2- A 𝒄𝒐𝒍𝒐𝒓𝒇𝒖𝒍 night

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Ora che avevo modo di guardarlo meglio notai che il suo volto era in alcuni punti più luminoso, forse per via dell'illuminante? I capelli erano tenuti fermi da due forcine buffe, una aveva una nuvoletta e l'altra un cuore. Già, non sembrava il tipico bad boy. Era molto strano; il suo modo di comportarsi e il suo aspetto non combaciavano, due opposti, come se la sua persona evidenziasse il suo tormento interiore, il suo non sapere scegliere una via da intraprendere: spensieratezza o tormento? In tutto quel contrasto beh, restava comunque carino. Sorrisi inconsciamente ma fortunatamente Kazuha si era voltato non notando il mio attimo di debolezza.
<<Hai intenzione di sederti?>> si sedette e mi fece spazio sul pavimento, seppur con un pò d'esitazione decisi di prendere posto accanto a lui e rivolsi il mio sguardo verso l'alto. Potei sentire gli occhi del biondo indugiare sulla mia mascella, ma non dissi niente.
<<Sai sei stato uno stronzo con Lumine però, alla fine voleva solo essere apprezzata.>>
<<Chi ti credi di essere per fare certe supposizioni? Neanche ci conosciamo.>> la risposta uscì più fredda di quello che volevo, ma il commento mi aveva davvero infastidito. Non aveva il diritto di parlarne.
<<Scusa, hai ragione.>>
Rimasi perplesso, quel ragazzo era davvero strano.
<<Beh, adesso tocca a te dirmi qualcosa su di te. Mi sento in svantaggio.>> lui innocentemente stava per aprire bocca, ma lo precedetti.
<<Non hai capito, qualcosa che ti chiederò io. Quello dovrai dirmi.>> restò sorpreso dalla risposta che, ovviamente, non ammetteva repliche e rimase in attesa che parlassi.
<<Per esempio, perché porti quelle bende?>>
Istintivamente si guardò le mani, accennando un sorriso.
<<In realtà non c'è un motivo in particolare.>> rialzò lo sguardo e si portò la sigaretta alle labbra.
Lo guardai perplesso. Eh?
<<Da piccolo mi piaceva prendermi cura del giardino di casa con un mio vecchio amico. Ogni giorno ci incontravamo e piantavamo fiori di tutti i tipi. Un giorno->> prese una pausa <<l'ultimo giorno che siamo stati insieme, stavo tagliando le erbacce. Ero distratto in quel momento, così non me ne accorsi e con le forbici mi provocai dei brutti tagli.>> si stiracchiò <<Tomo corse ad aiutarmi e con affetto mi fasciò la mano. Ma nulla di grave, quelle ferite saranno andate via da anni.>>
Perché continuava a parlare lasciando quella sorta di mistero? Mi dava sui nervi.
<<Perché non vi siete visti più? E perché le bende sono ancora lì?>>
<<Perché, perché e perché...>> si alzò con eleganza e mi tirò su.
<<EHI!>>
<<Ma non ti godi mai la vita?>> l'ultima cosa che vidi prima di essere trascinato fuori dal bagno fu il suo sorriso.

Era notte fonda ormai. Più tardi del previsto. Avevo perso la cognizione del tempo, ormai dopo l'ennesimo drink. Forse mi ero lasciato un po' andare...
Kazuha a differenza mia non aveva toccato bicchiere. Si era limitato semplicemente a sorridere e continuava a ripetermi che stavo esagerando.
'Strano detto da uno che fuma come se non ci fosse un domani' dissi scontroso. Al che il biondino alzò le spalle e con uno sbuffo mi lasciò fare.
Adesso ci trovavavamo in mezzo alla strada, diretti verso la casa del presunto fake bad boy, che cercava disperatamente di farmi zittire, dato che continuavo a blaterare cose, a detta sua senza senso, in modo piuttosto arrabbiato. Più che di me si preoccupava di disturbare la quiete della gente.
<<Spiegami perché quel coglione di un pagliaccio continua a volermi trovare un ragazzo. Non sono mica gay!>> Mi guardò confuso, non sapendo se ridere o meno.
<<Penso non saresti il tipo da poter stare in una relazione.>> disse solamente, con la sua solita voce calma.
'Detto da uno come lui poi...'
<<Uh..>> improvvisamente sentì salire un'ondata di tristezza, che non potei naturalmente controllare per via dell'alcool in circolazione.
Con la coda dell'occhio notai che questo cambio d'umore improvviso fece allarmare Kazuha, probabilmente non se lo aspettava. Ma in relata aveva fatto centro.
<<Cioè volevo dire, senza qualche problema ecco.>> si portò una mano alla nuca imbarazzato provocandomi un broncio poco amichevole.

<<Non c'è bisogno che tu faccia piano, non c'è nessuno in casa.>> Si chiuse la porta dietro sbadigliando.
Senza fare complimenti mi distesi sul divano, ricevendo delle lamentele dal biondino sul quanto fosse poco educato quell'atteggiamento, anche se alla fine non fece nulla per farmi alzare, anzi, mi portò due bicchieri d'acqua.
<<Grazie.>> dissi solamente. Mi sentì subito meglio e col passare dei minuti la lucidità persa fortunatamente stava tornando. Mi sarei evitato altre figuracce.
<<Perchè hai deciso di portarmi a casa tua?>> chiesi curioso.
<<Avresti preferito rimanere in quel buco? E poi da quello che ho capito, non sei un amante delle discoteche.>>
Annuì e con un 'Potresti tranquillamente uccidermi a questo punto' chiusi gli occhi.

<<Ehi Kuni..>> sobbalzai, mi ero quasi addormentato per il confortevole silenzio che si era venuto a creare.
<<Si?>> mi stiracchiai e senza volerlo appoggiai la testa sulla sua spalla.
<<Sai, mi è piaciuto passare del tempo con te. Non mi succedeva da tempo.>> non c'era imbarazzo nella sua voce. Sola pura sincerità.
Mi sentii avvampare.
<<Anche a me.>> ammisi.
Passò del tempo, indefinito, dove solo la luce della luna che filtrava dalla finestra illuminava i nostri volti stanchi e il silenzio cullava i nostri corpi distesi sul divano.
<<Penso che voglia davvero baciarti.>> quella frase, quella fottutissima frase, uscì più come un sussurro che altro, come se Kazuha non avesse intenzione di dirlo a nessuno in particolare.
<<Davvero?>> sussurrai, e lentamente mi avvicinai al suo viso, quanto bastava per sentire il calore del suo respiro.
Kazuha mi strinse il polso.
<<Si ma non voglio spaventarti.>> il biondino deglutì, messo in soggezione dalla presa d'iniziativa del corvino.
<<Ti sembro il tipo che si spaventa così facilmente?>> sorrisi maliziosamente avvicinandomi sempre di più.
Per chi mi aveva preso?
A quel punto Kazuha mi avvolse la vita con un braccio, mentre la sua mano destra giaceva sulla mia guancia. Mi avvicinò a sé e si avventò sulle mie labbra con forza, facendomi perdere un battito. Kazuha si staccò con il respiro affannoso e le guance rosse, in contrasto con la sua carnagione. Tutto di lui era in perfetto contrasto.
Erano passati minuti, o forse addirittura secoli, e ormai ero completamente andato. Andato. Quei baci mi avevano mandato in tilt ed era come se non potessi farne a meno. Probabilmente l'indomani mattina avrei rinnegato tutto quello che stava succedendo, ma per il momento avevo bisogno di vivere nel presente.
Ma il bello doveva ancora arrivare...

<<Non voglio andarci piano con te.>> mi stringeva forte, in attesa di una mia risposta o reazione. Quella stretta aveva iniziato a provocarmi strane sensazioni. In tutta risposta mi posizionai su di lui a cavalcioni e gli morsi le labbra, in modo lento ed estenuante. Lui gemette provocandomi un brivido. Quella "risposta" gli bastò, dal momento che mi prese per i fianchi e mi scaraventò sul divano. Da lì in poi potevo solo immaginare la notte che avrei passato.
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E con una faccia come la sua, come potevo negargli di farmi provare altre emozioni?

Non potevo dire di no.

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⏰ Last updated: Jun 29, 2023 ⏰

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I met 𝒽𝒾𝓂 in the bathroom // kazuscara ᴏɴᴇꜱʜᴏᴛWhere stories live. Discover now