso, hai pensato ad ogni cosa" rispondo baciandolo
"Sono contento" dice lui sorridendomi
Il suo braccio mi circonda la vita e rimaniamo a guardare il panorama, mentre il pavimento gira, permettendoci di ammirare dall'alto tutta la città.
Parigi è magica, con Charles accanto ancor di più.

Nel tragitto verso l'hotel ci imbattiamo in un gruppo di musicisti di strada molto talentuosi e attorno delle coppie che ballano, così discretamente ci uniamo a loro, ballando un lento nelle vie Parigine.
Qualche fan di Charles ci ferma mentre camminiamo chiedendo di fare delle foto, che lui accetta volentieri; il suo rapporto con i tifosi è veramente incredibile, le persone lo amano.
Arrivati in albergo, prima di inserire la chiave magnetica, mi chiede di chiudere gli occhi.
"Apri" sentenzia dopo aver aperto la porta.
Quello che mi ritrovo davanti mi lascia senza fiato: dei petali rossi sparsi sul pavimento conducono in camera da letto dove ai piedi del letto c'è una composizione di rose rosse incastonate in delle lettere enormi a formare la parola LOVE; al centro del letto c'è un mazzo di rose con una lettera posta di lato.
Mi porto le mani in volto mentre sento gli occhi pizzicare e le lacrime scendere: ha fatto tutto questo per me, solo per rendermi felice...
"No...non piangere..." esclama sorridendo abbracciandomi
"Io...io non so cosa dire" rispondo stringendolo
"È tutto meraviglioso, grazie" dico facendo incrociare i nostri sguardi
"Questa scritta la portiamo a casa" aggiungo sorridendo
"Andata, scegliamo insieme dove metterla" risponde lui allontanandosi da me per poi sedersi sul letto, facendomi segno di fare lo stesso.
Afferro il mazzo di rose e me lo porto al naso, adoro l'odore dei fiori
"Profumano?" Domanda
"Tantissimo, senti" rispondo avvicinando le rose al suo volto.
Ripongo poi il mazzo nuovamente sul letto e prendo la lettera:
"Vuoi leggermela tu?" Chiedo
"Si va bene" risponde annuendo
Si schiarisce la voce e inizia a leggere:

L'amore arriva quando meno te lo aspetti.
È così che dite voi italiani e mi è sempre parsa una cosa stupida, l'amore non ti bussa alla porta, sei tu che devi andarlo a prendere.
Ma mi sbagliavo.
Amo il modo in cui è iniziata tra noi perché non cercavo nulla e invece è arrivato tutto;
io non ti stavo cercando, eppure ho trovato tutto quello di cui avevo bisogno.
Non potevo desiderare una persona migliore di te nella mia vita per come sei, per come mi fai sentire, per quello che mi dai e per come mi ami. 
Mi piace pensare a come sarà il nostro futuro insieme, mi piace pensare che un giorno potrò svegliarmi con te accanto, fare colazione insieme e poi la sera raccontarci tutto quello che è successo durante la giornata mentre ceniamo e mi piace credere che imparerò anche a cucinare.
Mi piace pensare alla vita con te, perché mi sembra la cosa migliore che mi aspetta.
Quando te ne sei andata il mondo mi è sembrato crollare addosso, "come faccio senza di lei adesso?" Mi sono chiesto e ancora oggi non ho trovato una risposta; spero di non doverla trovare mai.
Oggi è il tuo giorno e spero di averti restituito almeno una piccolissima parte del bene che mi fai ogni giorno.
Buon ventunesimo compleanno amore mio, ti amo.

Parigi,
19/09/2020

Quanto ragazzo non è reale, tutto questo non può essere reale.
Non riesco a pronunciare una singola parola, ma ci pensa il linguaggio del corpo a rispondergli: scoppio a piangere e lo abbraccio forte, costatando che non è un sogno, lui è reale.
Quando sciogliamo l'abbraccio mi rendo conto che delle piccole lacrime stanno scendendo dai suoi occhi, così mi affretto ad asciugarle.
"Non posso permettere che questi bellissimi occhi si riempiano di lacrime" dico baciandolo
"Per l'ennesima volta: grazie di tutto" aggiungo
"E sai forse questo tradimento ci ha uniti ancor di più, ci ha ricordato di non darci per scontati. Non ho smesso un singolo istante di amarti e so che è stato lo stesso per te. Tutto questo ne è la conferma" concludo guardandomi attorno
"Non ho mai smesso di amarti" risponde lui
"Lo so Charles, lo so perfettamente" replico accarezzandogli la guancia per poi baciarlo.
Mi metto a cavalcioni su di lui e approfondiamo il bacio; solo quando sento un rigonfiamento sotto il sottile tessuto dei suoi pantaloni capisco di non avere più nessun dubbio: è l'uomo della mia vita e mai come in questo momento ho bisogno di lui.
Gli sbottono la camicia per poi buttarla sul parquet; gli do una leggera spinta per farlo sdraiare e inizio a baciargli il collo, fino ad arrivare all'ombelico.
"Sei sicura di volerlo fare?" Chiede il ragazzo mentre sbottono i suoi pantaloni
"Mai stata più sicura" rispondo guardandolo.
Così sorridendo allunga il braccio ed estrae dal cassetto del comodino un preservato.
Parigi stasera vedrà cosa siamo capaci di fare noi due insieme.

Spazio autrice
Che dire... 🥹
Ho amato scrivere questo capitolo nonostante io non sia una persona troppo romantica, però ogni tanto ci vuole.
Spero vi sia piaciuto, al prossimo capitolo!

Montecarlo: city of dreamsUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum