«Ti capisco. Mi dispiace tanto per quello che ha fatto tuo padre. Non avrebbe dovuto» rispondo.

Apprezzo che si stia aprendo con me quindi non perdo tempo e lo abbraccio. Lui stringe la presa e si precipita con la testa sull'incavo del mio collo.

Restiamo un po' così mentre nel frattempo gli accarezzo la schiena.

«Amore ti posso chiedere una cosa?» dico dolcemente.

«Certo» sorride per il modo in cui l'ho chiamato.

«Hai intenzione di fare qualcosa contro tuo padre? Sai, sono un po' preoccupata» gli confido e il suo sorriso sparisce a sentir nominare l'uomo che lo ha messo al mondo.

«Non lo so, sono qui dentro e quindi non posso fare molto. Però una cosa è certa non può restare impunito» stringe i pugni e inizia ad alterarsi.

Gli prendo il viso tra le mani. «Ciro tu hai ragione. Hai ragione su tutto ciò che è successo. Tuo padre ha fatto una cosa orribile e capisco quello che senti. Ma non metterti nei guai per colpa sua ti prego. Faresti il suo stesso gioco e ti abbasseresti al suo livello comportandoti come lui. Tu non sei così. Non sei il ragazzo che tuo padre ha costruito a sua immagine e somiglianza. Sei tanto altro ed io ho la fortuna di vederlo ogni giorno. Sii te stesso, sii il ragazzo splendido che esce fuori ogni volta quando sei con me. Ti prego»

Lui mi guarda con intensità da far venire i brividi e senza dire più niente mi blocca contro un muretto e mi bacia.

È un bacio passionale, bisognoso. Le sue labbra non lasciano le mie neanche per un secondo come se questo contatto fosse l'unica cosa a tenerci in vita.

Io lo stringo a me e continuo a baciarlo sempre con più trasporto quando dopo un po' ci stacchiamo per riprendere fiato.

«Si tutt a vita mi» mi accarezza una guancia.

Io sorrido felice come non mai. «Tu si o core mio» ribatto in napoletano e lui ridacchia nel sentirmi parlare in dialetto.

Restiamo per qualche minuto in silenzio a guardarci amorevolmente ma poi mi torna in mente l'argomento di cui stavamo parlando prima.

«Ciro, allora? Hai capito quello che ti ho detto prima? Non fare niente contro tuo padre, ti prego» insisto di nuovo sulla questione.

Lui sospira pesantemente. «Ci proverò»

Non è proprio la risposta migliore che poteva darmi... ma forse per il momento non posso pretendere di meglio e quindi va bene così.

«Ok» gli dico dolcemente.

Mi fiondò tra le sue braccia e lui intanto inizia ad accarezzarmi un po' ovunque: dai capelli fino ad arrivare alla schiena. Sentire le sue mani che vagano sul mio corpo mi rilassano e mi trasmettono un forte senso di protezione.

All'improvviso però, senza un apparente motivo, una domanda prende forma nella mia testa.

Quando entrambi saremo liberi cosa faremo?

Io amo Ciro e lui ama me.

Tuttavia c'è una parte che non amo di lui: la sua vita criminale.

Ma purtroppo Ciro è anche questo e temo non lascerà mai questa vita, anzi credo proprio che sarà lui che inizierà a detenere il potere nel momento in cui il padre andrà "in pensione".

Io se penso al mio futuro penso anche a Ciro. Non voglio perderlo e voglio condividere la mia vita con lui. Ci sono così tante cose ed esperienze che voglio fare insieme al ragazzo che amo una volta fuori di qui.

Ed anche se è un pensiero prematuro trovo non ci sia nulla di male fantasticare e pensare che sì, mi piacerebbe tanto formare anche una famiglia insieme a lui.

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⏰ Last updated: Mar 21 ⏰

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𝐅𝐨𝐥𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 || 𝐂𝐢𝐫𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢.Where stories live. Discover now