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<<quindi anche tu ti diverti a perculare i ragazzini eh>> <<se non so il tuo nome non ti parlo>> dissi facendo la finta offesa, <<Tom>> <<bene adesso almeno so con chi sto parlando, Tom>> <<ti ho sentita urlare ieri>> sobbalzai sulla sedia e cominciai a sudare freddo <<cosa? Che? Nooo ma che dici>> dissi ridendo dall' imbarazzo <<eh già, sono il tuo nuovo vicino di casa bulletta>> <<mi dispiace per te ma non dormirai notti tranquille, aspetta mi hai appena chiamata bulletta?>> <<Non lo so, lo ho fatto?>> <<Ti avverto Tom non stuzzicarmi, sono la capo gruppo appunto perché non ho limiti> uscii dalla classe per dirigermi verso il bagno maschile dove dovevo incontrare Danny il mio ex ragazzo, più grande di 2 anni <<che cosa vuoi>> dissi entrando nel bagno con lui <<volevo solo parlare>> cominciò a mettermi le mani addosso <<leva queste mani di merda, che vuoi>> prese un bicchierino d'acqua poi prese il mio viso e mi fece bere a forza quel liquido che molto presto non si rivelò acqua o meglio si c'era dell acqua ma c'era anche qualcos'altro, qualche sostanza, cominciai a perdere conoscenza poco a poco vedevo sfocato e non capivo niente, <<si così da brava>> Danny cominciò a baciarmi il collo e spostava le mani sotto la mia maglietta <<Danny, i-io non voglio>> dissi con un filo di voce <<ohh si che vuoi sta tranquilla>>, <<figlio di puttana>> sentii un'altra voce Cadei a terra, non capivo nulla, c'era un ragazzo vicino a me non riuscivo ad identificarlo che mi teneva il viso e tirava fuori il cellulare <<Tom, sbrigati vieni qui nel bagno>> poi boom caddi in un sonno profondo

TOM'S POV

<<Tom, sbrigati vieni qui nel bagno>> mi diceva al telefono mio fratello e non sto scherzando per la prima volta in vita mia ho sentito mio fratello spaventato, allora non esitai, mi misi a correre nel bagno << aiutami a tirarla su>> alla scena rimasi scioccato, Tracy a terra priva di sensi mio fratello spaventato a morte e un ragazzo sdraiato a terra sanguinante <<cosa è successo?>> <<Ti spiego dopo, dai portiamola a casa>>

La portammo a casa nostra la mettemmo distesa sul mio letto e mio fratello prese una sedia e si mise vicino a lei, effettivamente un po' mi dispiaceva <<quindi? Cosa è successo?>> Mi rivolsi a mio fratello <<uno del quinto anno la prese in disparte al bagno, gli ha dato qualcosa, li sentivo dall' interno di uno dei bagni, lei cercava di rimanere cosciente e diceva cose tipo "no" "non voglio" e lui la incitava, ecco, a fare cose>> disse Bill, mio fratello era una persona molto empatica gli dispiaceva per tutti, e poi sapevo perché stava così <<ti ricorda qualcosa?>> Chiesi <<mamma>> mi rispose abbassando la testa, effettivamente anche a me ricordò un po' mia madre, andai in un'altra stanza mentre mio fratello aspetto lì per ore con la speranza che si svegliasse.

TRACY'S POV

Mi svegliai con un mal di testa che solo Dio sapeva quanto facesse male
<<Dove sono>> dissi con un filo di voce <<stai tranquilla>> mi rassicurò una voce familiare <<che ore sono>> <<le 5 del mattino>> disse la stessa voce soave <<dovresti fare il cantante>> dissi sorridendo <<hai una bella voce>> lui sentendosi dire quelle parole saltò al settimo cielo, <<già lo faccio, ho una band>> disse vantandosi <<davvero? Anche tu?>> Alla mia risposta rimase stupito << anche tu hai una band?>> Mi chiese entusiasta mentre io prendevo coscienza al buio sdraiata sul letto, <<si, voi come vi chiamate?>> <<Tokio hotel>>, dopo pochi secondi risposi <<cazzo, se ci avessi pensato prima velo avrei fottutto>> rise e mi rispose <<voi come vi chiamate?>> Arrivo anche l'altro fratello che si Poggiò alla porta ad ascoltare <<Scream>> dissi sorridendo un po' in imbarazzo, <<gli Scream>> disse lui sorridendo <<le Scream>> lo corressi <<siamo 4 femmine>>, <<noi, siamo 4 maschi>>
<<Cloe è la cantante, tela dovrei fare conoscere, per me stareste bene insieme>> <<tu cosa suoni?>>mi chiese dolce, <<suono la chitarra elettrica>> Bill si girò sorridendo verso il fratello che mi guardava incuriosito, <<oh cazzo>> scattai seduta tutto d'un tratto <<cosa c'è?>> Chiese <<mio padre>> risposi balbettante, mi guardò con area ancora più interrogativa <<mi ucciderà>>, aprii la finestra e cominciai ad uscire <<ma che cazzo fai>> disse Bill urlando sotto voce <<torno a casa mia>> risposi ovvia <<ma usare la porta?>> Finalmente parlò Tom <<no, non è un opzione>> dissi prendendo la rincorsa sul tetto, <<VUOI SALTARE?>> si fece scappare un urletto Bill e Tom gli tappò la bocca mentre mi guardava attentamente, cominciai a correre e atterrai sul mio tetto precisamente davanti alla mia finestra, certo, con il palmo della mano sbucciato, Bill mi guardava scioccato mentre entravo dalla mia finestra e Tom rideva.

Mi svegliai con le urla di mio padre mentre tirava calci e pugni alla mia porta,mi vestii

Presi lo skate e la mia amata sigaretta, ma non potevo uscire dalla porta, quindi,ovviamente, dovetti uscire dalla finestra come già molte volte avevo fatto a causa di mio padre, quindi uscii e notai Bill e Tom passare per la mia stessa strada li sorpassai alla velocità della luce con il mio gioiellino, stavo pensando,pensavo e pensavo con la mia sigaretta poggiata sulle labbra, forse, picchio gli altri ,solo perché dovevo sfogare quello che mio padre faceva a me ,sugli altri, avevo cicatrici ferite e lividi su tutto il corpo anche sulla faccia, ma coprivo con il correttore le uniche cose che si notavano erano delle cicatrici sulle labbra e sulle guance qualcuna anche sulle tempie.

Ero arrivata, entrai a scuola continuando a fumare per i corridoi

<<Signorina Tracy non è permesso fumare nei corridoi>> si rivolse a me la preside, mi girai a guardarla, avevamo gli occhi di tutta la scuola puntati su noi 2 compreso il mio gruppetto e quello di testa di cazzo Tom, <<ha ragione, mi scusi>> dissi ridendo per poi tirare fuori la lingua e spegnere la sigaretta su di essa, la preside mi guardò schifata e si girò, mentre io ridacchiavo
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spazio autrice•

ah vi avviso che ho non metto "<<" ma metto le " quindi noterete la differenza.
ringrazio ancora am0tomk4ulitz  per avermi dato questa "responsabilità" ,
siamo migliori amiche e ne abbiamo parlato lei non ha più idee per questa storia e me l'ha affidata. si e fidata, grazie ancora

I feel your cold breath touching my skin Where stories live. Discover now