Capitolo 10

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Bonnie e Jax stavano giocando di sopra, sentivo i versi di mio fratello che imitava una specie di drago e quello di mia sorella che imitava una principessa in pericolo, tipico. Presi una lattina di Coca e mi buttai sul divano accendendo la tv, tra poco avrei dovuto cucinare per tutti dato che la mamma tornava tardi. In tv non c'era niente e quindi andai direttamente sul mio canale preferito, ed eccoli lì: Wilder a torso nudo che parlava agli spettatori con sotto una scritta a carattere cubitali: Come difendersi in caso di pericolo? Mi alzai lentamente e continuando a guardare lo schermo mi misi in posizione, Wilder stava dicendo che per alimentare la nostra rabbia, quindi i nostri colpi, dovevamo immaginarci la persona che odiavamo di più in assoluto e colpirla con tutte le nostre forze; strinsi i denti e immediatamente l'immagine di quel coglione di Thompson si fece largo tra tutti i pensieri, caricai e iniziai a colpire con così tanta forza, che pensai che se ci fosse stato davvero lo avrei ucciso, ma poi l'immagine cambiò, non c'era più lui, ma un'altra figura: occhiaie viola scavate, occhi di un azzurro limpido e capelli spettinati castani. Un fuoco pieno di rabbia e delusione mi invase, urlai e iniziai a colpire senza fermarmi, eppure lui non si faceva niente, nessun graffio. Urlai ancora di più e caricai un pugno così tanto forte che sicuramente gli avrebbe fatto rigirare la testa, ma invece non si mosse neanche di un millimetro. Respirai a fondo con i pugni stretti lungo i fianchi, ansimai, presi il telecomando, e dopo aver spento la Tv lo buttai sul divano. Non dovevo piangere, non dovevo farlo, non potevo. Uno squillo mi fece riemergere dai miei pensieri e ancora con il fiatone lo presi pigiando il pulsante verde: -Tesoro! Eccoti qui!- La voce squillante di Bethany fece rilassare il mio cuore mentre mi dirigevo verso le scale, sperai che i miei fratelli stavano ancora giocando e infatti sentii i loro versi. Presi a respirare e mi sedetti sul primo gradino. -Esercizio con Wilder?- Beth subito capì, era l'unica che sapeva di questa passione e non mi aveva mai detto niente anche se pensava che per una ragazza era assai strano. -Sì- La voce mi tornò e iniziai a vagare con gli occhi per tutta la stanza: -Domani andiamo a correre- Spalancai gli occhi per quella decisione, noi due a correre?! Ma se a malapena riuscivo a correre in palestra, figuriamoci per un'ora! -Che?! Beth spero che tu stia scherzando- Imprecai, se la mia amica voleva andare a correre sicuramente era perché c'era qualcos'altro sotto. -Ah ah, niente affatto. Domani alla 6 ci faremo tutta Stone Arch Bridge- Oddio Santo, i neuroni della mia migliore amica si erano completamente fusi, tutta Stone Arch Bridge, ma era completamente fatta?! Non ce l'avremmo mai fatta! Non solo era un punto lunghissimo, ma c'era perfino una specie di pista ciclabile di ringhiere rosse dove ai lati faceva capolino il Mississippi River, era completamente andata. -Te lo scordi! Sai quanti km sono?!- Alzai gli occhi al cielo sbuffando: -E' inutile che ti lamenti, tanto domani ci andremo e poi sei tu la prima a dire che dovremmo fare esercizio fisico...-. -Io non l'ho mai detto! Sai quanto sono fiacca e lo so che lo sei anche tu e sono quasi, anzi no sicurissima che mi stai nascondendo qualcosa- Sorrisi nel pensare Bethany rossa come un pomodoro, ormai la conoscevo così tanto che sapevo ogni sua reazione. -Pff, che dici..- Cercò di inventarsi una scusa, si stava completamente arrampicando sugli specchi, quanto ero crudele. -Bethany Clark, avanti sputa il rospo!- Sorrisi aspettando una risposta, anche se forse sapevo il perché, sicuramente c'era di mezzo un ragazzo, ma chi?! -Finiscila! Domani alle 6, fatti trovare pronta! A proposito dobbiamo parlare- Divenni immediatamente seria, che diamine era successo?! -Credo che il nostro Ethan si sia preso una cotta- Spalancai la bocca e annaspai, dannazione, lo sapeva?! -No, Beth non sono io! Anche se mi ha invitata a uscire sabato non sign...- Non riuscii a finire che sentii lo strillo acuto della mia amica che per poco non mi fece perdere il dono del sentire, allontanai leggermente il cellulare poiché non aveva cessato e sbuffai. -Hai finito?!-. -Oh mamma, oh porca puzzola! Ti ha invitata a uscire!- Altro strillo acuto e altro sbuffo: -Ti ha chiesto di uscire!- . -Sì Beth, è quello che sto cercando di farti capire, solo che non è come pensi tu, è un'uscita tra amici- Riuscii a percepire Bethany che alzava gli occhi al cielo e feci la stessa cosa: -Una uscita tra amici?! Oh tesoro, tu degli appuntamenti non sai un bel niente-. -Perchè tu sì?!- In pratica ci stavamo punzecchiando e d'altronde facevamo sempre così durante le nostre lunghe telefonate. -Facciamo così: sabato prima che vai, passo a casa tua e ti trasformiamo da una sfigatella sexy a una bomba sexy- Ecco perché cercavo di stare sempre zitta per quanto riguarda queste cose, Beth era fissata per gli appuntamenti e per ragazzi in generale; il problema però era che si dava sempre la colpa, perché ogni volta non fa che ripetere che è inguardabile mentre è tutto il contrario. A scuola è una delle più belle, con quegli occhi color dell'oceano e quelle labbra carnose; in molti hanno tentato, perfino i giocatori di football, ma niente. -Mi trovi sexy?- Domandai scherzando e entrambe scoppiammo a ridere: -Altro che! Solo perché tu dici che sei brutta non è detto che gli altri la pensino come te- Si certo, come no?! -Tesoro ti devo lasciare! Ginger ha fatto i bisognini, bleah, che schifo! Augurami buona fortuna- Arricciai il naso in una mossa di disgusto, ringrazia il cielo di essere a casa mia invece della sua. Ginger, il gatto della famiglia Clark è diciamo incontinente e quindi la fa sempre dove gli pare e credetemi, non è un bello spettacolo. -Non ti serve! A domani- Detto questo premetti il pulsante rosso e misi il telefono in carica per poi dirigermi in cucina per preparare la cena per tutta la famiglia.

Temetti di piangere quando sentii la sveglia che il giorno prima avevo reimpostato per farla suonare alle 6, maledetta Bethany. Sbuffai e presi degli short di cotone, una felpa con il cappuccio e una canottiera, imprecai e alzai gli occhi al cielo, ma chi me lo faceva fare?! Dovevamo correre per tutto il ponte Arch, poi sudate e ancora fetenti dovevamo ritornare a casa, farci la doccia e poi rivestirsi; dovevo mantenere un braccio di ferro con la mia amica, ma proprio non ci riuscivo, ero così maledettamente buona. Dopo essermi vestita, in punta di piedi mi diressi verso l'entrata di casa e uscii di fuori, un vento leggero, ma fresco mi investì, facendomi rabbrividire. Il Sole stava sorgendo e regalava all'atmosfera un po' di colore in più, dal rosso scuro al rosa chiaro, uno spettacolo bellissimo; nel frattempo Beth era arrivata, era impossibile non riconoscerla con quello scooter azzurro, mi avvicinai con l'espressione più seria in volto, dovevo capire perché dovevamo andare a correre. -Vedo che siamo leggermente su di giri, oggi- Rifilai un'occhiataccia a Beth e lei rise mentre riaccendeva il motore. Questa giornata non prometteva niente di bello

Parcheggiammo nel parcheggio principale dove coloro che volevano correre o fare altro potevano mettere le loro macchine. Mentre Bethany sembrava su di giri io mi stavo letteralmente spaventando, c'era sicuramente qualcosa sotto. Il ponte Arch era molto famoso qui in Minnesota: è un ex ponte ferroviario che attraversa il fiume Mississippi al centro di Minnesota ed è anche l'unico ponte in pietra rimasto, lo sapevo perché il professore di Storia ci aveva fatto fare una ricerca. Per fortuna non c'era quasi nessuno, le macchine erano molto poche e la maggior parte erano persone che correvano, chiacchieravano o andavano in bici. In fretta e furia salimmo per una piccola stradina e immediatamente ci trovammo sulla pista di ringhiere rosse, era bello lì: a destra c'è il Mill City Museum famoso in tutta Minnesota, è aperto dal 2003 ed è costruito sulle rovine del Washburn "A" Mill accanto al Ruins Park. Iniziammo a correre, (si fa per dire), una affianco all'altra e io ogni tanto lanciavo qualche occhiata furtiva a Beth che ogni tanto allungava il collo, come a voler scorgere qualcosa: -Bethany, giuro che se non mi dici perché diavoli siamo qui, me ne vado- Ok, non era una vera e propria minaccia, anzi tutt'altro. Beth si girò inclinando leggermente la testa, per ripararsi dal sole: -E tu questa la chiami minaccia?- Sorrise e io grugnii, ero nera dalla rabbia. -Su, avanti, muoversi!- Beth iniziò a correre più velocemente, facendo ondeggiare quel sedere e quel corpo sinuoso. Indossava dei pantaloncini super aderenti con una felpa azzurra che metteva in risalto la sua figura alta e super magra. Mi fermai un attimo e mi guardai, in confronto a lei io ero una botola, o forse ancora peggio: -Cat!- Bethany si era fermata e stava saltellando per farsi notare, annuii e con uno scatto la raggiunsi, dopo di che iniziammo a correre vicine. Molti ci sfrecciavano davanti con le loro bici e dovevi stare anche attenta, potevano buttarti sotto, erano davvero pericolosi. Le signore più anziane invece portavano a passeggio i loro cani e chiacchieravano, anzi no, spettegolavano su qualcuno, mentre altri ancora ammiravano le rovine monumentali e altri ancora si sbaciucchiavano, bleah che schifo. Feci per girare la testa, quando qualcosa o meglio qualcuno attirò la mia attenzione: due ragazzi ci stavano dando la schiena e stavano facendo stretching portando le loro lunghe gambe sulla ringhiera rossa. Quello più vicino a me indossava una felpa grigia con il cappuccio in su, quindi era impossibile riconoscerlo, ma doveva essere davvero bello perché quelle poche ragazze che c'erano lo guardavano, sorridevano e poi ricominciavano a correre sospirando. Felpa grigia cambiò gamba e questa volta si girò verso di me; per poco non caddi con la faccia per terra: il ragazzo alzò lo sguardo e i suoi occhi catturarono i miei. -Uh, ma guarda chi c'è- Non riuscii a sentire molto bene Bethany, ero rimasta completamente incantata da quegli occhi verdi. Si allungò leggermente, senza deviare lo sguardo e sorrise, oh mamma, Tyler Thompson mi stava sorridendo e in quel momento sarei voluta sprofondare nel paese dei balocchi.

Ciaoo Ragazziii! Come state?! Che bello la scuola è finita e ora relax!

Ho postato il nuovo capitolo e spero che vi piaccia, ne succederanno davvero delle belle, hihihi

Piuttosto che mi dite del nostro Tyler? Carina l'immagine, vero?!

Un super bacio!

By Moonline

P.S. Fatemi sapere cosa ne pensate del volto del nostro Thompson

Il mio incubo preferitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora