Capitolo 1: Un sogno che si avvera

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Note Autore

Ciao a tutti voi!

Sono nuova qui su Wattpad, e ancora non ho ben capito come funziona il tutto, per cui spero di non far danni! :P 

Ho già pubblicato una Song-fic, la prima di una trilogia. Scrivo da anni su altro sito col nickname di Luciadom, e questa storia, in modo particolare, nasce niente po' po' di meno nel 2009! 

Da tempo è concluso e sono in corso alcuni spin-off, ma ion tutti questi anni il mio stile è cambiato tantissimo e ho pensato di farne anche un restyling anche qui. Tra di voi c'è chi già di cosa la storia parla, come si evolve e come termina, e per i nuovi lettori, se vi farà piacere, spero possa piacervi e mi farebbe piacere cosa ne pensate. Poco per volta aggiornerò! Un abbraccio!

Buona Lettura!

Poco per volta aggiornerò! Un abbraccio!

Lucia

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1) Un sogno che si avvera

La Clinica Pediatrica privata "Tanaka Saitou" era tra le più celebri della città, e dello stesso Giappone.

Era nata solo dieci anni prima per iniziativa di Goro Saitou, un ricco ricercatore farmaceutico che aveva perso il suo unico figlio Tanaka, a cui la clinica era stata dedicata, a soli undici anni per una forma fulminante di Leucemia, e aveva investito in suo nome gran parte dei suoi beni per tenere alto il nome della Medicina in campo infantile, sia dal punto di vista curativo che preventivo.

In seguito alla tragica e prematura scomparsa di Tanaka, sua moglie Yoko si era lasciata andare.

Non era mai stata cagionevole di salute, non aveva mai accusato nessun fastidio, aveva sempre condotto una vita piuttosto sana, ma la morte del suo unico bambino l'aveva devastata.

Suo marito aveva tentato di affogare il dolore buttandosi a capofitto nelle sue ricerche, nel suo lavoro, dividendosi tra i suoi laboratori e sua moglie, ma per quanto avesse cercato di dar forza ad entrambi, nulla aveva potuto evitare il declino di Yoko.

Il dolore di lei era stato talmente forte da non farla mangiare per giorni, non farla dormire, non farla addirittura nemmeno parlare.

Il continuo trascurarsi l'aveva indebolita, fino a far emergere, in seguito ad un primo ed improvviso scompenso cardiaco, una cardiopatia rimasta asintomatica per anni.

Le suppliche e gli avvertimenti di Goro e di tutti coloro che le erano attorno riguardo l'estrema necessità di una maggiore accuratezza per se stessa, non erano valsi a nulla.

Tutto era staro vano.

Yoko aveva continuato a trascurarsi, ad uscire anche di notte e con condizioni metereologiche particolarmente avverse, per piangere sulla tomba di suo figlio o per vagare senza meta.

Una bronchite le era stata così fatale.

Il fisico fortemente compromesso, il cuore sempre più debole e stanco nonostante l'età ancora pressoché giovane, e il dolore, il crepacuore, avevano finito così per strapparla a suo marito, che non aveva potuto far altro che assistere impotente, nonostante tutte le energie riverse nei tentativi di salvarla, come uomo di scienza e come marito.

Per poco, solo per poco, non era precipitato nel baratro anche lui.

Provvidenziale, paradossalmente se così si poteva dire, era stata per lui un'altra perdita familiare.

Dopo la morte di sua moglie Yoko, avvenuta pochi anni dopo la morte del piccolo Tanaka, Goro sarebbe rimasto solo se non avesse adottato il figlio di un suo lontano parente, rimasto orfano per via di un incidente.

UN SOGNO, UNA PROMESSA, UN AMOREOù les histoires vivent. Découvrez maintenant