IL BALLO D'INVERNO

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Severus ebbe a sua disposizione tutto il pomeriggio per prepararsi con l'aiuto di Harry, invitato anche lui al ballo.
"Sev... tutto ok?"
L'uomo sbuffò "lo sai... lo senti che sto male... cosa me lo chiedi a fare?"
"E' per via di loro due?"
Severus annuì "pensavo di aver fatto centro questa volta. Invece ho di nuovo mancato il bersaglio. Pensavo di aver trovato addirittura due persone disposte ad amarmi, e invece mi sbagliavo. Come sempre."
Harry non disse nulla. Non voleva dire a Severus che le sue erano tutte paranoie. Si domandò chi avrebbe mai avuto il coraggio di dire ad un uomo sempre ignorato ne denigrato ed escluso dal mondo che adesso c'erano due persone che lo amavano e lui doveva avere fiducia. Pensò a se stesso nel suo periodo più buio con Voldemort. Se mai qualcuno gli avesse detto: -non preoccuparti, tutte le cose sono destinate a concorrere al bene- , dopo tutto quello che aveva passato, non gli avrebbe creduto, anzi. Però alla fine le cose sono davvero concorse al bene e anche per Severus sarebbe stato così. Nonostante tutto, lui era fermamente convinto che Victor e suo padre amassero veramente il suo Solumate.
Non disse nulla. Sarebbe stato inutile. Porse a Severus un nastro verde con il quale si legò i capelli in un codino. Harry lo guardò in totò e rimase affascinato.
"Sei stupendo!"
"Grazie Moccioso. Ora andiamo"
Harry annui e con la passa porta arrivarono ai bordi di Villa Trevor.
Erano leggermente in ritardo e questo gli basto per fare una entrata degna di nota.
Le porte si spalancarono e loro fecero qualche passo in modo da essere visibili sulla balconata. Guardarono giù e tutti gli occhi erano per loro. Si guardarono e sorrisero.
Iniziarono  a scendere le scale lentamente, dopo di che si diressero verso il padrone di casa e James.
"Victor" dissero all'unisono.
Il biondo e il moro sorrisero.
 "sei venuto" disse James.
"E tu sei stranamente in orario" puntualizzò Severus
"Si. James si è preparato qui a casa, per questo è riuscito a fare in tempo. Sebastian gli ha dato una mano"
Severus , che prima aveva iniziato a sciogliersi, ridivenne improvvisamente rigido e freddo come la pietra.
"Ah!" fu l'unica cosa che disse.
Victor stava per dire qualcosa ma Harry intervenne.
"Sev, vuoi qualcosa? Lo andiamo a prendere assieme?"
l'uomo corvino annui e si allontanarono.
"Grazie" disse Severus
"Di nulla. Era un discorso con una piega che non piaceva ne a te , ne a me. E' la seconda volta che lo fa, giusto?"
Severus annuì "e pensare che all'inizio ero io quello di cui era innamorato. Come disse un vecchio saggio: chi resterebbe con il vecchio, se nel nuovo ha qualcosa di migliore." poi sospirò.
Harry non disse nulla. Avrebbe voluto confortarlo, ma sempre per la stessa legge per cui niente avrebbe potuto consolarlo in quel momento, si zittì. 
Poco dopo uscirono a bere i loro drink in giardino. Erano soli perché non a tutti piaceva il freddo. Ma quella brezza gelida per Severus era un sollievo e per Harry, dopo essersi tuffato in un lago ghiacciato, quello era il  nulla.
Poco dopo sentirono dei passi e videro James e Victor avvicinarsi.
"Harry, puoi lasciarci soli, per favore?" chiese James.
Il ragazzo volse lo sguardo al corvino che annui. Annui di rimando e rientrò in casa.
"Cosa fai qui Sev? E' freddo da morire" disse Victor.
"Non si poteva uscire per caso?"
"Oh  no. Potevi uscire. E' solo che è molto freddo"
"Rientra se è freddo per te" rispose Severus sempre con la sua freddezza.
James lo fissò negli occhi e vide delusione, sconforto e tanta amarezza.
"Che succede? Perché ci guardi così?"
"Come dovrei guardarti? Ti guardo come sempre!"
James annui "sai, grazie  a Victor sono rientrato in possesso di tutti i miei beni. La casa dei miei. I miei conti e tutto il resto. I suoi avvocati sono fantastici. Sei anche tu avessi dei problemi, magari potrebbero-"
"I miei conti stanno perfettamente e la mia casa anche!" lo interruppe Severus acidamente.
"Oh... si... certo, ne sono sicuro. Precisino come sei!"
Severus storse il muso " -precisino?-" 
"Si insomma, estremamente pignolo. Lo sai."
"... Lo so... certo..."
Ci fu silenzio imbarazzante tra loro. Fu poi Victor a rompere il ghiaccio chiedendo a Severus: "vuoi ballare?"
"Oh si. Dovete assolutamente farlo. Sta mattina Victor mi ha chiesto di esercitarci. E' un ballerino stupendo"
Severus fece un passo indietro. Per alcuni secondi rimase in totale silenzio per poi dire solo: "non ballo"
James mise il broncio "E' un peccato. Nimona ci teneva tanto a vedervi ballare."
"Nimona?" chiese Severus
"La mamma di Victor. L'ho conosciuta sempre oggi quando sono venuto per le prove e abbiamo parlato molto sai. Suona benissimo il pianoforte. Mi sorrideva sempre"
"Se vuoi te la presento. James gli è piaciuto subito" disse Victor  "A lei piacciono le personalità allegre"
Severus non ne poteva più.
"Immagino che sia un bene, allora, che sia finita tra noi. Io sicuramente non gli sarei piaciuto! Molto probabilmente mi avrebbe odiato !"
Victor si voltò e lo guardò con tristezza "...Sevy..."
"Mi fa molto piacere che stiate così bene insieme. " disse Severus "Sono sicuro che sarete felici. Sembra tutto così... perfetto. Sono felice per voi" i suoi occhi si fecero leggermente umidi e lucidi ma bastò affinché James e Victor li vedessero con il riflesso della luna "una vita da sogno, in altre parole." 
Con il legame Severus chiamò Harry. Il ragazzo sentì il dolore e l'urgenza e corse subito fuori.
"...Severus..." sussurrò James 
"Sev, sono qui" disse Harry
"Vogliate scusarci, ma è giunto per noi il tempo di andare. Vero Harry?"
"S-si. Assolutamente. Andiamo!"
Prima che potesse fare un passo, Severus fu fermato da James e Victor.
"Aspetta! Perché te ne vai?" chiese Victor
"Rimani Sevy, sono sicuro che la festa ti piacerà. Ho dato dei consigli a Victor, l'abbiamo fatta insieme. Rimani per vederli"
Severus si liberò dalla presa, con Harry che lo tirò via.
Guardò i due uomini con tristezza e delusione. Leggermente scosse le testa e insieme ad Harry, prima che i due ebbero modo di dire qualcosa, si smaterializzarono e sparirono.
James e Victor si guardarono con gli occhi tristi e lucidi.
"Lo abbiamo perso, vero?" balbettò Victor per poi abbracciare il moro, piangendo.

Tornati a casa, Severus si strappò letteralmente i vestiti di dosso e li gettò a terra. Poi preso dalla sua rabbia incontrollata, crollo sul pavimento in un pianto disperato. 
Harry corse subito ad abbracciarlo e lo strinse.
"Sev... mi dispiace..."
"Volevano che dimostrassi il mio amore... e sono andato al ballo... Ma ho avuto solo la conferma che non hanno bisogno di me per stare bene..."
"Oh Severus..."
"...Non mi amano Harry... non mi amano, perché dovrei restare?... Sono solo, non mi vuole nessuno..."
Harry si fece venire gli occhi lucidi e abbracciò il suo Solumate ancora più forte.
Il pianto del corvino si faceva sempre più disperato e copioso. La sua voce era spezzata.
"Non mi amano... perché non mi amano? Harry, perché nessuno mi ama?"
"Lo troverai Sev, ti prometto che lo troverai. Io ti aiuterò, te lo prometto."
"Non voglio partire. Hogwarts è casa mia. P-pensavo... che la mia partenza avrebbe scatenato i loro qualcosa... ma stanno meglio senza di m-me..."
"Rimani Sev. Rimani con me."
Sev annui e si alzò, così Harry ebbe modo di metterlo a letto.

La genesi del tuo colore  [Threesome]Where stories live. Discover now