Hyunjin deglutì. Non era quello il motivo, o meglio, lo era ma solo in una minima parte. Gli aveva fatto piacere un contatto del genere ma lo aveva completamente stravolto.

"Sono affari miei." rispose Hyunjin.

Felix alzò un sopracciglio "Sono il tuo principe, non puoi rispondermi così." ribatté.

Hyunjin si lasciò sfuggire una risata sarcastica "Ah, ora sì eh?" chiese.

"Lo sono sempre stato in realtà." ragionò.

"Diciamocelo, lo sei solo quando ti pare." sbottò Hyunjin poco prima di arrivare all'ingresso di una pensione.

"Hyunjin, adesso smettila!" lo rimproverò Felix "Se stai ancora rimuginando su quello che è successo, non è affar mio e non devi rifartela con me!" lo rimproverò Felix.

Ci fu un attimo di silenzio in cui Hyunjin si girò molto lentamente verso Felix tanto che il principe per un momento ebbe paura. Il volto di Hyunjin era serio, e guardandolo, Felix notò la sua carotide pulsare. Non lo aveva mai visto così arrabbiato.

"Rifarmela con te? Rimuginarci sopra?" chiese, calmo "Non hai proprio capito un cazzo, principe." aggiunse poco prima di entrare nell'edificio.

Alla reception, una signora in là con gli anni. Capelli bruni con qualche ciocca grigia qua e la e rughette di espressione ben visibili ai lati degli occhi e della bocca.

"Buongiorno. Avrebbe una stanza disponibile per una notte?" chiese Hyunjin cordialmente alla donna.

La signora sorrise al ragazzo "L'unica stanza rimasta è una doppia con letto matrimoniale all'ultimo piano." disse, poi alternò lo sguardo tra i due ragazzi, riconoscendo il principe del nord, come non riconoscerlo dopotutto. Ma non disse nulla al riguardo, forse volevano starsene per gli affari loro ed erano fuggiti per chissà che motivo "Cosa vi porta in questa piccola città, giovanotti?" chiese poco dopo.

"Stiamo facendo un viaggio per i regni." si affrettò a rispondere Hyunjin.

Felix lo guardò, poi guardò la donna che avevano di fronte. Non disse una parola, lasciò che fosse Hyunjin a parlare.

"Va bene la stanza matrimoniale." aggiunse Hyunjin, poco dopo.

Dopotutto, o quella, o nulla. Avrebbe ceduto il letto a Felix e avrebbe dormito su un divano o, alla peggio, sul pavimento. Il benessere del principe, prima di ogni altra cosa.

La donna sorrise e posò le chiavi della camera sul bancone.

"La prego, se qualcuno chiede di noi, può gentilmente dire loro che non ci ha mai visti?" chiese Hyunjin.

La donna annuì "Solo perché credo nell'amore." rispose lei.

I due ragazzi si guardarono automaticamente a quelle parole ma non ribatterono, forse era meglio farle credere qualcos'altro. Sarebbe stato più pericoloso se avesse saputo la verità.

Anche se in quelle parole, un po' di verità c'era.

"Grazie." rispose Hyunjin poco prima di afferrare la chiave della stanza e fare un piccolo inchino alla signora in segno di saluto.

.
.
.

A Daegu, nella loro umile dimora, due ragazzi erano seduti ad un tavolo che stavano mangiando.

"Sei sicuro di volerlo fare?" aveva chiesto il più grande dei due, il piatto quasi vuoto. Minho era il suo nome.

Il più piccolo annuì "Voglio solo assicurarmi che le prove che abbiamo ci stiano portando sulla strada giusta." rispose.

Prince {Hyunlix}Where stories live. Discover now