𑁍𝖲𝖨𝖷

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seungmin's pov
alle 13, appena finite tutte le lezioni del giorno compreso il mio bellissimo primo volume di una saga composta da sei libri, arrivai a casa e mi stravaccai sul letto intento a dormire dopo quella stancante mattinata.

come era già successo in precedenza, il mio riposino venne amaramente e bruscamente interrotto da un continuo spam di messaggi e chiamate su instagram.

chi poteva essere se non il disturbatore seriale seo changbin?

nessuno, infatti era lui.

provai a richiamarlo, e dopo nemmeno uno squillo mi rispose.

«cosa c'è? stavo dormendo.» dissi irritato.

«finalmente rispondi! volevo chiederti se oggi pomeriggio volevi uscire con noi, così da non stare tutto il giorno a casa a non fare niente ed essere in compagnia.» mi propose.

«no. non voglio essere disturbato, preferisco poltrire sul letto.» risposi decisamente infastidito e ricevetti un «mh...» come risposta da parte dell'altro.

secondi più tardi si creò un silenzio imbarazzante e nessuno dei due voleva chiudere la chiamata, e suppongo che entrambi ci stavamo domandando nella nostra testa "perché non chiudi tu?".

io, avendone abbastanza e sentendomi molto in colpa per essere stato così rude nei confronti di una persona disponibile e gentile, accettai di uscire anche se non ne avevo la minima voglia.

«perfetto! ti passo poi a prendere per le 15:30, quindi tra un'ora. ci vediamo dopo, ciao!»

«a dopo.»

finalmente uno di noi due riattaccò ed io mi andai a preparare per uscire, e per la prima volta in 22 anni non sapevo cosa mettere.

tante volte facevo abbinamenti a caso che però stavano bene insieme, ma quella volta ero davvero in difficoltà su cosa scegliere.

dovetti per forza chiamare felix e chiedergli di venire a casa mia per aiutarmi a trovare una soluzione.

rimasi seduto sul mio letto per venti minuti buoni, fino a quando non sentii il campanello suonare ininterrottamente.

«ARRIVO STAI CALMO.» urlai per farmi sentire ed il frastuono cessò.

mi affrettai ad aprire la porta e non ebbi nemmeno il tempo di salutare felix che chiuse la porta e mi portò in camera mia tirandomi per un braccio.

arrivati nella mia stanza da letto aprì il mio armadio e senza nemmeno pensarci troppo prese un jeans nero baggy, una camicia bianca leggera e larga e dalla scarpiera un paio di nike air alate bianche e beige.

«ecco fatto, così complicato?»

«ma come cazzo hai fatto... comunque, grazie mille.»

«prego, adesso muoviti che tra mezz'ora ti viene a prendere. al makeup ci penso io, non ti preoccupare. mentre ti prepari io penso ai trucchi.» mi impose chiudendosi in bagno, iniziando a scavare nei miei trucchi.

ormai rassegnato, mi cambiai e piegai i vestiti appena tolti per poi posizionarli ordinatamente nell'armadio.

quando lix ebbe finito con i suoi strani esperimenti con i miei prodotti mi trascinò nella stanza in cui era precedentemente.

prese un cerchietto da un cassetto e mi tirò indietro i capelli cominciando a spalmarmi in faccia del fondotinta, non troppo né troppo poco.

dopo il fondotinta passò al correttore, iniziando a mettermelo sotto gli occhi per coprire le mie quasi invisibili occhiaie e illuminarmi di più il viso.

tralasciando alcuni prodotti prese l'illuminante in polvere e me lo sparse un po' sulle guance per farle lumeggiare di più.

prese una palette dai colori nude e ne scelse uno marroncino scuro che poi applicò sulle mie palpebre aggiungendo pochi glitter per farlo risaltare.

non ci pensò due volte e agguantò una matita occhi nera e la distese vicino all'attaccatura delle ciglia per assottigliare i miei grandi occhi da cucciolo e per concludere afferrò un classico mascara e me lo mise.

«sei perfetto minnie, ora tocca ai capelli che per tua grande fortuna si riescono a sistemare senza troppi sforzi.» e detto questo mi tolse il cerchietto messo in precedenza per truccarmi.

impugnò una spazzola e pettinò i miei fili color pece molto delicatamente, per poi mandarli indietro con la mano per fare effetto tendina.

«apposto, ho finito. puoi guardarti allo specchio!» annunciò, dandomi in mano un piccolo specchio.

mi ammirai e mi trovai davvero attraente, più di quanto non facessi prima.

felix con le sue abilità di makeup artist e finto parrucchiere salvava vite.

mi sporsi per controllare l'orario e notai che mancassero solo cinque minuti e changbin mi sarebbe venuto a prendere, perciò cacciai gentilmente di casa il mio truccatore e parrucchiere personale per poi prendere una piccola borsetta contenente chiavi di casa, telefono, soldi e dei fazzoletti.

in lontananza vidi arrivare una volvo nera dai vetri oscurati, e supposi fosse la macchina di changbin.

le mie ipotesi si rivelarono corrette quando scorsi il suo viso dal parabrezza e mi sorrise serenamente.

mi alzai dal marciapiede controllando di non essermi sporcato e quando la macchina si fermò entrai e salutai il guidatore.

«ciao, come va?» iniziai io una conversazione.

«tutto apposto. quella camicia ti sta davvero bene, mettila più spesso. poi anche il trucco, davvero bello.» mi riempì di complimenti e ammirazioni l'altro, facendomi leggermente arrossire.

cosa che non mi era mai successa.

«grazie mille anche tu non sei da meno -ricambiai meravigliandomi della sua canottiera scollata e la giacca di pelle che indossava.- comunque, dove andiamo?» chiesi nel mentre che l'altro metteva in moto l'auto.

«ehm... forse avrei dovuto dirtelo prima, ma chan hyung e jisung non ci saranno.» in che senso? quindi saremmo stati noi due da soli?

«mh... e come mai?» domandai incuriosito dalla situazione in cui mi ero ritrovato.

«perchè durante la registrazione di una canzone hanno riscontrato dei problemi nel microfono e lo stanno ancora aggiustando, forse ne servirà uno nuovo.» tutto questo con tono non molto dispiaciuto, anzi, sembrava quasi felice che fossimo solo lui ed io.

«capisco, e cosa facciamo noi due?»

«che ne dici se ci facciamo una passeggiata in spiaggia? c'è una bella aria e ci sono molte conchiglie a riva.»

ci pensai un attimo prima di dare una risposta azzardata, ma poi senza nessuna parola mi convinse e quindi accettai la sua offerta.

in meno di trenta minuti eravamo in spiaggia a piedi nudi sulla sabbia con le scarpe in mano ed i calzini ai loro interni mentre con lo sguardo cercavamo delle belle conchiglie da portare a casa.

i miei occhi ne avvistarono una grande che sembrava una di quelle dei paguri e la raccolsi.

«guarda che bella questa, luccica pure se si mette in un certo senso rispetto al sole.» la mostrai all'altro ragazzo, che stava togliendo dei granelli di sabbia da un'altra conchiglia, altrettanto stupenda.

appena ebbe finito di pulirla me la porse ed il suo sguardo diceva "tieni, questa è per te."

la presi con tutta la delicatezza del mondo e la osservai attentamente, notai che avesse un colore decisamente unico: un rosa mischiato al giallo, dipendeva da come rispecchiavano I raggi del sole su essa.

ringraziai changbin e ci scambiammo le conchiglie, continuando silenziosamente a camminare sulla tiepida sabbia di settembre.

angolo autrice:
buona notte a tutti! sto aggiornando adesso perché me ne ero dimenticato.
spero abbiate passato un buon ferragosto!
auguri a me e la mia love che oggi facciamo 9 mesi di amicizia🖤

-kisses by lia💓

Piece Of A Puzzle. ᜣ SEUNGBINWo Geschichten leben. Entdecke jetzt