Questa volta il destino era stato davvero crudele, giocando una carta che ha portato solo mele...ma non tutti i mali vengono per nuocere.



Mi svegliai diversissime ore dopo, ero al buoi e non sapevo che ora fosse, mi alzai come al solito barcollando sulle stampelle e mi diressi in bagno, il mio viso sembrava tumefatto, li occhi erano ridotti ad una fessura e avevo un tremendo mal di testa, mi rinfrescai il viso ma il risultato non cambiò di molto, stavo uscendo dal bagno quando arrivò Bryan con un vassoio -Ciao come stai?-

chiese dolcemente

-Ho un gran mal di testa...ma va meglio...che ora sono? - chiesi mentre tornavo a sedermi sul letto, Bryan appoggiò il vassoio e disse - L'ora di cena è passata da un pò ma ho pensato che forse volevi restare qui- lo guardai con occhi privi di espressione e di qualsiasi emozione -Non ho fame...puoi portarlo via-

Bryan si sedette al mio fianco mi abbracciò dicendo - Ti prego, devi nutrirti- mi stringeva forte e in quel momento mi ricordai di quello che mi aveva raccontato del padre, mi scostai lievemente da lui e dissi -Ok - il suo viso e i suoi occhi si illuminarono, mi passò il vassoio e cominciai a mangiare accorgendomi che avevo fame.

Mi osservava e mi accarezzava la cicatrice sull'occhio dopo un pò mi chiese - Ti va di parlare?- gli passai il vassoio, mi alzai avviandomi alla finestra, fuori pioveva...si dice che quando piove è Dio che piange...forse si univa al mio dolore, mi tornò un nodo alla gola ma riuscì a parlare -Non ricordo nulla della mia vita se non qualche squarcio che la memoria fa riaffiorare ma una cosa la ricordo con chiarezza ora...io...io ho desiderato quel bambino- le lacrime scendevano senza tregua Bryan mi fu vicino, mi abbracciò e rimase in silenzio permettendomi di continuare -Io non ricordo perchè litigavo con quest'uomo ...con ..con mio marito, forse, ma so che ogni mese ho tentato e fallito puntualmente, mi sentivo una donna a metà, mi sentivo enormemente frustrata... il dolore che provavo e quello che provo. Non ricordo altro ma quello che ho ricordato fa molto male- Bryan mi strinse dicendo - Con il tempo ricorderai anche le cose belle- mi scostai da lui come se mi fossi appena bruciata e dissi - Non so se ho ancora voglia di ricordare, non credo che la mia vita fosse quella che ho immaginato-

-Perchè dici questo?-

-Forse mio marito non mi amava- fu la mia risposta

-Come puoi saperlo-

Mi sedetti e continuai -Ho ricordato parte della discussione, gli rinfacciavo la sua ambizione la sua corsa verso il potere mentre io volevo un uomo privo di tutto questo. Era una persona ambiziosa e probabilmente vivevo male e magari lui non voleva un figlio, forse cercavo di rimanere incinta per legarlo a me-

Bryan scosse energicamente la vita e disse -Non credo tu abbia fatto una cosa simile- lo guardai dicendo - Cosa ti fa pensare il contrario?- adesso era lui a guardare fuori dalla finestra -Ti conosco da poco ma sono più che sicuro che hai un cuore puro e questa cosa così spregevole non l'avresti mai fatta. Non si può tenere qualcuno legato a se per egoismo per di più con un ricatto morale con la nascita di un figlio, sarebbe il primo a risentirne di tutto ciò.

Quando si ama la miglior cosa è lasciar andare via chi si ama e se non torna da te vuol dire che non eravate fatti per stare insieme. Nel tuo puzzle mancano ancora molti tasselli, ma sta pur certa che questo non è quello giusto- continuava a guardare fuori dalla finestra.

Senza riflettere chiesi -Tu lasceresti andar via chi ami?- voltò lo sguardo verso di me e con molta sicurezza disse -Si, se è vero amore torna-

-Come è possibile questo?- si avvicinò e si inginocchio ai miei piedi

-Alex...tu sai bene che ho girato il mondo e non ho visto solo cose belle, ma anche, anzi sopratutto la sofferenza che c'è. Ho visto l'amore negli occhi di un uomo mentre sua moglie moriva di malaria o una madre alla ricerca di suo figlio nei campi ospedalieri, una giovane donna morire di aids , gente povera priva di tutto il superfluo di cui noi siamo in possesso ma ricchi di un amore che nessuno può eguagliare. Questa giovane donna africana moriva ma aveva negli occhi una gran serenità e un grande amore per il suo compagno e gli diceva "vivi, vivi anche per me". Mi dirai cosa centra con il lasciar andare via chi si ama, centra....perchè se davvero ami non puoi permettere che qualcuno soffra per il tuo egoismo, allora accetti che la morte te lo porti via pur di saperla serena e accetti che apra la porta e ti dica "sto andando via perchè qui non è il mio posto", lo accetti, perchè sai che è felice così se torna sarai felice insieme a lei-

-E se non torna?-

-L'avrai comunque amata regalandole e regalandoti felicità-

-Ma soffre chi rimane- dissi tristemente, lui mi sorrise accarezzandomi

-Si soffre mene sapendo l'altro felice-

-A te è mai capitato?- mi guardò con un espressione triste poi abbassando lo sguardo disse - No...ma suppongo accadrà prima o poi- si sollevò mi baciò sulla fronte, prese il vassoio e uscendo dalla stanza disse - Buona notte piccola-



Come mi sembravano assurde le sue parole in quel momento, non le comprendevo.

Può sembrare assurdo tutto questo e fu esattamente quello che pensai, "lasciar andare chi si ama". Ma in fin dei conti l'amore vero quello con la A maiuscola è questo rendere felici chi si ama, e se non si è capaci, perchè impedire di esserlo con qualcun altro?




La mia vita... un altra voltaWhere stories live. Discover now